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jimin aprì la porta solamente in boxers e con gli occhi gonfi dato che era l'1 di mattina e stava dormendo tranquillamente prima di essere svegliato da forti colpi sulla porta.

si strofinò gli occhi, sorpreso di vedere yoongi.

"yoongi? cosa ci fai qui a quest'ora?" sbadigliò, aprendo di più la porta per farlo entrare.

yoongi si guardò i piedi in silenzio, non muovendosi.

“beh?"

"io..."

"guarda, se sei qui per continuare ad insultarmi come prima, faresti meglio ad andartene. sono stanco e non riesco a sopportare altre stronzate."

"jimin, zitto..."

"no. questa è casa mia e se qualcuno deve stare zitto quello sei tu. sei qui per qualche ragione o...?"

yoongi alzò lo sguardo e lo fissò in quello di jimin, il più piccolo notò immediatamente le lacrime nei suoi occhi.

anche se non avrebbe dovuto essere preoccupato per yoongi, jimin le asciugò con i suoi pollici.

"sei uno stronzo e non ti meriti le mie cure, ma non avrei mai pensato fossi il tipo da piangere di fronte a qualcuno. quindi cos'è successo?"

il più grande singhiozzò, abbracciando forte la vita di jimin e poggiando la testa sulla sua spalla.

"tu sei successo, jimin!"

anche l'altro circondò le braccia attorno a yoongi e strofinò la sua schiena per confortarlo.

"mi spiace per ciò che ho detto prima."

jimin annuì, deglutendo.

"è ok, non c'è bisogno di scusarti se pensi che quelle cose siano vere. Ho imparato che ciò che pensano o dicono gli altri su di me non dovrebbe farmi effetto.”

il più piccolo lasciò yoongi, ma quest'ultimo lo abbracciò di nuovo.

"no, seriamente. ciò che volevo dirti all'inizio si è trasformato nell'opposto.”

"qual è il punto?"

il più grande fece un passo indietro e prese il viso di jimin tra le sue mani, sorridendo. “mi piaci anche tu, tonto.”

"sei sicuro? perché quello che hai detto lì-"

“ti ho detto che non ero io a parlare. ho solamente... ti sei confessato per primo e non so cosa sia successo dopo. mi sono innervosito e mi hai colto di sorpresa. sono tanto dispiaciuto."

"sei perdonato."

"d-davvero? non sei arrabbiato con me? per niente?"

"beh, lo ero fino a qualche ora fa. ma poi ho realizzato che non importa quanto io voglia restare arrabbiato, non ci riesco."

"oh..."

jimin sospirò e roteò gli occhi. "hai intenzione di entrare o cosa?"

‘huh? no, sono venuto solamente per scusarmi."

“quindi non vuoi restare? va bene.” jimin ghignò, chiudendo lentamente la porta.

"okay, aspetta.” yoongi mise le mani sulla porta, fermando jimin dal chiuderla. “ma va bene se resto?"

"oh, dai." jimin lo trascinò dentro, chiudendo la porta. "siediti finché prendo dei cuscini, una coperta e qualcosa da mangiare." spinse yoongi sul divano e accese la tv.

"cibo a quest'ora?"

"sì, problemi? è lo snack di mezzanotte. vuoi del gelato?"

“credo."

chewing gum + yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora