"Voglio ballare con te"

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"Co-cosa?"
"Eddai Ben stavo scherzando, ahahaha ci sei cascato eh?"
"Ehm già, ci sono proprio cascato" mormorò sottovoce, nascondendo la delusione.

Ammette di essersi illuso per un secondo, ma Federico sembrava così sincero, può essere considerata come scusa questa?"

"Dai vieni"
"Dove andiamo?"
"A cercare tuoi simili"
"Cosa? Ma stai delirando?"
"Andiamo a guardare le stelle"

"La vedi? La costellazione di Pegaso. E lì Andromeda"
"Come la galassia?"
"Esattamente, prende il nome da lì"
"Figo"

Rimasero a vedere le stelle per molto tempo, parlando di queste ultime e di altro, comunque di poca importanza.

Solo verso le 23 decisero di tornare a casa e a mezzanotte e mezza Federico si trovava tra le calde coperte del suo letto.
Tra le braccia di Benjamin.

Una volta arrivati sulla soglia della propria casa il minore aveva infatti chiesto a Ben se volesse fermarsi da lui e all' iniziale rifiuto di Ben aveva cominciato a pregarlo, fin quando non aveva potuto far altro che accettare.

Una volta entrati si erano cambiati - ovviamente Federico aveva prestato un'enorme felpa a Benjamin - e, dopo una litigata su chi dovesse dormire sul divano, i due si erano ritrovati abbracciati sul letto, dato che Federico aveva freddo, nonostante il suo enorme e caldissimo pigiamone.

"Federico"
"Dimmi"
"È stato bello oggi, mi sono divertito molto. Ti ringrazio"
"Oh non devi ringraziare me Ben. E poi, anch'io mi sono divertito, non passava una giornata del genere da tanto tempo"

Non parlarono più, preferirono addormentarsi sprofondando tra le braccia di chi tenevano più al mondo.

Passò un altro mese.
Nella quale i due ragazzi non erano più solo amici, si notava che tra quei due qualcosa stava cambiando, e di quel qualcosa presto se ne sarebbero resi conto.
Erano fuori a cena, in un ristorante giapponese a gustare dell'ottimo sushi, la compagnia di Benjamin insieme a quella di Federico a ridere come matti.
Ovviamente i due ragazzi si trovavano vicini e, mentre bisticciavano su a chi andasse l'ultimo Tiger Roll, sorridevano come bimbi per quella fantastica sera che stavano passando uno in compagnia dell'altro.
Poichè, nonostante fossero lì al tavolo con altre persone, per loro due esistevano solo loro, per Benjamin esisteva solo Federico e il suo sorriso smagliante, e viceversa.

"Raga, spero non abbiate intenzione di andare a casa adesso, ho prenotato per tutti in discoteca!" aveva esclamato Isaac raggiante, mentre stringeva la mano della sua ragazza, Madison.
"Io domani dovrei lavorare, e in tutto questa settimana ho dormito solo 7 ore" si era lamentato Federico che, appena sentita la proposta di Isaac, si era accasciato sul corpo di Benjamin, mentre quest'ultimo appunto lo reggeva.
"Oh andiamo, non stiamo per molto" era intervenuto un altro ragazzo, Stefan, e "giusto qualche bicchiere, due balli in pista e si torna a casa"
Federico aveva a questo punto guardato Benjamin che, avvicinatosi al suo orecchio, aveva sussurrato "Se sei stanco, non sei obbligato"
"Tu ci vai?"
"Solo se vieni. Non voglio rimanere da solo a non far niente"
"Hai i tuoi amici"
"Si ma io voglio stare con te"

"Dai muovi quel culo e vieni a ballare" e no, non l'aveva detto in modo figurato.
"Te l'avevo detto che ero stanco Ben"
"Vuoi andare a casa?" aveva quindi chiesto Benjamin, che stava cominciando a preoccuparsi per Federico
"Mh no" e si era improvvisamente alzato dal divanetto

"Prima voglio ballare con te"

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