13. Do you trust me?

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"Eccolo."punta il dito verso destra e io mi giro da quella parte.

Eccolo.

Jacob.

Ed è in questo momento che inizio a sentirmi ancor più agitata.
Con Jacob non ci sono mai stati problemi del genere; ma nel senso che io sia agitata a dovergli parlare.

È soprattutto per il motivo che lui mi si sia dichiarato.

Ho paura di ferirlo poi, facendogli sapere che sono innamorata di Mark.

Hm, beh, "innamorata" forse è una parolona. Possiamo dire che mi piace.

Subito dopo arriva Joey e si ferma a pochi passi da Jacob, sapendo che non riguarda lui questa questione.
È una cosa un po' strana sapere che lui abbia fatto questo gesto, dato che pensavo che si mettesse in mezzo, come il mercoledì.

"Di che si parla?"Si intromette Joey.

Come non detto.

"Potresti andartene? Anche tu Mark, per favore."Dico, sorridendogli.

Mark annuisce e se ne va, portandosi con sé Joey, che piagnucola.

Neanche a dire che ha quattordici anni.

Jacob, da quanto sembra, è nervoso da ciò che ho da dirgli.
Proprio non ho idee di come esprimermi.
Mi ha molto dispiaciuta venire a sapere queste cose in poco tempo.
Prima mi si dichiara, e poi scopro che mi nasconde qualcosa.
E se proprio ci tiene a me, sarebbe venuto a dirmelo, non che avrebbe fatto finta di nulla.
Io sarei venuta a scoprirlo comunque.

"Jacob, ho solamente due domande da farti, dopodiché puoi pure andare."dico abbassando la testa.

E a queste due domande devi risponder sinceramente.

"Certo. Vai chiedi."dice sorridendo.

"Ti fidi di me?"chiedo.

"Questa è la prima domanda o è un modo per incominciare?"Chiede Jacob perplesso.

Alzo un sopracciglio e lui capisce subito che è la prima domanda.

"Certo che mi fido di te. Perché non dovrei?"Fa Jacob, confuso.

Perché so qualcosa che tu pensi di nascondermi.

"Qui sono io a far le domande. E tu a rispondere."dico seriamente.

Niente più scherzi, né giochetti, qui si fa seriamente.

"Visto che hai detto di fidarti di me, tu non mi nasconderai nulla, o sbaglio?"

"Io.. non capisco. Ehm, no. Non ti nasconderei nulla!"Dice Jacob grattandosi la nuca.

Quanto lo conosco bene.
Non riuscirà mai a nascondermi qualcosa, ma poi, non ci deve neanche provare.

È il mio migliore amico, e io, venendo a scoprire queste cose personalmente non è bello, insomma mi sembra ovvio che vado a pensare che lui non si fidi di me.

Rifletto un po' sulle sue parole.
Non sembrava neanche tanto certo.
Se gioca lui, gioco pure io.

Quindi, che il gioco abbia inizio!

"Bene, le domande son terminate. Ti lascio in pace."dico sorridendo e salendo le scale per poter andare a bere un bicchiere d'acqua.

Ho lasciato Jacob lì, senza parole.
Guardava fisso in un punto, il quale non mi importa tanto sapere cosa, ma il vero problema qui è perché non mi ha raccontato cosa cerca di nascondermi, dopo che io gli abbia dato una possibilità!

Best Mistake » Joey BirlemDove le storie prendono vita. Scoprilo ora