Guardo la mano che danza,
Spinta dal vento, fuori dal finestrino.
Regole infrante, nuvole tinte
Di cupi presagi come il mio destino.
La città che mi passa attraverso
Come le tue parole, come il mio riflesso nel vetro, ogni sfogo rimasto represso,
Parlo di meno e fumo sempre più spesso,
E ti penso ogni giorno, pure adesso.
Uno stormo di figure nere,
Ogni giorno perdo la fede,
Che quaggiù chi ci vede,
Che mi manca e non ci crede.
I miei occhi di viola scuro
Colorati come l'atmosfera buia,
Una sigaretta fa fumo
Mentre tra le mie dita brucia.
Anche oggi ci rimaniamo male
Per ragazze che pretendono di
Cambiarci, di migliorarci come se
Ne avessimo bisogno.
Sbagliamo ogni giorno
A volerci fidare,
Che in questo mondo
Non c'è storia migliore da raccontare
Della nostra, di come siamo passati
Da essere sconosciuti ad essere innamorati,
Ma è una giostra.
Giriamo per divertimento gridando "ti amo",
Finché tra una parola e l'altra non vomitiamo
La nostra paura della velocità,
La nostra insicurezza su chi siamo,
Le paranoie che davanti allo specchio ci facciamo.Gira la macchina. Guida arrabbiato.
Cerca di capire dove ha sbagliato.
Amici da sempre, compagni di mille avventure,
In macchina al posto del passeggero e lui del guidatore.
Conto le cicatrici e lui le paure
Per quello che gli dici, per le fregature.
Qua più nell'amore
Non ci si crede, dillo pure
Tanto
Non cambia niente.
Tutti i giorni persi in fattanza,
Ubriachi per la stanza, a giocare a calcio
Al freddo, a non averne mai abbastanza,
A perdere la testa
Dietro questa e quest'altra,
Ad essere schiacciati a terra e
Ad uscirne a testa alta.
Ma ora il cuore di carta
Brucia come imbevuto dall'alcool bevuto.
Nell'inferno
A gomitate ci siamo spinti.
E ora cosa ci rimane?
Sorrisi spenti e cieli dipinti.