Mi svegliai in un letto d'ospedale.
Difronte a me c'era Ginevra che piangeva a dirotto.
"Ehi.." Disse asciugandosi le lacrime "Non puoi parlare.. se devi dire qualcosa scrivila qui" Mi porse un quadernetto e un pennarello.
Scrissi 'Come sta Stefano?'
Ginevra mi guardò e abbassò lo sguardo.
'Sta bene?'
Non rispose un altra volta.
"Cazzo Ginevra, rispondimi" Cercai di dire, ma un dolore atroce mi colpì alla gola così mi ammutolii.
"I dottori hanno cercato di salvarlo.. ma non ci sono riusciti.." Ricominciò a piangere.
"E' morto..?" Dissi.
"No è vivo.. ma è in coma.."
CAZZO.
CAZZO.
STEFANO ERA IN COMA PER COLPA MIA.
MIA.
"Non è possibile.." Dissi.
"Emily non puoi parlare."
"E io parlo cazzo! Il mio fidanzato è in coma per colpa mia! CAZZO. CAZZO. CAZZO.
Sono una cogliona. Una fottutissima cogliona." Iniziai a piangere.
"Emily non piangere perfavore.. e non parlare, ti si apre la gola in due se parli."
'Sto zitta' scrissi 'Ma non me lo perdonerò mai.. fai entrare Salvatore?'
La rossa annuì.
Si alzò dalla sedia sulla quale era seduta e uscì dalla stanza.
Poco dopo entrò Salvatore.
Aveva il viso distrutto, stravolto.
Anche lui aveva pianto.
E tutto questo per colpa mia.
Porca puttana.
"Ehi sorellina.. tutto bene?"
'Si Salvatore, tutto apposto, ho soltanto un buco sulla gola e il fidanzato in coma.'
"Scusami... volevi vedermi?"
'Salvatore, volevo dirti che ti voglio bene.'
"Anche io ti voglio bene Emily.."
'E' tutta colpa mia..'
"Non è colpa tua Emily, smettila."
'Si che è colpa mia Salvatore! Adesso la persona che amo, è sdraiata su un cazzo di lettino in un fottutissimo ospedale!' Ricomiciai a piangere.
Il ragazzo si avvicinò a me e mi abbracciò.
"Non dire più che è colpa tua, perchè non è così. E' colpa della vita. E' colpa del destino. Non tua. Ricordati che la vita quando tu gli chiederai "Salvami" lei risponderà "Cavatela da sola"
La vita è spietata. Però per quanto sembri difficile va vissuta a testa alta, non dandosi la colpa e deprimendosi. La vita è fatta per essere vissuta, non per essere rimpianta."
'Grazie Salvatore.'
"Di niente."
Una dottoressa entrò nella camera.
"Scusate, signor Cinquegrana deve uscire."
Il ragazzo annuì. "Ci vediamo domani."
'A domani' scrissi.
Sal uscì.
La dottoressa sistemò le flebo e dei fili.
"Ha fame?"
Annuii.
"Mi spiace ma non puoi mangiare."A STRONZA ALLORA A CHE FARE MI DICI SE HO FAME SE NON POSSO MANGIARE?!
La ragazza uscì dalla mia stanza.
Passai altre due settimane in quell'ospedale finchè non mi dimisero.
La prima cosa che feci fu andare nella stanza di Stefano.
Vederlo lì steso su quel lettino immobile mi faceva male.
"Ehi eroe! Come stai? Io molto meglio.
Adesso avrò questa meravigliosa cicatrice sul collo. Che bello.
Non riesco a vederti in questo stato.. Mi manchi tanto.. voglio sentire i tuoi abbracci, i tuoi baci, voglio vedere i tuoi sorrisi, voglio te. Io ti aspetto e nel frattempo vivo. Mi ricorda la canzone di Marco Mengoni, quella che fa:"Io ti aspetto e nel frattempo vivo, finchè il cuore abita da solo, questo cielo non è poi leggero... strade che si uniscono davvero possono poi diventare un filo, senza te io sono ciò che ero..." E poi non me la ricordo più.." dissi ridendo.
Presi la mano del ragazzo.
"Ci vediamo domani eroe."
Sentii una piccola stretta.Mi stava sentendo.
Sorrisi e gli scoccai un bacio sulle labbra.
Poi uscii dalla stanza e tornai a casa insieme a Sal.Ciao ragazzuoli.
Allora gli ultimi due capitoli saranno in terza persona.
Non posso credere che questa storia stia davvero per finire..
Sono.. Triste perchè questa storia sta finendo.
Davvero.#StolkerMe
Telegram: Aury2244
Instagram:Aury062005Al prossimo capitolo gentaglia.
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Save Me. - Stefano Lepri (In Revisione)
FanfictionQuesta è la storia di Emily. Una ragazza che all'età di diciasette anni scappa dall'orfanotrofio dove ha vissuto tutta la sua vita. Incontra Stefano, il suo idolo, diventano amici. Ma ad Emily arriva un messaggio strano. Un messaggio da una persona...