3. Kristian

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Io: << Proprio cosi, piacere>> 

Dissi mentre le stringevo la mano e le sorridevo. Si sedette affianco a me e io le feci un po' di posto.
Stella: <<che guardi? >>
Io: <<top crime.. però se vuoi cambiare..>>
Dissi mentre le porgevo il telecomando
Stella: <<no é okay>>
Fece una pausa e poi riprese a parlare: <<scusa se prima non mi sono presentata, sai ho litigato col mio tipo, e non volevo proprio vedere nessuno >>
Io sorrisi, ero un po' imbarazzata.. che si risponde in questi casi?
Io: <<non fa nulla, insomma.. fa nulla>>

In quel momento la porta si spalancò e entrarono due ragazzi, uno dei quali si lanciò a baciare stella senza nemmeno salutare. 'Baciare forse é dire poco..' in un attimo la prende in braccio, aveva queste grandi mani piazzate sul suo culo e subito scapparono in camera, lasciandomi in imbarazzo. Non ero nemmeno riuscivo a vederlo in faccia.
Mentre osservavo tutto questo mi sentivo osservata... ah giusto! C'era anche un altro tipo, che si sbrigò ad interrompere questo momento di silenzio.
Lui  <<Emm, sono carini eh? >>
Io: <<Mh.. si dai, non li conosco quindi non saprei..>> che razza di domande fa questo?
Lui: << Scusami, non mi sono neanche presentato, sono Kristian, tu sei la nuova coinquilina di Stella, giusto? Buona fortuna! >>  disse in modo sarcastico mentre mi sfoggiava uno dei suoi sorrisi migliori, 'niente male!' aggiunse la mia vocina. Era più alto di me, anche se comunque non era cosi difficile vista la mia statura, aveva gli occhi verdi e i capelli ricci che gli scendevano lungo la fronte, labbra carnose e indossava una tuta grigia con una felpa viola, forse un paio ti taglie più grande.

Non sapevo se ignorare o meno quel 'buona fortuna', decisi di farmi gli affari miei e sorridere imbarazzata
Io: <<Piacere mio, mi chiamo Demetria, ma puoi chiamarmi Demi>>
Kristian: << bel nome.. emm, di là avranno da fare per un po', andiamo a bere qualcosa?>>
Riflettei un attimo, poi pensai che non mi andava per niente di sentire quei due darsi da fare nella stanza affianco alla mia... e poi perché no?, magari mi rilasso un po'. E così risposi a lui.  Così misi le mie converse nere, mi feci un'alta coda di cavallo e mi sciacquai la faccia, non avevo voglia di truccarmi.
Io: << Dove andiamo? >>
Dissi mentre sfoggiavo uno dei miei sorrisi più imbarazzati di sempre.
Kristian: << stai tranquilla, andiamo a bere nel bar che c'è qui affianco, hai paura delle moto?>>
L'adrenalina in questo momento mi salí al massimo, moto? Io su una moto? Non ci avevo mai pensato eppure, l'immagine di me sulla moto che mi passava nella testa, non mi dispiaceva affatto.  Mio fratello ne aveva una ma non mi aveva mai dato il permesso di salirci, era iperprotettivo e quello era un limite da non superare.
Prese le chiavi dal tavolo e ci dirigemmo fuori. La moto era una Kawasaki, nera, come quella che aveva mio fratello, in passato. In un batter d'occhio eravamo al bar. Si chiamava 'vagrants', un luogo tranquillo, isolato, accogliente e dove ognuno può far quel che vuole, da quanto vedevo.
Appena arrivati Kristian va incontro a dei ragazzi e mi presenta a loro come 'Demi la nuova coinquilina di Stella' e tutti iniziarono a ridere, direi che tutti conoscono bene Stella.

Si presentarono tutti ma un secondo dopo già non ricordavo i loro nomi . Kristian ordinó due vodka Lemon. Ci sedemmo ad un tavolo da soli ed iniziammo a parlare del più e del meno, scopro che ha 23 anni (quindi abbiamo 3 anni di differenza) ,migliore amico del tipo di Stella, vivono nell'appartamento di fronte al nostro e molto spesso affittano delle case per fare feste. Per quello che mi racconta lui il dormitorio è abbastanza tranquillo, tranne il sabato sera che ci sono i festini e nei corridoi c'è il peggio caos.
Tornammo a casa che era ormai sera, eravamo un po' brilli ma ragionavamo ancora. Arrivati davanti alla mia porta ci fu un momento di silenzio, poi si avvicinò e mi bació la guancia e mi sussurró  <<Ci troviamo nei corridoi>>  e io sorrisi imbarazzata... cercai le chiavi nella tasca della giacca e rientrata nell'appartamento trovai...

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