C a p i t o l o O t t o - Scontri Amichevoli

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Se qualcuno nota degli errori grammaticali nella storia, avvertitemi tramite messaggio privato!Essi verranno aggiustati
e revisionati a dovere!

~♥~



Essendo un varco temporale mi aspettavo di entrare in un turbolento vortice di colori, o di cadere in un vasto e profondissimo abisso dalla fine inesistente.
E invece per mia grande fortuna mi ritrovai sdraiata nel corridoio davanti alla porta della sala degli insegnanti inerte e con la mente abbastanza lucida da capire cos'era appena accaduto pochi minuti fa.

' E adesso? La normalità che conosco sarà stravolta per sempre da un semplice patto?'

Con le mani stropicciai gli occhi per aiutarmi a risvegliare dal mio piccolo pisolino, e con un sospiro cercai di spostarmi dalla mia posizione con scarso risultato.

Respiravo affannosamente e il corpo che tentavo di alzare dal pavimento era pesante come un macigno.
Ero debole, priva di energia e di forze.

Anche se il viaggio all'interno della porta era stato breve e sicuro, sembrava invece che il percorso fosse stata tutt'altra cosa.
Forse per attraversare il varco una parte di me avrà dovuto spendere delle energie per completare il percorso e raggiungere la destinazione prestabilita.

Bene, avevo aggiunto altre domande alla lista della mia curiosità per Gold.
Ma sapevo che le risposte sarebbero state lasciate in sospeso dalle sue irritanti battute, come altre mie curiosità verso il mistero che lo avvolge. Lui, i sogni...e forse anche la fontana.

Aiutandomi con i gomiti mi piegai con fatica il busto per mettermi seduta sul pavimento. Perlustrai il corridoio in cerca di soccorso, finchè due figure non svoltarono l'angolo per camminare nella mia direzione, inconsapevoli della mia presenza.

Due ragazzi della stessa statura a scambiarsi tra di loro delle conversazioni amichevoli.

«Certo che questa scuola è proprio un labirinto! E guarda che non è colpa mia se ho sbagliato direzione! D'altronde noi siamo i nuovi pivellini della scuola, Jeremy. La nostra è una buona giustificazione.»
Disse lo studente con indosso la visiera al contrario sui propri castani e ribelli capelli.

Indossava una maglietta color carbone e una giacchetta rossa a scacchi.
Esprimeva un carattere energetico da tutti i pori , e le sue mani erano poste all'interno delle tasche dei suoi jeans mostrandosi svogliatamente altezzoso e irritato.

«Alex, non ho alcun dubbio che loro possano approvare senza alcun problema il nostro ritardo. Ma quale giustificazione potremmo mai avere nell'entrare per sbaglio nel bagno delle... r-ragazze?»
Rispose l'altro imbarazzato mentre si abbassava il cappuccio col carbone sul suo viso, nascondendo i ciuffi rossi dei suoi capelli e il rossore scarlatto delle sue guance.

«Non riprendiamo questo discorso, per favore! È stato solo...Uno..U-Uno...Sbaglio! Ecco qual'è la giustificazione!»
Esclamò lo studente di nome Alex arrossendo violentemente in volto.

«Ma la ragazza ti ha visto entrare e ti ha dato di fronte a tutte le altre una sberla! Ci daranno la sospensione!»
Esclamò Jeremy mentre Alex continuava a massaggiarsi la guancia indolenzita mandandogli delle occhiatacce fulminanti.

«*Bro', datti una calmata. Non ti devi assolutamente preoccupare. Non credo che al nostro primo giorno di scuola ci possano sospendere per una simile e inconveniente sciocchezza. Adesso non dobbiamo fare altro che invertarci una scusa e-!»

«E? Alex cosa stai guar-!»

I ragazzi all'improvviso notarono finalmente la mia figura seduta a terra che ascoltava in silenzio con simile imbarazzo la loro bravata.

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