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Yoongi si guardò di nuovo allo specchio, controllando se fosse tutto perfetto.
I suoi capelli neri, i jeans neri strappati e la giacca di pelle nera. Giusto, tutto nero.

Afferrò il telefono e il portafoglio e uscì fuori dall'appartamento andando al parcheggio sotterraneo, dove Jungkook e Taehyung lo stavano aspettando.

"Woah, Hyung, sei stupendo. Sono sicuro che tutti gli occhi saranno su di te."
Disse Taehyung, alzando i pollici e sorridendo.

"Sì, certo."
Yoongi alzò gli occhi al cielo, ma si sentì bene per i complimenti del più piccolo.

Dal momento che Yoongi era l'unico che possedeva una macchina, entrarono e seguirono le indicazioni di Jungkook, arrivarono poco dopo.

Il più grande quasi non trovò un parcheggio libero, ma quando ci riuscì, sospirò, grato di non aver dovuto passare tutta la notte a cercarne uno.

"È una casa davvero grande," Esclamò Jungkook quando uscì dalla macchina, "Sapevo che i genitori di Jimin fossero ricchi, ma wow."

Yoongi e Taehyung lo seguirono, d'accordo con le sue parole.
La casa era più una villa, sembrava una di quelle che vedevi nei drama.

Le auto continuarono ad arrivare e ragazzi e ragazze entrarono nella casa, ridendo e salutandosi.

Jungkook si guardò intorno un'ultima volta e poi sogghignò ai due.
"Okay ragazzi, eccoci. Entriamo. Prima dobbiamo trovare Jimin e poi nessuno ci fermerà dall'ubriacarci e svenire."

"Disse quello di diciannove anni vergine."
Yoongi alzò gli occhi al cielo per l'entusiasmo di Jungkook e aprì la porta.

La musica alta e l'atmosfera calda li colpirono dritti in faccia e Taehyung tossì a causa del fumo delle sigarette.

"Okay, ciao."
Disse Yoongi, girandosi, pronto per andarsene. Ma prima che potesse afferrare la maniglia, Taehyung e Jungkook lo presero dalle braccia e lo trascinarono con loro.

Jungkook sbloccò il cellulare e mandò un messaggio a Jimin. Ci volle meno di un minuto prima che gli arrivasse una risposta.

"Ha detto che è in cucina. Andiamo."

Quando arrivarono lì, Jungkook bussò alla porta, ricordandosi che Jimin gli aveva detto che era chiusa a chiave.

"Perché ha chiuso la porta? Le persone non dovrebbero entrare anche qui?"
Chiese Yoongi confuso.

Jungkook alzò le spalle e si appoggiò a Taehyung.

"Non gli sono mai piaciute le feste ed ecco perché sono rimasto sorpreso quando mi ha invitato. Credo si sia chiuso qui per non essere disturbato o qualcosa del genere."

Presto, sentirono dei passi avvicinarsi e poi una voce.

"Chi è?"

"Jungkook."

Senza nessuna risposta, la porta si aprì. Un ragazzo biondo, vestito in una maglietta bianca e skinny jeans, apparì di fronte a loro, saltò velocemente per abbracciare Jungkook.

"Jungkookie!" Urlò felicemente, stringendolo, "Mi sei mancato tanto!"

"Mi sei mancato anche tu, Jiminie!" Il più piccolo sorrise, facendo un passo indietro e guardando Jimin dalla testa ai piedi.
"Woh, la pubertà ti ha colpito davvero forte. Guarda che sedere."

Yoongi non riuscì a far a meno di guardarlo anche lui, ghignando. Era davvero un bel culo.

"Senti chi parla! Sei così alto, sembri un albero," Disse l'altro, dando un pugnetto sul petto di Jungkook.

Taehyung rise, il che catturò l'attenzione di Jimin.

Jungkook si girò verso i suoi due amici.
"Oh, giusto. Jimin, questo è Yoongi, il mio coinquilino."

Jimin sorrise e si avvicinò a lui, stringendogli la mano.
Il contatto visivo durò più di quanto dovesse, finché la voce profonda di Yoongi lo riportò alla realtà.

"Min Yoongi, piacere di conoscerti."

"Park Jimin. Piacere mio."
Gli rivolse un ultimo sorriso prima che Jungkook parlasse di nuovo.

"E questo è Taehyung, il mio migliore amico-"

"Fidanzato," Yoongi tossì, facendo finta di non guardare, il che di nuovo, fece sorridere Jimin.

Jungkook alzò gli occhi al cielo per la frase di Yoongi e si girò verso Jimin.

"Hyung, questa casa è fantastica! E anche questa festa! In più sei già così popolare! Quante persone ci sono?"

"Oh, è solo gente della mia università. Non conosco nessuno oltre Hoseok, Namjoon e Seokjin."

"Chi sono?"

"Sono gli unici con cui ho parlato da quando sono arrivato qui. Namjoon e Jin stanno pomiciando e Hoseok si sta probabilmente divertendo o colpendo qualcuno."

"A proposito, perché sei qui quando tutti gli altri si divertono?"

"Come se non lo sapessi già, Jungkook."
Ridacchiò, spingendoli verso il bar e facendoli sedere, "Non sopporto la musica forte e non mi piacciono le folle. È più comodo qui."

"Sono d'accordo," Yoongi annuì, guardandosi intorno.

La cucina era più grande di quanto dovesse. Era grande quasi quanto il salotto e c'era anche un divano. I mobili erano tutti bianchi e puliti.
Poi, non si sentiva niente di fuori.

'Vorrei avere anch'io questi muri.'
Pensò Yoongi.

"Volete qualcosa da mangiare o bere?" Chiese Jimin, cercando già dei bicchieri.

"In realtà, Hyung, se non ti dà fastidio, vorremmo ritornare alla festa."

Jimin poggiò la bottiglia e i bicchieri e annuì, un po' deluso.

"Va bene. Dopo tutto, siete venuti qui per questo. Andate a divertirvi. Io starò qui per il resto della notte."

Jungkook sorrise e afferrò di nuovo le braccia di Taehyung e Yoongi.

"Per favore, dopo la festa non tornate a casa. Sono sicuro che vi ubriacherete e sarebbe più sicuro se passaste la notte qui. Ci sono molte stanze."

"Oh, va bene. Grazie, Hyung."
Disse Jungkook per tutti e poi uscì.

Prima di uscire, Yoongi incrociò lo sguardo con Jimin per qualche secondo prima che il più piccolo guardasse da un'altra parte, versandosi del vino nel bicchiere.

chewing gum + yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora