Capitolo 4

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Mi sveglio sentendo qualcosa di freddo e umido sul collo. Spalanco gli occhi e mi ritrovo gli occhi glaciali di Marcus che mi guardano divertiti. "Cosa ci fai qui?!" "Questa domanda dovrei fartela io visto che sei sul mio letto." Sono sul suo letto?! Ma certo! Ieri ero in una stanza rossa, dev'essere la sua stanza. "Allora hai cambiato idea?" "No. Non cambierò mai idea." "Peggio per te. Allora nel mio bagno c'è una cesta di vestiti sporchi, dovrai lavarli e stirarli. Dopo che avrai finito dovrai servire il cibo solo a me nella sala da pranzo. Per il momento solo questo. Ma ti consiglio di sbrigarti anche perché sono le 11:35 e noi pranziamo alle 13 quindi buon lavoro." Dice alzandosi e si dirige alla porta. "Ah un'altra cosa. La lavanderia è in questo corridoio la terza porta a destra, per la sala da pranzo ti farò accompagnare da qualcuno. Buon lavoro, mia bella." Cosa ho fatto di male... Prendo i suoi panni sporchi e seguo le indicazioni ed entro in una lavanderia. Wow è enorme. Vabbé, meglio iniziare.

Dopo poche ore finisco di stirare l'ultima camicia e come un orologio svizzero un ragazzo o meglio un Vampiro apre la porta. "Lei è Isabelle?" Annuisco. "Il signorino Fang mi ha mandato qui a chiamarla e farle vedere cose deve fare." Va di cognome Fang? Davvero buffo e anche appropriato come cognome visto che sono Vampiri. "Va bene."

Scendiamo da una grande scala e arriviamo in cucina. Si ferma e mi da un vassoio con sopra una caraffa e un bicchiere. "Questo è tutto quello che dovete portare al signorino." Non è un problema infondo glielo devo soltanto portare e poi farà da solo. Porto il vassoio e subito tutti gli occhi si posano su di me. Faccio finta di niente e poggio il vassoio e lui mi guarda. "Devi servirmelo." "Non lo puoi fare da solo?" "No. Sei la mia schiavetta ti ricordo, quindi forza servi." Dea trattienimi dallo strozzarlo. Faccio un sorriso falsissimo, prendo la caraffa, verso il contenuto nel bicchiere e mi sale un conato di vomito, ma lo rimando giù. Lui sorride vedendo la mia faccia e dopo guarda la donna che è seduta al tavolino con lui. "Madre. Questa è la mia nuova serva. Si chiama Isabelle. Isabelle questa è mia madre Carmen." Faccio un leggero inchino e lei mi guarda storto. "Marcus caro, non credo che sia una buona serva . Possiamo darti una serva meglio di questa... questa..." Dice la madre. "Non ne ho bisogno. Lei è perfetta." Dice guardandomi ma io evito il suo sguardo. Marcus beve dal bicchiere il sangue e lo rimette vicino alla brocca, mi guarda e si lecca le labbra. Un brivido mi passa per la schiena. Lui sembra accorgersene e fa segno di versare altro sangue nel bicchiere e io faccio come mi indica.

Dopo che hanno finito di pranzare Marcus mi ha detto di seguirlo nella sua stanza ed ora sto entrando. "Allora preparami la vasca che ho bisogno di un bagno caldo. Io intanto aspetterò qui." Faccio come dice e faccio diventare l'acqua bollente, così ci facciamo due risate. "La vasca è pronta." Dico alzando lo sguardo e lo vedo in accappatoio. Mi passa davanti e mi fa segno di seguirlo, lo seguo e quando si toglie l'accappatoio io guardo a terra. Di sicuro non voglio bloccarmi la digestione guardando quel coso. Lui s'immerge ma non dice niente e alzo lo sguardo. Lui mi guarda e sorride. "Pensavi che facendo l'acqua bollente mi sarei scottato? Povera illusa. Noi non sentiamo né caldo e né freddo, l'unica cosa che sentiamo è il fuoco ma l'acqua calda non ci tocca minimamente." Maledizione! Ed io che volevo farlo scottare. "Sei molto birichina, mia bella. Mi piace." Dice sorridendo e facendo vedere i denti appuntiti. "Ora, prendi quella sedia e siediti vicino a me." "Cosa? Io..." Dico sentendo le guance avvampare. Lui ride. "Tranquilla, non si vede niente se è quello che ti crea problemi, c'è troppa schiuma." Prendo una sedia che si trova nel suo bagno e sinceramente non ho idea cosa centra lì ma vabbé. Mi siedo e lui prende la mia mano e la mette sopra la testa. Che diamine vuole fare? "Massaggiami la testa, mia bella." "Sei un cane? Perché dovrei farlo?" "Perché sei la mia schiava e poi mi rilassa anche perché sono nervoso." Inizio a massaggiare la sua testa e devo dire che i suoi capelli sono incredibilmente morbidi. Ma che sto dicendo?! "Perché sei nervoso?" Chiedo guardandolo in faccia. "Per quello che ha detto mia madre su di te. Non devono osare a offenderti o a fare altro." "Evidentemente vuole per suo figlio una schiava più alla sua altezza." "Tu sei alla mia altezza, anche se non mi vuoi accettare per il momento." Dice chiudendo gli occhi. Non so. Anche se è arrogante sembra così triste... Ma che sto dicendo?! Devo smetterla di dire queste cose!

Angolo Autrice

Ehilà! Che ne pensate del capitolo? Cosa ne pensate di Marcus? Comunque ho una notizia da darvi. Visti i vostri commenti del fatto che aggiornare una volta alla settimana sia poco, ho deciso di aggiornare due volte alla settimana. Quindi aggiornerò ogni MERCOLEDÌ e ogni SABATO. Spero la notizia vi piaccia. Infondo era il minimo per voi che ogni giorno votate e leggete le mie storie e per questo vi dico grazie.❤

Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina 🌟e un commento!❤😘

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