Capitolo 6

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( Figlio mio adorato, buon compleanno ! Non sai quante volte avrei voluto avere il coraggio di dirti in faccia queste cose; ma purtroppo sono troppo vigliacco per farlo .Tu in tutto questo  periodo ti sei sempre rifiutato di ascoltare le motivazioni che mi hanno portato a ridurmi in quello stato per la morte di Francesco; ma la colpa non è tua sono io l'adulto ed io dovevo affrontare la situazione e obbligarti ad ascoltarmi perché penso sia giunta l'ora di raccontarti tutto .
Devi sapere che io e tua madre non abbiamo avuto un matrimonio combinato come era consuetudine fare ai nostri tempi; no noi ci siamo sposati per amore.
Un'amore che era talmente forte da superare molti ostacoli che si presentavano sul nostro cammino..

Ci siamo conosciuti molti anni fa durante uno dei miei viaggi di lavoro, lei era la figlia di un ricco proprietario terriero ed io un ragazzo che si stava creando un futuro,  proprio come stai provando a fare tu. Solo che io ad aiutarmi avevo il mio nome simbolo di serietà invece per te mi rendo conto che il nome oramai è diventato solo un' ostacolo; il mio comportamento riprovevole ha macchiato la nostra famiglia per sempre e di questo non mi potrò mai perdonare.

Non ti biasimo per il tuo odio nei miei confronti ne hai tutte le ragioni, ma ti scrivo la verità di ciò che è avvenuto in modo che tu quando ti sentirai pronto a leggerla saprai di averla a portata di mano e potrai farlo, non t nego che questo per me è anche un modo per evitare di scorgere nel tuo sguardo il disprezzo che proverai nei miei confronti quando capirai che la colpa della morte di Francesco è solo mia..
Si perché come ti dicevo tua madre era figlia di un uomo molto importante e quando l'ho incontrata era già promessa ad un'altro uomo.
Ma io essendo il testardo che sono non potevo accettare di non avere al mio fianco una creatura così perfetta e quindi feci di tutto per averla ..
Eh alla fine riuscii a farla capitolare, dopo mesi di corteggiamento scelse me invece che l'uomo che le era stato affiancato dal padre.
A quel  punto ; mi presentai da tuo nonno e armato di un cospicuo patrimonio e di un nome come il mio riuscii a convincerlo ad annullare gli accordi presi con quell'altra famiglia e a darmi il benestare per poter sposare tua madre.
  Eravamo tutti contenti , io e tua madre ci amavamo alla follia tuo nonno era soddisfatto di aver concluso un più che fruttuoso affare e tutto non poteva che andare per il meglio.
Solo di una cosa non avevo tenuto conto, non che al tempo m'importasse dei sentimenti altrui; ma col senno di poi mi rendo conto che l'arroganza è sempre stato uno dei miei lati peggiori.
Non mi ero minimamente preoccupato della reazione dell' ex promesso sposo di tua madre, d'altronde come potevo aspettarmi che si arrendesse così presto alla perdita di una donna come la mia; io stesso non mi capacito ancora della fortuna che ho avuto ad incontrarla.
Tornando a noi quel vile una sera attese che tua madre tornasse dalla sua solita passeggiata a cavallo; e una volta scesa da cavallo le portò via l'unica cosa che una donna custodisce tutta la vita per poterla donare all'uomo della sua vita. Lei non poteva più essere sua per sempre e allora lo sarebbe stata per primo di modo che se lo fosse ricordato  per il resto dei suoi giorni.
Si hai capito bene tutto questo accadde un mese prima che io e tua madre ci sposassimo quindi lascio a te le conclusioni del caso.
Francesco oggettivamente non era mio figlio, anche se per me neanche per un momento non lo è stato.
L'ho sempre amato più di me stesso, mai l'ho guardato diversamente da come guardavo te o Marianna.  Anzi  solo ora mi rendo conto che forse ero talmente preso a non far pesare a lui che fosse diverso da voi, che ho trascurato te e tua sorella. .comunque veniamo a noi ; come ti dicevo per me non ha mai fatto differenza che Francesco non fosse mio figlio biologico e per lo stesso motivo non vedevo alcun motivo per la quale raccontargli la verità..
Però tua madre non era dello stesso avviso è un giorno stavamo discutendo proprio di questo quando Francesco rientrando ha sentito e non mi ha lasciato il tempo di spiegare..

2 anni e mezzo prima:
Inizio flashback
"Io penso che sia giunta l'ora che sia Francesco sia gli altri sappiano cosa è successo hanno diritto ad conoscere  la verità anche se dolorosa ".
Disse Maria a Giovanni  quella mattina; era una discussione che andava avanti ormai da tempo ma non riuscivano a mettersi d'accordo.
Una voleva informare i figli su quello che le era accaduto in passato, l'altro non voleva sia per proteggerli da una verità dolorosa sia per paura di essere guardato in maniera diversa da Francesco ..
"Ma perché insisti,  io non ne vedo proprio l'utilità,  sconvolgeresti tutti per una cosa che non ha nessuna importanza adesso, a che pro dovremmo farlo?"
"Insisto perché non voglio che un giorno mi rinfaccino di non essere stata sincera con loro, cosa credi quella a cui fa più male parlare di questa cosa penso che sia la sottoscritta.
Solo il dover ricordare quella sera mi uccide dentro, ma anche se è stato il giorno più brutto della mia vita ci ha comunque lasciato un regalo ed io non voglio rovinarlo con l'ipocrisia voglio che lui sappia di essere amato incondizionatamente nonostante tutto.. e voglio che lo sappia da noi con il dovuto tatto e le dovute spiegazioni  non da qualcun'altro!!"  Disse Maria agitata , erano giorni che aveva questa discussione con Giovanni ma lui non voleva saperne di darle retta. Capiva che fosse spaventato dalla reazione di Francesco magari aveva paura di essere rifiutato,  Ma se loro gli avessero spiegato come erano andate le cose,  sicuramente avrebbe capito, perlomeno se lo augurava! E oggi la discussione era più accesa del solito perché Maria non aveva intenzione di mollare..
"Ma spiegami una cosa chi andrebbe mai a riferirgli una cosa del genere se le persone che ne sono a conoscenza si possono contare sulle dita di una mano? E sono tutte persone fidate. Poi è mio figlio e perciò la discussione è chiusa  decido io per lui" Rispose Giovanni  ancora  più infervorato! Nel trambusto i due non si accorsero che in quel momento Francesco era entrato in casa e continuarono la loro lite ignari che potesse sentirli..
" Sai che mi fa male ricordatelo ma purtroppo non è così"  disse Maria con le lacrime agli occhi questa situazione la esasperava però era arrivata ad un punto che purtroppo si sentiva sporca aveva bisogno di essere sincera perlomeno coi figli. Quando accadde il fatto organizzarono il matrimonio in fretta e furia per non destare sospetti e alle persone dissero che Francesco era nato prematuro, non volevano si venisse a sapere cosa realmente era successo anche perchè del reale padre del bambino  da quella sera non si seppe più nulla era sparito e Maria non aveva neanche perso tempo a farsi domande preferiva non sapere; qualsiasi fine avesse fatto se la meritava l'aveva privata della gioia di donarsi per la prima volta all'uomo che amava e questo l'aveva distrutta dentro per molto tempo si sentì sporca, era arrivata addirittura a pensare di rinchiudersi in un convento perché si sentiva in colpa nei confronti di Giovanni le sembrava di aver fatto lei un torto a lui,  ma poi scoprì di essere incinta e allora Giovanni la convinse a sposarsi promettendo di amare il bambino come suo .. è così era stato mai l'aveva visto guardare il bambino in maniera diversa, lo amava incondizionatamente e per questo voleva che fosse svelata la verità per non rovinare un domani il loro rapporto.
"Va bene Francesco non è mio figlio!..." Disse Giovanni urlando in preda all'ira e prima che potesse finire la frase sentì una voce che lo fece raggelare  "come sarebbe a dire che io non sono tuo figlio?"  aveva sentito tutto e Giovanni rimase ammutolito, nel suo sguardo vedeva solo disprezzo quindi provò a rispondere il più cautamente possibile"ascolta Francesco siediti un attimo.."
" Rispondi alla mia domanda ! Cosa vuol dire che io non sono tuo figlio!!" Urlò con voce spezzata si sentiva l'emozione dal tremolio delle parole "Amore ascolta, forse è meglio che ti siedi.." intervenne Maria dolcemente
"Io non faccio proprio nulla, non sono un bambino ditemi subito cos'è questa storia.."
"Cerca di calmarti figliolo, ascolta tua madre, dobbiamo parlarti di una cosa ma è meglio se ti siedi"
A quel punto Francesco si  sedette, ma si vedeva lontano un chilometro che sarebbe voluto essere lontano anni luce da quella situazione, ancora sperava di aver capito male..ma in cuor suo sapeva che qualsiasi cosa gli avrebbero detto la sua vita non sarebbe stata più la stessa..
"Non ci girerò intorno , meriti più chiarezza possibile, quello che hai sentito è vero quello che credevi tuo padre in realtà non lo è, non biologicamente perlomeno, ma questo non cambia nulla! Volevo dirti queste cose tanto tempo fa ma non mi sembrava mai il momento giusto." "Ma che stai dicendo è uno scherso vero?" Domandò implorante ma lo sguardo triste dei genitori gli fece comprendere che era tutto vero ciò che fino ad allora aveva creduto essere suo padre in realtà non era nulla per lui..allora preso dalla rabbia domandò nuovamente
"Insomma mi avete raccontato un mucchio di bugie ! Poi se lui non è il mio vero padre allora dove sarebbe questo fantomatico uomo?"
"Quell'essere non è neanche degno di essere chiamato così ! È un animale che ha fatto la fine che si meritava  una bestia come lui! " 
"In che senso ha fatto la fine che meritava?"domandò Francesco
"Che sicuramente non potrà andare in giro a vantarsi di quello che ha fatto a tua madre! Questo vuol dire! Non si doveva mettere contro Giovanni Fontana "
"Giovanni basta! Così lo spaventi! ...Francesco il tuo vero padre si chiamava Alberto Dettori.. ." Maria raccontò a grandi linee ciò che accadde quella notte , ogni tanto si prendeva una pausa per non farsi sopraffare dalle emozioni voleva mostrarsi lucida e forte per il figlio; ma più andava avanti più vedeva incupirsi e questo la preoccupava molto..finito di raccontare tutto ci fù un momento di silenzio...Francesco aveva un'espressione glaciale in volto quando si decise a parlare" Fatemi capire bene, tu hai rubato la fidanzata
ad un' altro uomo convinto che questo l'avrebbe lasciata andare senza batter ciglio.. e  lui diciamo per vendetta ha violentato la mamma e da tutto questo schifo sono nato io, proprio una benedizione del cielo sono stato per voi non c'è che dire.."
"Non è così amore tu sei l'unica cosa bella di tutto quello che ti ho raccontato, quando ho saputo di aspettare te ho avuto la forza di tornare a vivere..perchèdopo ciò che mi aveva fatto Alberto io non volevo più vivere!"
"E questo dovrebbe farmi sentire meglio? Sono un'abominio vivente, mio padre biologico era un mostro! E l'altro sicuramente non è da meno!" Disse voltandosi verso Giovanni che non aveva il coraggio di proferire parola  il suo peggiore incubo si stava avverando Francesco lo stava rifiutando..." Ma che dici! Tuo padre ti vuole bene! Le sue azioni sono sempre state dettate solo dall'amore!"
" Ma quale amore! Lui si è fatto prendere come al solito dalla sua mania di grandezza! Ti voleva per lui e non ha guardato in faccia a niente e nessuno per averti, non ha avuto mai rispetto degli altri conta solo ciò che vuole lui è solo ora mi rendo conto di che persona egoista sia! Sai che ti dico hai detto bene prima io non sono tuo figlio! E ringrazio Dio di non esserlo detto questo d'ora in poi potete evitare di continuare a fingere di interessarvi a me toglierò il disturbo e me ne andrò per la mia  strada..." urlò tutto questo d'un fiato e non lascio il tempo ai genitori di replicare uscendo di casa e sbattendo la porta alle sue spalle..
Fine flashback

Dopo quella sfuriata tuo fratello non tornò a casa per giorni, tua madre era completamente a pezzi ed io, be io mi sentivo veramente un essere ignobile Francesco aveva ragione ero una persona egoista ed ho pendato solo a ciò che volevo io, del resto poco mi importava. Al terzo giorno tuo fratello tornò a casa e senza fare a nessuno il tempo di fare domande disse che avrebbe preparato i bagagli perché si era arruolato nell'esercito per andare a combattere al fronte ; voleva dare un senso alla sua esistenza prova di significato, così disse ed io ancora ferito per le sue parole non feci nulla per trattenerlo.  Ancora una volta mi ero fatto prendere dell'orgoglio per essere stato rifiutato da quello che avevo cresciuto sempre come un figlio e invece di capire come si sentisse lui in quel momento e convincerlo a restare gli dissi che se voleva quello era libero di fare come credeva visto che aveva chiaramente ribadito la mia assenza di autorità nei suoi confronti. Partì il giorno seguente e io non lo vidi più,  ora che dai tutto credo tu capisca perché ti dico che la colpa della sua morte è solo mia . Se io avessi fatto qualunque cosa per trattenerlo con noi invece di farmi prendere dell'orgoglio lui sarebbe ancora con noi , invece non l'ho fatto ed il rimorso mi rimarrà per quanto avrò vita. Ma una cosa è certa e questo voglio sia chiaro io ho sempre amato tuo fratello come fosse mio figlio e mi auguro tu un giorno possa perdonarmi, perché ho già perso un figlio per il mio orgoglio e non volevo perdere anche te per non avere il coraggio di dirti la verità...ora Sai tutto a te  la scelta figliolo io ti capirò in entrambi i casi e ti amerò comunque...ti voglio bene tuo padre)

Pov Andrea: ero senza parole , Francesco non era figlio di mio padre, era partito perché troppo sconvolto dalla notizia e lui per il suo cazzo di orgoglio non lo aveva fermato.. poi è morto e non c'è stato tempo per nessuno di rimediare ai propri errori ; ora capivo tutto capivo il senso di colpa di mio padre, il suo bere per dimenticare e la decisione improvvisa di Francesco che neanche a me aveva voluto dare spiegazioni. Leggevo e rileggevo quella lettera e non sapevo veramente che pensare, Grazia mi guardava con uno sguardo triste, aveva letto tutto e sicuramente anche lei era confusa ma sopratutto stava aspettando di vedere la mia reazione...
Ed io la guardavo spaesato aspettando che lei mi dicesse qualcosa, che mi indicasse il modo giusto di reagire a questa notizia ma lei fece l'unica cosa che forse mi serviva in quel momento;  meglio di mille parole. Mi abbraccio forte e mi disse: "Mi dispiace tanto amore! " ed io a quelle parole non riuscii più a trattenermi e piansi , ormai stava diventando un abitudine ma tutte quelle emozioni stavano destabilizzando il mio essere. Piansi per Francesco e per la sua sfortuna, perché di questo si era trattato un caso sfortunato di eventi di cui lui era stato l'unica vittima.
Non era colpa di nessuno neanche di mio padre, anche se mi duoleva ammetterlo ora lo capivo, avevo compreso il perché dei suoi sensi di colpa, dei suoi comportamenti  e non lo biasimavo anzi provavo un po' di pena per lui perché era tutto normale per un genitore. Sentirsi impotente di fronte alla morte di un figlio, perché ogni genitore si sente in dovere di proteggerci e quando non ci riesce si si colpevolizza per non esserci riuscito... e lui a maggior ragione perché per orgoglio l'aveva lasciato andare.. quella sera cambiò tante cose ed io riuscii solo a starmene abbracciato alla mia fidanzata e a pensare che nonostante non lo fossero biologicamente Francesco è mio padre erano più simili di quello che pensavano entrambi si erano fatti guidare dell'orgoglio ed entrambi avevano sbagliato, io potevo solo cercare di imparare dai loro errori e cercare di fare meglio prendere la vita un in po'meno d'istinto e mi promise di provarci...anche se conoscendomi non sarebbe stato facile noi Fontana siamo testardi sino al midollo!!

Angolo autrice: buona sera a tutti scusate per l'enorme ritardo ma questo capitolo era veramente molto difficile da scrivere mi auguro di aver chiarito un po' di dubbi sul comportamento di molti personaggi.
Francesco non era figlio di Giovanni ma a quanto pare il sangue non è tutto visto che somigliava al padre più di quanto pensasse, ora che succederà?  Aspetto con ansia un vostro commento vorrei sapere cosa pensate dell'evolversi della storia a presto😘😘😘

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