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// nei dialoghi://

Jiminnie: a sinistra
Hobie: al centro
SugarFree: a destra










Jimin avanzò a passo svelto verso il moro che si trovava appogiato al muro, guardandolo avvicinarsi con indifferenza prima di fermarsi a pochi centimetri da lui.




Ciao.



Ciao?

Chi cazzo sei tu?



Da-...

Jimin, lui è soltant-




Non ho chiesto a te di rispondermi, o mi sbaglio?




No Jimin.




Bravo Yoongi.




Oh.

Ma come ti permetti di trattarlo in questo modo?!

Tu non ne hai il diritto.

Lui non é mica "roba" tua.







Hoseok urlò quelle parole in faccia al minore, riattirando la sua attenzione che fino a poco fa era rivolta a Yoongi.

Non poteva sopportare di vedere il suo miglio amico venir trattato in quel modo da qualcuno, neppure da lui stesso.

Che cristo, ma che aveva mai fatto di male?!







Senti.

È meglio se te ne stai fuori da queste cose.

Tu non sai niente.




Oh no caro mio; io ne so abbastanza.

Tu non puoi trattarlo così, chiaro?!




Altrimenti?




Altrimenti finisce che qua uno dei due si fará molto male.




Hobie...




No.

Stai zitto Yoongi.

Non é il momento.

Voglio proprio far vedere a questo pallone gonfiato come ci si comporta.




Ah!

Pallone gonfiato a me?

E poi dici che io non devo trattarlo in quel modo, quando tu sei il primo a farlo.







Jimjn afferró il moro per il colletto della maglietta e lo sbattè al muro, come se non avesse peso.







E adesso?

Fammi un po' vedere quello che sai fare.







Ghignò il biondo, godendosi le smorfie che si formavano sul volto del maggiore, non riuscendo a liberarsi dalla sua presa.








Jung Hoseok!

Park Jimin!

Smettetela!

Sembrate due bambini!

Non voglio che voi vi comportiate così e che litighiate per causa mia!

Se sono io il vostro problema me ne vado subito!

Addio.

Bambini.








Yoonginon sopportava vedere due persone litigare per qualconsa di stupido, specialmente se quello per cui stavano litigando era proprio lui.

Questo lo faceva sentire come un oggetto.

Un qualcosa di cui tutti e due avevano bisogno.

Sul volto di Yoongi cominciarono ad uscire lacrime calde che gli rigarono le sue pallide guance, mentre si sfogava sui due litiganti.

In preda all'ira e alla delusione che gli stavano procurando i due ragazzi concluse lì il discorso, giró i tacchi e corse fuori di casa, sbattendo la porta dietro di se, in preda alle lacrime che ormai gli avevano offuscato la fista.








"Che idioti che sono."





















♡♡♡

Yaaaaa!

I miei mi hanno ritirato per tipo la 5(?) volta il mio telefonino, quindi mi è un po' difficile scrivere e aggiornare le storie.

Io ci proverò, ma voi dovrete avere CALMA PAZIENZA.



"Chi va piano va sano e va lontano, non rischia di morire impiccato a causa dei genitori che scoprono che non rispetti le loro regole."




GRAZIE MILLE A.R.M.Y. VI VOGLIO BENE!♥

Daddy's Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora