2. L'incontro

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In macchina mi addormentai e quando mi svegliai ero già arrivata!

Stavo scendendo dalla macchina quando vidi passare un tipo fantastico vicino alla macchina, cominciamo proprio bene.

Mentre papà prendeva tutte le valige io mi diressi in segreteria a prendere il numero della mia stanza, farmi dare orari e indicazioni per il dormitorio.
La segretaria era una donna abbastanza giovane, molto carina e ben truccata, devo dire anche molto disponibile e gentile, questa scuola già mi piace!
Stavo andando verso mio padre e mi sentivo tutti gli occhi addosso, 'è solo la tua immaginazione, cretina!' mi ripeteva la vocina nella testa. Sono abbastanza timida e non mi piace essere guardata!
Papà mi accompagnò in camera e mise le valigie per terra.
Papà: << dai ora vado >>
Io: << d'accordo, dai un bacio a tutti >>
Lo abbracciai e gli diedi un bacio sulla guancia, ci vogliamo bene ma non siamo tanto legati, quando ero piccola era sempre via per lavoro e recuperavamo il tempo perduto quando andavamo in vacanza al mare durante l'estate.

La 'camera' sembrava un appartamento: due camere, un salotto con cucina open space e un piccolo bagno (anche perché c'erano i bagni in comune con tutto il dormitorio).
Sulla porta di una delle due camere c'era appeso un cartello, con scritto sopra 'non entrare' quindi presumo che dovrò prendere l'altra stanza, almeno so che la mia coinquilina è italiana.
Aprì la stanza e mi buttai sul letto, Dio se sono cotta!
Sentì una porta aprirsi e una ragazza urlare 'vai a farti fottere' e poi si richiuse sbattendo, e poi un'altra porta sbattere (presumo della stanza). Forse non era il momento adatto per presentarsi, ma... non potevo vivere in un appartamento e non far sapere che vivevo qui anche io.
Così decisi di bussare alla porta della camera affianco. Mi rispose urlando << e adesso chi cazzo è?>> , sentì la porta aprirsi davanti a me e...
Io: << P-piacere, sono Demetria.. emm, sono la tua coinquilina.>>
Mi guardò da capo a piedi, e poi richiuse la porta... accogliente la tipa!

Rientrai in camera e svuotai le valigie, sistemai un po' la camera, appesi dei poster con delle foto che avevo scattato durante il mio anno sabbatico e misi a caricare il telefono sul comodino.
Mi sedetti sul letto e presi il telefono, 29 messaggi... guardai di chi erano:
2 erano di Max:

'ehy piccola/ sei arrivata?'

Risposi con un semplice 'si', ero troppo stanca. Guardai gli altri, 2 di stephen che dicevano la stessa cosa e risposi nello stesso modo.
25 erano della compagnia, loro non c'hanno mai niente da fare, lessi velocemente quello che avevano scritto, stasera andavano nella discoteca sul mare, Dio mi mancano già ste serate.

Uscì dalla stanza e entrai in cucina, avevo sete, poi vidi dei pop corn, ero talmente eccitata da questa nuova sistemazione che non mi ero accorta che avevo una fame da lupi, li presi, li preparai, li misi in una ciotola e poi mi sedetti a gambe incrociate sul divano, accesi la Tv e misi su top crime, ush mi piacciono questi programmi!

Dopo un'oretta sentì la porta della camera aprirsi e la tipa uscire, la osservavo facendo finta di niente, aveva dei jeans stretti, le globe e una felpa nera gigante addosso, le cuffie nelle orecchie e i capelli cortissimi neri, occhi verde smeraldo e le labbra carnose...
Mi guardò, si avvicinò, si levò lentamente le cuffiette, e rise.
'Ma che c'ha da ridere?' Pensai nella mia testa. << Perché ridi?>> chiesi in preda all'imbarazzo.
Lei: <<hai finito di fissarmi?>> rise di nuovo.

Diventai rossa, mi resi conto che ero in condizioni impresentabili, scalza, senza trucco e con i capelli legati in una coda fatta molto velocemente.

Lei: << Piacere comunque, io sono stella, tu sei Demi, giusto? >>

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