Capitolo 3

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A fine serata Harry mi lasciò un caldo bacio sulla fronte,come un padre che da il bacio della buonanotte ai suoi bambini.
Era stata una serata bellissima. Harry non aveva neanche nominato Ashley e continuava a posare le mani sul mio corpo, provocandomi così un sacco di scosse. Vorrei che lui mi toccasse in un modo dolce e sensuale,Dio quanto mi piacerebbe...
<<Piccolo,credo che sia arrivata l'ora di andare a casa...>> sussurrò lui,mentre ero seduto sulle sue gambe,con la testa sul suo petto.
<<Ti prego,resta qui per stasera... sono da solo>> sussurrai e alzai lo sguardo,fissandolo intensamente negli occhi,cercando di convincerlo in qualche modo.
<<Louis... dai,torno domani>> disse,passandosi le mani sugli occhi.
Sbuffai appena e mi alzai dalle sue gambe,gettandomi poi sul divano.
<<Ti voglio bene,a domani>> disse sorridendo e mi baciò la guancia,uscendo poi di casa e andando via. Mh,quanto mi mancava di già...
La notte la passai lí,sul divano,stringendo il cuscino su cui si era appoggiato Harry,che sapeva ancora di lui. Sapeva di quel suo buon profumo con cui avrei voluto vivere.
Ma tralasciando questo,la mattina dopo Harry non mi mando nulla. Neanche un solo messaggio. Di solito non gli scrivevo mai io per primo. Era sempre lui a darmi il buongiorno.
Proprio mentre mi stavo vestendo,sentí il mio cellulare vibrare.
Era un messaggio di Harry
"Giorno honey"
Sorrisi vedendo il messaggio ma decisi che non era ancora il momento di rispondergli. Non volevo fargli capire che aspettavo solo quello, ma si, era proprio così.
Non appena finí di vestirmi e di sistemarmi i capelli, uscì di casa, camminando verso il bar in cui ormai lavoravo da tempo. A volte l'unica cosa che volevo fare era licenziarmi. Se non fosse che Harry lavorava con me.
Insomma, io servivo ai tavoli mentre lui era dietro il bancone, quindi riuscivamo a parlare poco.
Entrai nel bar e salutai velocemente il capo,che era occupato a scrivere qualcosa sulla sua agenda.
Andai nel retro del bar,per sistemare le mie cose.
"Hey Lou" sentí alle mie spalle. Quella fottuta voce mi infastidiva da morire, cristo.
Mi girai e guardai Alex, uno degli uomini che lavorava lì.
Ogni volta mi tormentava, chiedendomi in continuazione un appuntamento. E no, non era innamorato di me o cazzate varie. Voleva solo sesso.
Eh no tesoro, non è il tuo cazzo quello che voglio.
"Ciao Alex" dissi,guardandolo e infilandomi velocemente il grembiule bianco
"Sai,ti dona quel grembiule..." mi sorrise appena, mentre poggiava la sua grande mano sul mio fianco.
Oh giusto, ho dimenticato un piccolo particolare, ha 50 anni.
Davvero gli si alza ancora il cazzo a quell'età?
"Va a lavorare" sbuffai e tolsi la sua mano, ma lui la fece subito andare sul colletto della mia camicia, prendendolo con un pugno e tirandomi al suo petto.
"sei ancora più bello visto da qui" mi disse, ridacchiando.
Sentivo il suo alito cattivo sul mio viso.
Mi allontanai velocemente e tornai al bancone, avvicinandomi al mio capo per essere sicuro che Alex non tornasse da me.
"Uhm... hai bisogno di qualcosa?" mi disse,alzando un sopracciglio.
"ehm... si, credo sia ora di aprire il bar" lo guardai, anche se in realtà mancavano 10 minuti.
"prendi le chiavi dal mio giubbotto ed apri tu" disse semplicemente, mentre io guardai la porta,dalla quale era appena entrato Harry.
"Hazza!" sorrisi e corsi verso di lui,gettandomi fra le sue braccia.
"Hey piccolo... perché non hai risposto al buongiorno?" mi chiese, stringendomi forte.
Cazzo, il buongiorno.
"Scusami, andavo di fretta" dissi semplicemente, mettendomi sulle punte e lasciandogli un bacio all'angolo della bocca.
Lui non si mosse, anzi... mi prese dai fianchi, lasciandomi un bacio nello stesso punto e cazzo, ho avuto i brividi ovunque.
Sorrisi guardandolo e presi le chiavi dal giubbotto del mio capo, aprendo velocemente il bar. Mi misi appoggiato al bancone, aspettando intanto i clienti.
Dopo poco sentì due braccia cingermi i fianchi da dietro e stavo per girarmi a dare uno schiaffo ad Alex. Ma quando mi girai notai che non era Alex...
"Harry, mi spaventi così..." mugolai, poggiando le mani sul suo petto.
"Oh, mi dispiace principessa" rotea gli occhi ridendo.
Ridacchiai e gli diedi un pugno sul petto, notando poi che i clienti iniziavano ad entrare.
"Va a lavorare, scansafatiche" sussurrai al suo orecchio ridendo.
"te lo faccio vedere io lo scansafatiche" disse ridacchiando e andò velocemente dietro al bancone, mentre io iniziavo a prendere le ordinazioni ai tavoli. La giornata passò in fretta. Io ed Harry ci scambiavano sguardi buffi durante il lavoro e la cosa era diventata abbastanza imbarazzante.
Andai nel retro, portando Harry con me.
"Vieni a casa?  Voglio farti rivedere Ashley" disse lui sorridendo e il sorriso sparì dal mio volto.
"vedi...ecco..." dissi balbettando e guardandolo negli occhi.
"non accetto un no come risposta,cambiati e andiamo" ridacchiò, puntandomi il dito contro.
Annuí lentamente e mi morsi il labbro.
Bhe, almeno le avrei fatto capire chi è che comanda.
Iniziai a spogliarmi, rimanendo in mutande... erano semplicemente degli slip bianchi, che lasciavano il sedere abbastanza scoperto e mi piacevano un sacco. Bhe, forse questa era la mia occasione. Mi girai, dando le spalle ad Harry, in modo che lui potesse guardare il mio sedere.
E per una volta, il mio piano andò buon fine
"Cazzo, non me lo ricordavo così grande..." disse e io ridacchiai.
"Senza queste è anche più bello. Amo il mio sedere" dissi e ridacchiai nuovamente,toccandomi gli slip.
" Bhe, come puoi non amarlo?" disse ridendo.
Ridacchiai e presi poi i vestiti puliti dal mio armadietto.
"oh Louis..."
mi girai di scatto e guardai Alex,che si era messo accanto ad Harry.
"cristo Alex, non vedi che mi sto cambiando? Esci!" sbuffai, mentre Harry alzò un sopracciglio
"Louis, siamo tutti maschi!" mi disse, roteando gli occhi. Bhe, ovviamente a Harry non dissi nulla di Alex, perché altrimenti si sarebbe arrabbiato ed anche se amo la gelosia di Harry, non era quello il momento.
Iniziai a vestirmi, sentendo gli occhi desiderosi di Alex, puntati sul mio corpo, o meglio, sul mio sedere.
Quando cazzo mi lascerà in pace?
Mi infilai i miei skinny neri e una felpa bianca,grande.
"Andiamo" disse Harry sorridendo e diede una pacca sulla spalla ad Alex, mentre io mi allontanavo velocemente.
Ma niente, Alex mi prese dal braccio e mi tirò a se, mettendo una mano alla base della mia schiena.
"Non mi saluti Lou?" disse ridacchiando e mi baciò la guancia, in un punto quasi vicino alle labbra.
"ciao Alex" dissi, staccandomi poi e portando Harry fuori dal bar, pulendomi la guancia.
"ma che hai contro di lui?" Mi disse Harry, guardandomi male.
"È un uomo così gentile" disse,alzando le spalle.
Si, tanto gentile quanto maniaco.
"nulla Harry, sono solo un po' nervoso" dissi, sorridendogli appena.
Lui sembro crederci, ma non credo che fosse poi così tanto convinto, data l'espressione che aveva fatto.
Gli avrei raccontato tutto un giorno, ma quel giorno non è oggi.
Ora volevo solo godermi Harry e far vedere alla sua fidanzata di cosa sono capace.

/spazio autore/
Salve! Scusate l'attesa, ma spero che il capitolo via sia piaciuto comunque.
Scusate eventuali errori, ma non mi andava di rileggerlo
Byeee❣️

Il mio finto etero||Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora