Capitolo 12

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Il cielo, che era sereno, mutò e diventò nuvoloso. Ma nessuno dei due giovani se ne accorse, troppo concentrati nell'osservarsi intensamente. Possibile che fosse stata solo una coincidenza? Prima non c'era nemmeno una nuvola e, invece, secondi dopo, il cielo ne era ricoperto? Era forse un segno del destino?

Erano a pochi centrimetri di distanza, stavano per baciarsi davvero, ma Federico aveva alzato lo sguardo in un punto indefinito dietro di Benjamin, rovinando quello che sarebbe stato il loro primo bacio. Sarebbe successo davvero? Nessuno poteva saperlo, neanche Benjamin lo sapeva, era più confuso che mai in quel momento. Se ci fosse stato quel bacio probabilmente il moro avrebbe dovuto confessargli di essere gay. Non sapeva nemmeno se dirglielo o no, aveva paura. Non sapeva esattamente di cosa, ma aveva paura. Forse della sua reazione. Forse del fatto che avrebbe potuto rovinare il loro rapporto. Nessuno dei due però, era a conoscenza del fatto che ci fosse dell'altro.
Il cuore di entrambi smise di battere nel momento stesso in cui i loro occhi entrarono in contatto, brividi lungo la spina dorsale, lungo tutto il corpo; non avevano idea di cosa potessero significare tutte quelle sensazioni. Ma una cosa era certa, non si provano certe sensazioni per un amico.

Benjamin si girò per vedere cosa stessa guardando il suo amico, o meglio chi stesse guardando.

Non ebbe nemmeno il tempo di rigirarsi verso Federico che, quest'ultimo, lo prese per mano, facendolo alzare da terra di scatto.

La ragazza che il moro aveva visto, si avvicinò a loro con passo spedito, Benjamin non aveva idea di chi fosse nè il perchè avesse fatto allarmare tanto il biondo.

"Guarda chi abbiamo qui. Federico!"
La ragazza si era ormai posizionata di fronte ai due, tenendo le braccia appoggiate ai fianchi, quasi in segno di sfida.

"Che cosa vuoi, Caroline."
Il più piccolo serrò la mascella e strinse i pugni, al che Benjamin, ancora più confuso, si chiese il perchè della reazione del biondo.
"È così che si tratta la tua ragazza? Wow sei proprio un gentiluomo..."
I due sembravano ignorare la presenza di Benjamin, che non ci fece neanche particolarmente caso, essendoci abituato.
"Punto primo, ex ragazza. Punto secondo, sei stata tu a lasciarmi. Punto terzo, non è che tu sia stata tanto gentile con me, anzi."
La ragazza fece una smorfia di sorpresa, ma si ricompose subito e si rivolse al moro che li aveva fissati tutto il tempo senza proferire parola.

"E chi è questo bel giovanotto... non me lo presenti?" Chiese Caroline indicando il moro al fianco del suo ex.
Benjamin notò subito l'aria sarcastica e il sogghigno soddisfatto con cui la ragazza pronunciò quelle parole, ma non gli diede peso più di tanto.

"Si chiama Benjamin ed è un mio amico, ora scusaci ma dobbiamo proprio andare."
Non era vero proprio per niente, non dovevano andare da nessuna parte; Benjamin non disse nulla comunque, anche lui voleva che quella conversazione finisse al più presto.
Federico prese il moro per un braccio, cercando di allontanarsi dalla bionda, ma la ragazza fece lo stesso con lui, facendolo fermare:
"Che cosa vuoi ancora?"
Sbottò il minore, sempre più irritato da quella situazione.
"Riproviamoci. Dammi una seconda possibilità Federico, ti prego."
Benjamin cominciava a sentirsi di troppo in quel momento così scansò la mano del biondo dal suo braccio e disse:
"Ehm, Federico, io torno a casa. È stato uno splendido pomeriggio, mi piacerebbe che ce ne fossero altri così, ma adesso è proprio ora di andare per me."
Gli diede un bacio sulla guancia, sotto lo sguardo penetrante della biondina.
"Ei no, aspetta!"
Lo bloccò stavolta per il polso, ma il moro aveva già preso la sua decisione.
"Davvero Federico. Non preoccuparti per me, starò bene."
Il biondo non ebbe il tempo di rispondere, che Caroline lo strinse in un improvviso abbraccio, impedendo a Federico di poter rincorrere il suo amico.

Il moro, dopo essersi allontanato abbastanza dai due, si girò a guardarli, e vide che erano ancora avvinghiati l'uno all'altra. Prima di rigirarsi definitivamente riuscì a udire un "Ah finalmente se n'è andato, siamo soli ora". Glielo aveva detto guardando il moro; anche se distante, il ragazzo riuscì a scorgere lo sguardo della ragazza fisso su di lui mentre diceva quelle parole. E Federico gli sorrise. Il moro non seppe di che sorriso potesse trattarsi, se imbarazzato, se finto, se sincero. Sapeva solo che gli aveva sorriso. E in quel momento sentì il suo cuore, oramai pieno di ferite e cicatrici, rompersi un altro po'.

Quello che non ti ho mai detto|| FenjiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora