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Come previsto, Jungkook e Taehyung non durarono molto. Dopo qualche shot erano esausti e riuscivano a malapena a camminare e Yoongi, dato che era un buon amico, decise di portarli in una delle stanze al piano superiore, come aveva detto Jimin.

"Alza il volume!~"

"Sì bello, festeggiamo!~"

I due fecero passare un momento difficile a Yoongi, singhiozzando e blaterando non stop, inciampando sui loro propri piedi.

"Kookie, sei hot~!

"Lo so~ Vuoi un pezzo di me?"

"Aspettate fino a quando vi metto sul letto, poi potrete scopare."

"Non sei divertente!"

"Sì, vecchio nonnino."

"Aspettate fino a domani, vi darò calci in culo fino a farvi ricordare," Disse Yoongi a denti stretti, spingendoli finalmente in una porta.

Li spinse malamente su un letto e sospirò sollevato. La sua missione era completata.

Li guardò chiudere gli occhi, avvicinandosi l'uno all'altro. Si accoccolarono e Jungkook mise un braccio intorno al collo di Taehyung mentre le gambe intorno alla sua vita. Si addormentarono velocemente, godendosi il calore dell'altro.

Yoongi sorrise e chiuse la porta dietro di sé con cura. Adesso cosa doveva fare? Doveva andarsene dato che non era ubriaco? No, i suoi amici erano qui. La festa non era ancora finita, doveva finalmente divertirsi? Decise di no, dal momento che era stanco.

Prima di cercare un'altra stanza, la sua gola si seccò quindi passò per la cucina. Onestamente, sperò che il biondo fosse ancora lì, questa era un'altra buona ragione per andarci.

Attraversò il corridoio e si fermò di fronte alla porta. Cercò Jimin e i suoi occhi lo incontrarono. Per sua sorpresa, non era più solo. C'era un ragazzo con i capelli rosa con lui il cui viso non si vedeva a causa della testa di Jimin.

Yoongi alzò gli occhi al cielo e si girò, decidendo di non disturbarli. Quando stava per andarsene, sentì uno strillo quasi inaudibile da Jimin che lo fece congelare.

"No, Hoseok, ti prego non farlo."

Yoongi si girò di nuovo e cercò di concentrarsi su quello che stava succedendo. I suoi occhi si sgranarono quando realizzò che il ragazzo stava forzando Jimin a inginocchiarsi di fronte a lui mentre gli tirava i capelli.

"Andiamo, Jiminie, mostrami cosa sa fare quella bella bocca."

Premette le labbra di Jimin ancora più vicino al suo rigonfiamento, il più piccolo cercò di sfuggire alla sua presa, ma sfortunatamente Hoseok era troppo forte e i bicchieri di vino avevano reso debole Jimin, ma non completamente ubriaco.

"Lasciami stare," Cercò di nuovo di protestare, singhiozzando.

Yoongi strinse i pugni ed entrò, andando dritto da quel ragazzo.

"Ha detto di lasciarlo. Sei sordo o stupido?"

Diede un pugno ad Hoseok, che perse l'equilibrio e cadde all'indietro. Yoongi si precipitò da Jimin e lo aiutò ad alzarsi circondandogli la vita con un braccio e tenendogli una mano. La testa di Jimin collassò sulla sua spalla, mentre le lacrime scendevano dai suoi occhi.

"Chi cazzo sei?" Chiese Hoseok, alzandosi.

"Non sono affari tuoi," Mormorò il più grande lasciando la cucina, tenendo ancora Jimin.

"G-Grazie..."

"Non devi ringraziarmi. Chiunque avrebbe fatto lo stesso."

"Potresti aiutarmi ad andare nella mia stanza? È l'ultima sulla sinistra."

Yoongi annuì, allentando la presa sulla vita di Jimin.

Quando entrarono, Yoongi andò verso il letto, ci poggiò lentamente Jimin sopra, che tenne il suo peso sui gomiti.

Yoongi si girò per andarsene, ma l'altro gli prese velocemente il polso e lo trascinò giù, facendo cadere Yoongi su di lui. Stava per dire qualcosa di maleducato, ma le braccia di Jimin gli circondarono il collo, stringendolo in un abbraccio.

"È passato un po' da quando ho davvero abbracciato qualcuno," Sussurrò Jimin e il cuore di Yoongi mancò un battito, dal momento che si trovava nella stessa situazione.

Non sapeva neanche cosa lo spinse a farlo, forse per il modo in cui sembrava l'altro, o per il calore che stava ricevendo, o per il semplice fatto di averne bisogno, anche se non voleva accettarlo. Ma la prossima cosa che fece fu abbracciare la vita di Jimin e appoggiare la testa sulla spalla dell'altro, facendo scomparire lo spazio fra loro due.

Stettero lì così per un po', ascoltando il battito cardiaco dell'altro.

Yoongi sospirò e ritirò le braccia, cercando di togliersi dal minore, che strinse la presa.

"P-Per favore non andare," Si morse il labbro nervosamente.

Yoongi ci pensò per un po' e dato che era troppo pigro per cercare un'altra stanza e a Jimin sembrava non importare di condividere il suo letto con lui, annuì.

"Dormirò qui, ma non provare a fare niente."

Jimin annuì e si mise sotto le coperte.

"Dormi così?"

"Oh sì, hai ragione," Jimin si alzò, inclinandosi verso il comodino accanto al letto. Si tolse la maglia, rivelando i suoi addominali, poi tolse anche i jeans.

Yoongi non riuscì a non guardare il bell'uomo di fronte a lui, lo fissò dalla testa ai piedi, fermandosi sopratutto sul suo sedere. Jimin si girò, catturando lo sguardo di Yoongi. Il più grande distolse lo sguardo imbarazzato, sentendo le guance bruciare.

"Puoi usare una delle mie magliette se vuoi. Anche dei pantaloni di tuta se non ti piace dormire in biancheria."

Yoongi annuì e scelse una maglietta enorme dall'armadio. Decise di non indossare dei pantaloni dal momento che faceva troppo caldo.

Dopo aver usato il bagno, tornò a letto, stando più lontano possibile da Jimin. Anche se aveva davanti la schiena del più piccolo, ancora non si sentiva a suo agio nel dormire con uno sconosciuto.

Jimin sentì lo sguardo intenso di Yoongi e si girò, abbastanza veloce da riuscire a incastrare lo sguardo con quello del più grande.

Di nuovo, il loro contatto visivo durò almeno un minuto finché Jimin mormorò qualcosa.

"Scusa, hai detto qualcosa?" Chiese Yoongi, sentendo il sonno prendere lentamente possesso di lui.

"P-Possiamo per favore coccolarci?"

Yoongi chiuse gli occhi, cercando di dirgli un 'no'.

"Ti prego? Mi farebbe sentire meglio."

Il più grande sospirò, strofinandosi gli occhi. C'era qualcosa nella sua voce che lo fece pensare più volte sul rifiutarlo.

"Bene. Ma non pensare che mi piacerà," Si avvicinò a Jimin e con esitazione lo circondò con le sue braccia.

Jimin si fece ancora più vicino e mise le sue braccia intorno alle sue spalle, affondando la testa sul petto di Yoongi. Lo strike finale per lui fu quando Jimin avvolse le gambe intorno alla sua vita.

Voleva protestare, ma non lo fece, dato che in realtà gli piaceva. Sorrise e accarezzò i capelli dell'altro, facendolo addormentare all'istante.

Presto, anche lui chiuse gli occhi, stringendo la presa su Jimin.

chewing gum + yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora