CAPITOLO 42

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POV's Amanda

Caro diario,
Sono sempre io, Amanda, e come ogni giorno, sono qui a scriverti cos'è successo di bello o di brutto oggi. Sinceramente oggi, come tutte le giornate da quando sono tornata in Italia, è un giorno di merda. Ti starai chiedendo cos'è successo....bhe la risposta è Clara. sempre lei, la zoccoletta della scuola che mi tormentava e mi tormenta ancora. Oggi è venuta vicino a me mentre ero in classe ad ascoltare la mia musica e mi ha detto: "Povera illusa, credevi davvero che Hayes Grier ti amasse, *risata da papera* tanto si è già dimenticato di te" e poi è andata via seguita dalle sue due amichette troie sculettando come papere in calore. Quelle parole mi hanno fatto molto male perché in effetti Hayes non mi scrive più, Cameron e gli altri nemmeno e sicuramente si saranno completamente dimenticati di me, di Madison e di Francesca.

Forse per voi può sembrare strano che una ragazza a 17 anni abbia un diario, ma è l'unico modo che ho per sfogarmi, sono stata quasi tre mesi in punizione senza uscire e vedere nessuno e sinceramente ho imparato a non dire niente, di niente a nessuno, comprese le mie migliori amiche, che sento appena perché anche loro sono in punizione. È passato un anno da quando abbiamo lasciato Los Angeles, un anno che non vedo più quegli occhi di ghiaccio, un anno che non ho più gli abbracci dolci di Matthew, un anno che non sento più le barzellette squallide e le fantastiche risate dei ragazzi, un anno che non sento Alexis, chissà cosa staranno facendo ora.
Per il primo mese in cui ero in Italia ho continuato a fare video chiamate con Hayes e mandarci messaggi, ma poi magicamente è scomparso, niente più chiamate, niente più messaggi, niente, ho dovuto scoprire soltanto dopo un mese che mi aveva bloccato su tutti i social, il motivo? Non se n'è mai importato di me. Piango dalla mattina alla sera, mi manca, mi manca e non ci posso fare niente.
Guardo l'anello che ho al dito, me l'ha dato lui l'ultima volta che ci siamo visti. Ricordo che si era inginocchiato a terra e mi aveva chiesto di fidanzarci. In quel momento ero felice non volevo più lasciarlo, ma per colpa dei miei genitori ho dovuto. Da quel giorno li ho sempre odiati, hanno sempre cercato di farsi perdonare ma io non li perdonerò mai, di certo dopo quello che hanno fatto, li odierò per sempre.

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