Da quel giorno passarono tre mesi. Levi aveva ricevuto un addestramento speciale da parte di Erwin, il quale lo aveva reso un uomo incredibilmente forte ed abile.
Il corvino si muoveva agilmente col movimento tridimensionale ed aveva appreso appieno l'uso delle spade.
Il comandante ne era fiero, era ormai molto più forte di qualsiasi altro soldato e nella missione del giorno seguente avrebbe capito fin dove si poteva spingere quell'uomo.
Levi non vedeva l'ora di uscire dalle mura. Aveva amato la luce del sole appena l'aveva vista mesi prima.
Il mondo in superficie era meraviglioso, ma non era abbastanza. Voleva vedere di più.
Ma quella non era l'unica cosa che aveva capito di desiderare.
Anche l'amore per Erwin lo desiderava, il più piccolo si era innamorato del comandante e l'aveva ammesso a se stesso.'Se lo venisse a sapere... come reagirebbe?' Si chiedeva spesso durante la notte.
In quel momento aveva in mente solo Erwin, le sue parole e i suoi sentimenti per il biondo.
Era completamente perso nei suoi occhi azzurri e nelle sue labbra perfette.
Il giorno precedente la missione era ormai giunto e il corvino fremeva dalla voglia di uscire.
Erwin sorrideva nel notare l'uomo più giovane così impaziente, mentre dentro di se si preoccupava per le possibili vittime e il possibile fallimento della spedizione.
Intanto la Gendarmeria aveva mandato dei soldati dentro il palazzo del Corpo di Ricerca.
Un uomo aveva aiutato Levi a fuggire, il mantello era quello della Legione ed erano certi si nascondesse là dentro.-Farò attenzione, non si può certo far fuggire un criminale di quella fama.- Disse ad uno dei gendarmi il biondo. -Lo consegnerò personalmente a voi, una volta trovato.- Continuò mentre il corvino da dietro un muro stava a sentire.
Erwin raggiunse il più basso la notte precedente la missione. Si sedettero a bere qualcosa come mesi prima.
-Quindi... non vedi l'ora che sia domani.- Commentò il più alto.
-Sono mesi che aspetto.- Rispose Levi.
-Ricordati di non lasciare mai il mio gruppo.- Ripeté il comandante all'uomo stanco di sentirselo dire.
-Sembra quasi tu non voglia separarti da me.- Borbottò sghignazzando. -Ho capito, Erwin.-
-No, non voglio che ci separiamo.- Annuì il biondo facendo arrossire immancabilmente il più piccolo.
-Smettila. Sembriamo ad un matrimonio.- Disse cercando di prenderla sul ridere.
-Hai ragione.- Concordò il più alto.
Il mondo fuori dalle mura era bellissimo.
O 'non male' secondo le parole di Levi.L'uomo più basso si guardava intorno notando alberi, prati, una foresta e... giganti.
Proprio quest'ultimi erano diventati un problema. La squadra di Erwin era stata del tutto smantellata se non per il caposquadra e il corvino.
Il biondo ed il più basso erano passati al movimento tridimensionale per sfuggire ad un titano.
Si separarono decidendo un attacco da due lati diversi.Il biondo si diresse verso destra appoggiandosi ad uno degli alberi giganti di quella strana foresta.
Scrutò per bene come muoversi e quali alberi sfruttare.Sentì un lamento proprio mentre si preparava all'attacco. Levi era caduto a terra ed il titano minacciava di calpestarlo.
Erwin, colto alla sprovvista, si mosse per salvare il più giovane. Recise la caviglia del titano ordinando al corvino di allontanarsi.
Il biondo si lasciò sopraffare dalla rabbia, sfogandola contro il gigante.
Lo colpì alle braccia ed in seguito alla caviglia, causando la sua caduta a terra.
Si avvicinò alla nuca del titano lentamente, lo guardò soffrire a terra e lasciò andare un lungo respiro.Si preparò per l'ultimo attacco, quando il gigante si girò in fretta spalancando le fauci.
Cercò di divorare il comandante, il quale fu più veloce riuscendo a spostarsi.Solo il braccio rimase ferito, il titano lo inghiottì mentre il biondo tratteneva un lamento. Con l'unico braccio disponibile, il sinistro, sancì la collottola al mostro.
Il comandante si era appoggiato a fatica con la schiena ad un albero, il più piccolo lo raggiunse sconvolto.
Si appoggiò alla spalla sinistra dell'uomo mentre l'altra mano la spostò sul cuore del più alto.
Sentiva che batteva, nonostante le ferite ed il sangue.
L'uomo più grande strinse la mano del corvino a sé baciandone la punta delle dita. Sentiva il più piccolo vicino a lui, il suo respiro e la sua tristezza.Levi avrebbe voluto aiutare il comandante, non sapeva cosa fosse stato a bloccarlo e per colpa sua il biondo si era ferito.
-Grazie, ancora...- Sussurrò il più piccolo chiudendo gli occhi.
Il biondo lo aveva protetto di nuovo, aveva protetto colui che non aveva mai amato nessuno e che avrebbe preferito la propria vita a quella degli altri.
-Fuori dalle mura... non tutto è bellissimo...- Sussurrò Erwin all'orecchio del più basso.
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I Don't Wanna Live Forever //EruRi\\
Fanfiction'Finché morte non ci separi' E se fosse la morte ad unirli? Ship ---> EruRi (Erwin x Levi) Anime/Manga ---> Shingeki No Kyojin ATTENZIONE! BOYXBOY!! (Non leggete se non vi piace il genere) #71 in Storie Brevi [29/04/2017]