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Tyler pov
Il giorno dopo è tornata a casa. Io ho preso un po' di vestiti e sono tornato nella mia vecchia stanza. Dal legame ho subito capito che voleva star sola ed è quello che ho fatto. Anche se vorrei spiegargli tutto, dirgli che è tutta una cagata, che quella foto è vecchia, lei non mi permetterebbe di spiegare. Sono passati due giorni e già mi manca da morire. Sto andando a scuola comunque, non riesco a dormire la notte, ho le occhiaie da far invidia a Drake. Lei non è da meno. È completamente distrutta e io non sto lontano per non distruggerla di più. Dennis ha capito la situazione e non ha cercato di farmi a pezzi, sta sempre con lei. Io ormai parlo solo con Drake e se non c'è, la musica prende il suo posto. Susan cerca di parlarmi ma la evito come la peste, non ha capito che ha fatto il danno e la combinata grossa.
Susan: Tyler ora possiamo stare insieme
Sta tirando fuori il peggio di me
Io: non ti voglio più vedere Susan, devi starmi lontano, vai a distruggere l'esistenza a qualcun'altro la mia l'hai già abbastanza rovinata
Susan: ma Ty
Io: ho detto vattene. È già tanto che non ti sbatto fuori dal branco
Susan se ne andó via piangendo e mentre le sue amichette cercavano di consolarla.
Drake: ci sei andato giù un po' pesante
Io: faccio di peggio se torna ancora a rompere
Drake: dai andiamo in classe
Ah dimenticavo. In classe ha cambiato posto sta vicino a Beatrice la mate di Dennis. Sta sempre con la testa bassa, prende qualche appunto o disegna. I professori fanno finta di niente, spesso ascolta la musica ma i capelli sciolti coprono le cuffiette nere, nelle verifiche prende sempre voti alti perché usa il telefono, in algebra ci passa le risposte giuste come sempre, ma io e lei non ci parliamo più. Inizió la lezione di spagnolo, seguí per distrarmi e non pensare a lei. Anche se è difficile visto che l'amore per lo spagnolo è una delle tante cose che ci accomuna. La professoressa gli fece una domanda in spagnolo e lei rispose tranquillamente, la sua voce non è la solita dolce che usava con me, Drake e la sua famiglia, no, quella voce dolce è stata rimpiazzata dal tono pacato che usa solo un alpha. James mi aveva avvertito. Gli mandai un messaggio.

 Gli mandai un messaggio

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E un altro.

Visualizzó ma non rispose, che mi dovevo aspettare

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Visualizzó ma non rispose, che mi dovevo aspettare. I suoi occhi sono neri, nessuna emozione. Misi via il telefono e seguí la lezione di spagnolo. Alla sesta ora arrivó il professore di scienze. Inizió a fare lezione e ovviamente nessuno segue eccetto qualche secchione delle prime file. Lei disegna con le cuffiette alle orecchie, se mi concentro riesco a sentire la musica che ascolta. Io e lei ascoltiamo spesso musica italiana, rap principalmente. Sta ascoltando Achille Lauro Scelgo le stelle, è una bellissima canzone. Suonó la campanella che segnava la fine delle lezioni, presi lo zaino e andai a prendere il casco nel mio armadietto. La incontrai. I nostri occhi si scontrarono un secondo. Presi il casco e andai alla moto. Poco distante lei prese la sua moto blu e si diresse a casa. Dennis mi si paró davanti.
Dennis: dimmi la verità.
Tolsi il casco e lo fissai negli occhi verdi.
Io: Susan le ha mandato una foto dove lei è a cavalcioni su di me. Gli ha scritto che la foto era di pochi giorni prima, ma quella foto è di più di tre anni fa, quando non avevo ancora il trischele sul fianco sinistro.
Dennis: hai la foto?
Presi il telefono e aprí WhatsApp ed entrai nell'ultima chat, quella con Margot, aprí l'immagine e la mostrai a Dennis.
Dennis: Susan voleva farvi lasciare a tutti i costi
Io: purtroppo c'è riuscita. Non mi vuole nemmeno parlare. A casa si chiude sempre nella sua stanza e non vuole spiegazioni. La notte neanche dorme, ma credo che tu lo abbia notato visto che ha le occhiaie
Dennis: proveró a farla ragionare
Io: no, la riavvicineró piano piano, nessuno deve intromettersi
Dennis: sai che potreste già tornare insieme?
Io: devo spiegarglielo io
Dennis: come vuoi. A domani Ty
Io: a domani
Indossai il casco e partí verso la casa. Appena arrivato misi in garage la moto ed entrai in casa. Andai in cucina e farci un panino ed andai in camera mia. Mangiai e feci subito spagnolo. Tolsi la maglietta per il troppo caldo e mi affacciai alla mia finestra. La vidi disegnare con le cuffiette alle orecchie, sul tavolo c'è anche un piatto vuoto, sono felice che almeno mangi. Affamato scesi al piano inferiore, presi del pane e della Nutella e feci dei panini. Mangiai velocemente per non incontrarla. Lei non vuole che noi ci incontriamo, perché starebbe peggio e io non voglio che lei stia peggio. Tornai al piano superiore. Mi arrivò un SMS da Susan, non lo lessi nemmeno r lo cancellai direttamente. Misi il cellulare in silenzioso e presi le cuffiette. Indossai le scarpe che uso per correre e scesi in giardino, feci finta di niente e mi inoltrai nel bosco correndo per distrarmi mentre la musica rimbombava nelle mie orecchie.
Ormai sono tre ore che corro ma non riesco a togliermi dalla testa lei. Cosa mi ha fatto quella ragazza?
Tornai a casa, entrai dal retro e la vidi come sempre bellissima e sdraiata sul divano appisolata. Spensi la TV e la coprí con una coperta. Salí al piano superiore e mi feci una doccia. Indossai dei pantaloni puliti e mi sdraiai sul letto. Pultroppo le ore di sonno perse si fanno sentire e per la stanchezza mi addormentai.

Mi risvegliai verso le 8 di sera, la sentí muoversi al piano di sotto e parlare con Cassy.
Cassy: almeno gli hai chiesto spiegazioni?
Mar: lo sto evitando da tre giorni, perché vedendolo non riuscirei a non perdonarlo
Cassy: Susan voleva farvi lasciare a tutti i costi. Magari la foto è di mesi prima
Mar: non lo voglio sapere nemmeno, ora voglio stare un po' da sola per riflettere
Cassy: si ma in tanto stai svuotando la dispensa
Mar: sto mangiando troppo cioccolato, devo smettere o diventò una palla che cammina
Cassandra scoppió a ridere trascinando con sé Margot.
Cassy: e Drake come sta?
Mar: hanno scoperto che è un maschietto, Hope ne è molto sollevata, Drake è felice e non vede l'ora della sua nascita
Cassy: è al quarto mese giusto?
Mar: esatto
Cassy: hai intenzione di mettere su famiglia o tenere il tuo mate lontano per sempre?
Mar: Cassy sono abbastanza incazzata e poi magari più avanti dopo aver finito la scuola e trovato un lavoro magari si
Cassy: Margot studia per fare l'avvocato e lo studio di tuo padre sarà tuo
Mar: lo studio di mio padre è destinato a Dennis, ma ho scopetto, c'è ho parlato con il papà di un mio amico che è lo sceriffo, mi ha detto che servirebbe un Alpha che faccia un po' da macchina della verità, visto che io essendo creata ho i sensi più sviluppati stavo pensando di accettare.
Cassy: se è quello che vuoi fare sia tuo padre che Tyler appoggeranno
Mar: è quello che voglio fare e nessuno me lo impedirà, poi sono abbastanza brava con la logica e per i casi alla polizia è più che utile
Cassy: volevi prima parlarne con Tyler?
Mar: dovevo dirglielo quando Susan mi ha mandato quella foto
Cassy: dai mangia
Sentí il piatto strisciare sul tavolo
Cassy: li lascio il piatto nel microonde
Mar: ok
Cassy: vado che Jax mi aspetta a domani
Mar: ciao Cassy
La porta di casa si aprí e poi si chiuse.
Ho fame e se aspetto lei non mangio più. Fa un po' freddino, mi coprì con una felpa senza cappuccio e cerniera.
Scesi al piano inferiore, feci un respiro profondo ed entrai in cucina, presi il mio piatto e le posate e me ne tornai in camera. Mentre salivo le scale udì una goccia cadere sul tavolo e capì subito che stesse piangendo. Se sto qua starà peggio, prenderò un appartamento in affitto o andró in Hotel. No non posso andarmene starà solo che peggio. Entrai in camera e poggiai la cena sulla scrivania. Percepì il cosí detto nodo allo stomaco. Mi fa male sentirla piangere per colpa mia. Sento un dolore nel petto che non so spiegare a parole, forse è il senso di colpa? Magari il mio legame con lei mi provoca queste emozioni, forse l'amore porta a provare cosí tanto dolore mentre la tua metà soffre.
Sentí la porta di camera sua chiudersi. Mangiai un po' della cena, sinceramente mi era passata la fame. Mi sedetti sul davanzale della finestra e guardai fuori. Non dormí tutta la notte, vidi perfino il solo sorgere. Non potendo farmi vedere a scuola in queste condizioni decisi di non andare. Mi sdraiai sul letto e provai ad addormentarmi. Prima di sprofondare nelle braccia di Morfeo sentí Margot uscire di casa e andare a scuola.

Opposites attract {Da Revisionare}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora