Capitolo 40.

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So cosa penserete, che io li abbia perdonati, che sto dando ad entrambi una seconda chance? Terza per Cameron ma dettagli. La risposta è no e su questo non ci dubbi a riguardo. È un semplice test per vedere cosa hanno in mente, non sono stupida e mi sono informata bene sui due, voglio vedere cosa succederà e qual è il loro piano, sempre se ne hanno uno. Ma ovvio che lo hanno, cavolo sono Lauren Reed e Cameron Dallas.
Per il momento terrò la guardia molto alta ma farò in modo da non farmene accorgere.
Ad aumentare i miei dubbi e le mie mille paranoie fu un messaggio, sempre dal mio amico anonimo che mi scrisse :<< stai attenta, non ti fidare.>>
Inizialmente non capii a cosa si riferisse più tardi capii a loro due, ma come faceva a saperlo? Cercai in tutti i modi di capirlo, ma le sue uniche risposte furono tutte simili tra loro, come ad esempio "non giocare non il fuoco" oppure "non voglio che tu stia male, fidati di me", ma come è possibile fidarsi chi una persona di cui non sai l'identità. Sapevo pure io di dover stare attenta ma lui esagerava di molto.

Passarono tre settimane da quella giornata passata in loro compagnia e dall'ultimo messaggio dell'anonimo. Non capii per quale motivo non mi rispose più, non credo per il fatto che insistevo su Lauren e Cameron, o forse sì?
La situazione non sapevo se stesse peggiorando oppure migliorando, ero entrata a far parte della cerchia di amiche di Lauren, spesso mi ritrovavo con loro a ridere, a scherzare e a volte addirittura a pranzo. Mi piaceva come procedeva la situazione, anche se mi puzzava.
Tutti prima mi odiavano e adesso sembro un torero con il mano il famoso mantello rosso e tutte le persone che mi circondavano una mandria di tori.

Durante l'assemblea d'istituto ero seduta tranquillamente sulle gradinate della palestra con Grace e Lena, alle quali il fatto di passare del tempo " da sorelle" con Lauren puzzava un po'. Perché nessuno si fida? Okay che non lo faccio pure io, ma almeno una persona chiedo, una sola. Pure i miei genitori sono rimasti sorpresi, felici ma sorpresi.
Le assemblee erano sempre le stesse, ore lunghissime che non passavano mai. Solitamente per almeno un'ora si parlava di sport, gare sportive, partite di football, di basket e tutto ciò che rendeva famosa la scuola, a e dimenticavo erano importanti solo le squadre maschili, quelle femminili c'erano solo per creare qualcosa di equo. La cosa è ingiusta, tipo non si è mai sentito parlare della squadra di pallavolo di Lena che l'anno scorso ha vinto il campionato. Altri sport come il nuoto e la corsa campestre sono stati del tutto eliminati per dare più spazio a quelle più importanti. La cosa in fondo non mi toccava, ma a pensare che non avrei più nuotato come una volta mi si stringe lo stomaco. Sì, ero una nuotatrice ed anche molto brava che lo praticavo a livello agonistico. Mi allenavo 6 volte a settimana e 2 ore  al giorno. Non preoccupatevi, non starò qui a dirvi che il nuoto è lo sport più bello del mondo, in realtà è tutto il contrario: è ripetitivo, a volte noioso e soprattutto sei da solo. Sì, il nuoto è individuale, non hai sostituti, non puoi dire "non ce la faccio, fallo tu al posto mio", non hai scuse per niente: se succede qualcosa di spiacevole la responsabilità è solo tua. Mentre stai nuotando non puoi sentire nient'altro che il tuo respiro. Nessuno può incitarti, nessuno può dire se stai andando bene o no, devi saperlo da solo: si suppone che tu sappia, ogni minuto, ogni secondo, cosa stai facendo e se lo stai facendo nel modo giusto. Appena metti piede in una piscina, devi fidarti del tuo allenatore come ti fidi di te stesso. Lì il tuo allenatore è il tuo mentore, la tua squadra è la tua famiglia e l'acqua è la tua migliore amica. Nel momento stesso che metti piede in una piscina, i brutti voti a scuola, le discussioni con i tuoi amici o genitori, non esistono. Lo stress, la paura e la debolezza non possono entrare in acqua con te, devi essere più leggero che puoi, più veloce che puoi, più perfetto che puoi. Durante una gara, se fai qualcosa di sbagliato: un piccolo movimento, una virata sbagliata, una bracciata sbagliata, tutti i tuoi sforzi andranno in fumo, tutti i tuoi sogni, le tue aspettative, tutto ciò per cui hai lottato non saranno altro che vecchi ricordi. Ci alleniamo più di 365 volte all'anno perchè durante le vacanze, quando la maggior parte di voi va al mare o dorme fino all'ora di pranzo, noi ci alleniamo due volte al giorno e stiamo in acqua più di 4 ore.
Okay, mi manca il nuoto, si capisce? ahahah, quando ho cambiato città ho smesso, anche se non ne capisco il perché. Se mai un giorno in questa scuola si riformerà una squadra si può contare su di me, ma è solo un sogno, non succederà mai.
Nel momento in cui lo pensai, il preside prese il microfono annunciando che a partire dal mese di dicembre, quindi tra meno di due settimane, saranno riaperti parecchi gruppi come quello di arte e di fotografia e alcuni sport avranno più importanza come il nuoto e che se qualcuno volesse iscriversi basterà chiedere informazioni in segreteria che dirà i giorni dei provini. Si scusó una dozzina di volte per questo ritardo ma per me va bene lo stesso, sono più che elettrizzata e soprattutto carica.

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