to you - 18 ( let the eyes speak ) - parte due.

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Siamo scesi dalla macchina, anche se tu non mi hai aperto lo sportello, perché insomma, non è cosa da noi, no? Essere galanti ed eleganti non è il nostro forte, per niente, Dio se non lo è; che se m'immagino te con un papillon o uno smoking e i capelli non arruffati, mi scappa una risata.

« Togli i tacchi, non servono 'stasera. » - mi hai detto appena ho messo piede sull'asfalto e io li ho tolti e li ho presi in mano, mentre sulla mia faccia si dipingeva un'espressione un po' stranita e nella mia mente circolavano mille domande alle quali non sapevo ancora dare una risposta.

« Smettila di fissarmi, e di trattenere il fiato non voglio mica ucciderti, 'sta tranquilla. Ti piacerà, vedrai Esmee, siamo quasi arrivati. »

«Non ti sto fissando, Harry. E si, la paura che tu voglia uccidermi, un po' mi turba, ma cercherò di fidarmi, ti seguo, continua pure. »

Così abbiamo camminato per un'altra decina di minuti e davanti noi, si è finalmente presentato il mare; il blu, quasi nero del cielo lo dipingeva, riflettendone l'immensa bellezza.

« Vuoi sederti sulla sabbia o preferisci accomodarti sulle mie gambe? » - mi hai detto ad un certo punto ed hai accompagnato il tutto con una risata cristallina, indicandomi le tue gambe, che per essere invitanti, lo erano eccome.

« Preferisco la sabbia, potrei pesare per le tue esili gambe. » - hai finto di essere stupito ed anche un po' offeso dalle mie parole, ma caro, non sei bravo a fingere, tant'è che cinque minuti dopo, la tua bocca si era ri-permessa di ridere ancora una volta.

« Il mare non è per tutti, sai? Il mare di sera o di notte, non è uguale a quello della mattina, quello frequentato da tutti, solo per svago, per divertimento, per farsi un bagno o per passare semplicemente il tempo, quello usato e sprecato. Guardaci ora, solo noi due. Il mare di notte è per pochi, per chi preferisce parlare con degli sguardi, per chi le parole non le sa usare e allora si concede al silenzio, è un po' ciò che siamo noi, Harry e Esmeralda, vero? »

« Il mare di notte è per pochi, Harry, è vero. Ma perché proprio me? Ci sono tante ragazze che ti aspettano, magari anche più belle; perché hai scelt-» e poi è successo, finalmente, mi hai posato l'indice sulle labbra e mi hai zittita con un bacio, quello che aspettavo e desideravo da tempo, quello che sognavo ogni notte; le tue labbra rosee e morbide a contatto con le mie e che incastro perfetto, gli ultimi due pezzi di un puzzle, che non aspettavano altro di essere uniti; eravamo noi, nascosti sotto una scatola, impazienti di essere trovati.


 Ma perché proprio me? Ci sono tante ragazze che ti aspettano, magari anche più belle; perché hai scelt-» e poi è successo, finalmente, mi hai posato l'indice sulle labbra e mi hai zittita con un bacio, quello che aspettavo e desideravo da tempo, ...

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