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Il più grande aprì lentamente gli occhi, notò che la loro posizione era cambiata nel corso della notte ed adesso era completamente sopra Jimin, con i loro visi a pochi centimetri di distanza.

Si prese del tempo per studiare i lineamenti del più piccolo - nasino piccolo e carino, pelle come quella di un bambino, adorabili guance paffute e labbra rosee e carnose.

Yoongi sentì l'impulso di stringere le guance di Jimin per quanto fosse carino, ma proprio quando stava per farlo, Jimin si svegliò e lo fissò, sbattendo più volte gli occhi, confuso.

Yoongi si riprese e si alzò immediatamente, lamentandosi mentalmente per la perdita del calore di Jimin.

Il più piccolo si mise la coperta addosso, coprendosi completamente.

"Grazie per la scorsa notte," Si schiarì la gola e questa volta parlò con voce inflessibile, "Dovresti andare adesso."

Yoongi sentì a malapena. Si accigliò, un po' arrabbiato. Sapeva già che doveva andarsene, Jimin non doveva essere così maleducato.

"Qualunque cosa, me ne stavo già andando. Non è che mi sia piaciuto dormire con un ricco bastardo," Mentì, sperando di attirare l'attenzione di Jimin, per vedere le sue guance paffute di nuovo. Sfortunatamente, il più piccolo si mise solamente più comodo nel suo letto, ignorandolo.

Yoongi afferrò le sue cose e si vestì velocemente, sbarazzandosi della maglietta di Jimin. Poi, se ne andò, dirigendosi verso la camera di Jungkook e Taehyung.

Anche se Yoongi non era interessato in Jimin, internamente, doveva ammettere l'opposto di ciò che aveva detto. Non ricordava neanche l'ultima volta che aveva dormito così a lungo e così bene. Anche l'abbraccio di Jimin aveva aiutato.

Bussò alla loro porta, ma dal momento che nessuno rispondeva, entrò e vide Taehyung accarezzare i capelli di Jungkook. Il più piccolo notò Yoongi e mise il suo dito indice di fronte alle sue labbra, in segno di fare silenzio. Lui annuì e si avvicinò a loro, inginocchiandosi accanto al letto e motivando Taehyung ad avvicinarsi, cosa che fece.

"Perché non gli chiedi di uscire?"

"Mi considera il suo migliore amico e non voglio essere rifiutato," Taehyung sospirò tristemente.

"Parla molto di te quando non sei in giro," Yoongi continuò.

"Davvero?"

"Sì, si agita un sacco quando si parla di te. Sono sicuro che gli piaci anche tu come più di un migliore amico."

"Ma non posso fare il primo passo se non ne sono completamente sicuro."

Yoongi annuì e si alzò, andando nel bagno.

Quando ritornò, la vista adorabile dei ragazzi che guardavano la TV coccolandosi gli fece alzare gli occhi al cielo.

"Oh, Hyung, buongiorno."

"Giorno."

"Dove hai dormito?"

"Ho dormito con Jimin," Disse, non vedendoci nessun grosso problema.

I più piccoli si guardarono con occhi sgranati e poi spostarono lo sguardo su Yoongi.

"Perché mi state fissando in quel modo? Strambi."

"Hyung, come sei arrivato al dormire con lui?"

"La scorsa notte l'ho aiutato con qualcosa e quando l'ho portato in camera sua mi ha chiesto di restare con lui ed io ho accettato dato che ero troppo pigro per cercare un'altra stanza."

"Questo è tipo wow."

"Perché? Abbiamo solo dormito, nient'altro."

"Esattamente, Hyung! È questo il problema. Vedi, da quando Jimin era piccolo, ha questa cosa. Non ha mai condiviso il suo letto con nessuno. Una volta, sua madre mi ha invitato a dormire a casa sua e quando ho provato a dormire accanto a lui, lui mi ha spinto e fatto cadere sul pavimento. Quando gli chiesi qual'era il problema, mi disse che non riusciva a dormire sapendo che qualcuno fosse dietro di lui."

"Beh, forse lo ha superato."

"O forse gli piacevi abbastanza da fargli superare i suoi limiti."

"Se è così, sono dispiaciuto dal dirti che lui a me non piace."

"Ma hai dormito con lui," Disse Taehyung.

"Faresti meglio a stare zitto, ragazzino," Yoongi lo guardò, minacciandolo con lo sguardo. Taehyung capì ed annuì.

"Dovremo andarcene adesso," Continuò il più grande.

"Di già? Ma ho fame. E sono sicuro che a Jimin piacerebbe farci stare per colazione," Disse Jungkook, il pensiero del cibo lo rese felice.

Yoongi voleva uscire da quella casa il più presto possibile, ma ancora, il suo stomaco fece rumori e lui sospirò, "Okay, credo che possiamo stare per colazione se lui vuole."

Dopo che Jungkook e Taehyung furono pronti, uscirono dalla stanza, Yoongi li condusse a quella di Jimin.

Bussarono e Jimin aprì la porta con solo un lenzuolo addosso - si era probabilmente addormentato di nuovo e Yoongi voleva fare lo stesso.

"Buon giorno, ragazzi," Disse a Taehyung e Jungkook.

"Giorno, Jiminie. Scusa se ti abbiamo svegliato, ma possiamo stare per colazione?"

Jimin sorrise e annuì vigorosamente, "Certo che potete. Andate di sotto finché mi preparo. In dieci minuti dovrei aver finito."

"Okay, aspetteremo," Si girarono e Jungkook e Taehyung - i bambini che erano - iniziarono a correre, facendo una gara fino alla cucina.

Yoongi alzò gli occhi al cielo ed iniziò a camminare pigramente prima che Jimin gli afferrasse il polso, spingendolo dentro la sua camera.

"Guarda, mi dispiace per prima. Non avrei dovuto buttarti fuori come ho fatto."

"È okay, dovrei essere grato che mi hai lasciato dormire qui."

Jimin lo guardò, sorridendo e poi, si girò, afferrando qualcosa dal comodino.

"Hai dimenticato il tuo cellulare."

Lo porse al più grande e le loro dita si sfiorarono.

"Grazie," Lo rimise nella tasca posteriore, "Dovrei lasciare che ti prepari," Disse prima di girarsi. Ma una domanda si fece spazio nella sua mente quindi si rigirò verso il minore.

"Comunque, chi era quello della scorsa notte? Quello che ti stava forzando a...lo sai..."

"Hoseok? Uno dei miei amici."

"Amici? E tu lasci che i tuoi amici ti trattino in quel modo?"

"Non so cosa gli sia successo. Probabilmente era ubriaco."

"A me non sembrava ubriaco."

"Lascia stare, non succederà di nuovo."

"E se invece succedesse? La scorsa notte sei stato fortunato perché c'ero io in giro, ma chi ci sarà la prossima volta? Non sto dicendo che mi importa o qualcosa del genere, ma-"

"Fatti gli affari tuoi, ok? Non ci sarà una prossima volta. E se ci sarà, allora non sarebbe la prima."

Yoongi si accigliò e gli rivolse uno sguardo confuso.

Jimin si girò, andando a prendere un pacco di chewing gum e tirandone fuori due, catturando Yoongi mentre lo guardava in modo strano.

"Smettila di fissarmi, mi aiutano quando sono nervoso o ansioso. Adesso vattene."

"Ecco che lo fai di nuovo," Mormorò Yoongi, lasciando la stanza e sbattendo la porta.

Non sapeva nemmeno perché gli avesse chiesto tutte quelle cose, non gli importava niente del biondo. La curiosità aveva preso il sopravvento e lui non poteva farci niente, questo è tutto.

"Non sarebbe la prima volta che qualcuno mi costringe a fare qualcosa contro la mia volontà."

Adesso era ancora più curioso di prima.

chewing gum + yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora