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-Uh.. faccio un giro, magari mi fermo in qualche pub- risposi alzando le spalle distrattamente.
Derek non disse nulla, si limitò a fissarmi mentre faceva uscire lentamente il fumo dalle narici.
-Vengo anche io- decretò Jared alzandosi mentre lasciava le carte da gioco sul tavolo.
Cazzo.
Cercai rapidamente una scusa.

-Bro, ho bisogno di staccare.. probabilmente neanche scenderò dalla macchina, farò un giro fuori città- mentii mentre lui si risiedeva, capendo cosa intendessi. Sapeva che ogni volta in cui ero nervoso andavo fuori città per poter guidare a tutta velocità, senza dover rispettare semafori, limiti di velocità o altro, era un mio modo per scatenare la rabbia invece del prendermela con chiunque mi si trovasse davanti.

-Vabbene, puoi anche andare- rispose Derek senza guardarmi. Fortunatamente per lui ero di buon umore, altrimenti gli sarebbe arrivato un calcio dritto nello stomaco. Non mi serviva mica il permesso per uscire, potevo fare come cazzo mi pareva.
Gli lanciai un'occhiataccia, per poi girarmi e uscire di casa giocherellando con le chiavi della macchina. Salii, mettendola in modo, mentre tiravo fuori il cellulare.


A: Ellen

Cambio di programma, ti sto venendo a prendere.








Ellen


Mi guardai allo specchio tanto per controllare chee fossi presentabile, cosa che non avrebbe dovuto interessarmi visto che stavo uscendo solo con Bieber.
Sbuffai rinunciando al mio solito tentativo di autoconvinzione, prendendo il cellulare e la giacca prima di scendere silenziosamente le scale. Trovai mia madre e mio padre seduti sul divano, a parlare quasi sicuramente di lavoro, o a lamentarsi di me e mio fratello, visto che questi erano i loro argomenti preferiti.
Prima che potessero chiedermi qualsiasi cosa spuntò fuori dalla cucina Dan, che rubò le parole di bocca ai miei.

-Dove stai andando?- chiese perplesso guardando l'orologio, che segnava le undici meno cinque.
Guardai prima i miei, poi lui, in cerca di una qualche scusa plausibile.
-Ehm.. da Fleur- mentii cercando di imprimere nella mia voce un tono convincente.
Mia madre mi guardò scettica -A quest'ora?- domandò con voce dura, mentre mio padre si voltava verso di me lanciandomi uno sguardo penetrante.
-Si, vogliamo festeggiare per il voto della relazione di scienze. Non faremo niente di che.. mangeremo qualche popcorn davanti a un qualche film strappalacrime, cose da ragazze- spiegai facendo spallucce.

I miei parvero crederci, ma ciò non valse per mio fratello, che conosceva abbastanza bene sia me sia Fleur tanto da poter dire che non eravamo proprio il tipo di ragazze che festeggiano in quel modo, anzi, non eravamo proprio il tipo di ragazze che festeggiano per uno stupido compito scolastico, senza contare il fatto che la professoressa non ci avrebbe mai messo un voto così tanto alto da dover festeggiare.

-Va bene, se decidi di dormire da lei avvertici - disse mia madre che tornava a girarsi verso mio padre, riprendendo la loro conversazione. Sospirai sollevata, mentre mi dirigevo verso l'ingresso sperando che un qualche aiuto dall'altro facesse passare a mio fratello la sua mania di possessività e iper- protettività nei miei confronti.
-Dove stai andando?- domandò a bassa voce bloccandomi per il polso prima che potessi fiondarmi fuori di casa.
-Da Fleur?- chiesi fingendo un'espressione innocente e confusa.
Scosse la testa sbuffando -Per festeggiare il voto di una relazione di scienze che non avete mai fatto?- ribadì sarcasticamente.
-No, per festeggiare la riuscita del nostro piano geniale- mentii facendogli l'occhiolino.
Si illuminò di colpo, come se si fosse ricordato un qualcosa di importante -Oh..giusto. Vai pure- mi concesse sorridendomi, mentre io ricambiavo con un sorriso forzato, colpevole, traditore.

Se solo mio fratello fosse venuto a conoscenza di ciò che avrei realmente fatto, avrei potuto dire addio a tutto e a tutti, mentre il mio corpo sarebbe stato ridotto in cenere.

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