Capitolo 4

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Che bello è già domenica. Questo pomeriggio mi vedo con Sara, le devo raccontare un sacco di cose. Vado in giardino e subito Colt e Teo mi saltano addosso, devo portarli a fare una passeggiataa. Prendo collare e guinzaglio e cerco di tenere fermo Colt, ma come al solito, mi scappa. Luca è l'unico che riesce a tenere a bada quel coso e puntualmente arriva, ormai c'ha fatto l'abitudine.
"Colt, vieni qua." non capirò mai perchè con lui è così calmo e rispettoso. Se io gli dico "Siediti." mi guarda come dire "Ma cosa vuoi?" e se ne va. Dicevano che gli Alaskan malamute fossero facili da addestrare, seh, credeteci.
"Dai Angela, passami la roba, tu arrangiati con Teo e muoviti, che ti accompagno."
Alcune volte non lo sopporto proprio, è stronzo quanto bello, e vi dico, penso sia la persona più stronza dell'intero spazio. E' poco più alto di me, ha i capelli biondo platino, dipinti chiaramente, e gli occhi celesti. Indossa sempre e solo abiti neri abbinati col chiodo, con gli occhiali da sole e i suoi stivaletti di pelle di Nero Giardini.
"Come stai, Chiko?" domanda banale, sì, ma lui riuscirebbe comunque a smerdarti.
"Tutto bene, te?" ok, sembra dell'umore giusto.
"Io? Bene credo, a parte un po' di disavventure a scuola."
"Te l'avevo detto che il Giorgione è solo per persone portate, come me." quanto lo odio quando si mette a venerarsi, tra un po' s'inchina davanti allo specchio.
"E come me, sapevi che sono arrivata prima alla prova di canto?"
"Ahahaha, seria? E chi è che avrebbe scelto questa papera, sentiamo?" dice col suo sorriso sarcastico
"I giudici, tra il quale il più bravo della scuola, che, sottointendiamo, è anche il più carino, un professore di canto e Braga."
"Hai suonato la chitarra?"
"No, perchè?"
"Per fortuna, dopo ti mandavano a far ripetizioni da me.".
Finita la passeggiata, l'ora di pranzo ci mette poco ad arrivare. Mi tocca già correre a casa di Sara, ha una villa bellissima, è gigantesca e interamente arancione. 
"Ciao Sara."
"Ciao tesoro, come stai?"
"Tutto bene dai, dopo ci raccontiamo."
"Forza, partiamo."
Ascoltiamo musica e parliamo del più e del meno, dopo trenta minuti siamo a Vicenza. Le racconto delle mie nuove conoscenze, di Elisabetta, Zoe, Deborah e...Thomas. Lei, ancora convinta che Luca sia il mio fidanzato e non il mio migliore amico, appena le accenno un ragazzo  "Sì, ma dopo Chiko si ingelosisce.". In ogni caso le ho raccontato tutto, anche di quel pomeriggio al bosco...è stato fantastico. Siamo davanti alle Piramidi, scendiamo dalla macchina e cominciamo il nostro shopping.  Entriamo da OVS dove noto  una marea di cose carine. Sara si catapulta subito su una gonna e le dico di provarsela mentre io cerco qualcosa. Prendo in mano un paio di boyfriend e una felpona, di quelle che piacciono a me. Raggiungo i camerini.
"Sara, ci sei?"
"Sì, aspetta un attimo." apre la tendina
"Oh dio, ma stai benissimo, l'oro ti dona."
"Mi piace proprio, poi è così lunga e mi sembra che vada di moda ultimamente. Tu hai trovato qualcosa?"
"Ho preso questi, adesso me li provo." le mostro i vestiti
"Sembrano carini, vai.".
Entro nel camerino e mi cambio.
"Ecco, guarda."
"I pantaloni non mi convincono, non ti stanno molto bene, ma la felpa è strabella, aspetta, c'è scritto qualcosa dietro, "Stop breathing if I don't see you anymore.", cosa vuol dire?".
"Mi si ferma il respiro se non ti vedo ancora.", in un nanosecondo vedo l'immagine di me e Thomas, seduti su quel sasso, con la musica in un orecchio e lo scroscio dell'acqua nell'altro e...i miei occhi sui suoi.
"No, niente, è una delle solite frasi smielate."
"In ogni caso secondo me prenditela, è nel tuo stile, dopo vediamo qualche altro negozio.".
Paghiamo, entriamo da H&M e da Intimissimi ma non troviamo nulla d'interessante, c'incamminiamo verso Calzedonia.
"Angela, guarda che bei costumi!".
In effetti c'è un due  pezzi verde militare mega carino. Prendo una seconda e m'infilo subito nel camerino. Sento una voce familiare, sembra la fidanzata di Luca, ma non ci faccio troppo caso.
"Sara, mi sta un po' piccolo, forse dovrei prendere una..." mi giro mentre finisco la frase "...terza." e mi trovo di fianco colui che non avrei mai voluto incontrare in un'occasione del genere, Chiko. Abbasso subito lo sguardo, mi vergogno tremendamente, quando noto che anche lui è in costume, quindi non può dirmi nulla.
"Hahahaha," la sua solita risata sarcastica "dove pensi di andare con quello scollo? Sarebbe più sexy di te pure mia nonna."
Non ci posso credere, non può averlo detto veramente.
"Luca, piano, tu sicuramente non puoi parlare, sei uno stecchino." dice Sara.
"Sì, sì, parla quella che ha il fisico da modella."
"Hey, ora basta, non stiamo facendo i provini per Victoria's Secret." questa volta è Sofia a parlare. Alcune volte l'adoro, nonostante la sua altezzosità, solo lei è capace di tenere lo stesso livello di Luca.
"Ma dai, stavo scherzando, sei sempre la solita papera." dice Luca riferendosi a me.
La Viscardi si volta, sbuffa, non sopporta il nostro legame, Chiko utilizza questo secondo per darmi uno scherzoso schiaffetto sul sedere.
"Stai bene dai.", sì, ti credo.
Con le labbra increspate trattengo una risata. Io e lui abbiamo un feeling ottimo, capisce al volo.
"Eh no, sta zitta, ho deciso di comprarmelo.".
Richiamo Sofia e Sara che nel frattempo si sono messe a parlare di...orsi? OKAY. Guardo il telefono, un direct di Instagram, vabbeh, vedrò dopo,
"Si sono già fatte le 19.00, che ne dite di andare al Mc?"
"Al Mc? Noi ci teniamo alla linea."
"Dai, ora basta parlare di linee o di circonferenze, nel suo caso," Luca indica me "per una volta non ci farà male, Sofia."
"Mah..." sussurro, troverò un giorno il modo di spegnerlo, anche se sono incapace.
Camminiamo mentre Sara e Sofia continuano i loro discorsi su...ciabatte? No, non le capisco. Ordino il mio toast con patatine e Coca Cola, arriva subito.
"Angela, ti da fastidio se io e la sofy ci sediamo da parte? Dobbiamo parlare di cose private..."
"Va bene dai, anche se non vi perdonerò tanto facilmente."
"Solita simpatica.".
Sara e "la sofy" se ne vanno in un tavolo appartato. Io e Chiko rimaniamo da soli.
"Dove ci mettiamo?"
"Qui va bene?"
"Ok."
Mangio il mio panino in silenzio, quando
"Ma l'alunno più bravo della scuola, che, sottointendiamo, è anche il più carino" imita la mia voce, ma no, non penso di averla così da presuntuosa "per caso si chiama Thomas?"
"Sì, perchè?"
"Ah, gli ho insegnato io qualche canzone con la chitarra, è un incapace. E tu dovresti trovare carino quel topo? Ma l'hai visto?"
"Beh, non per dire, ma gli vanno dietro tutte, no come a te che quasi quasi sono l'unica a sopportarti."
"Senti, innanzitutto almeno io sono fidanzato, quindi qualcun'altro che mi sopporta lo ho e poi sappi che questo sopporto non è ricambiato." dice con un sorrisino da schiaffi.
"Vabbeh dai, io aspetto il momento giusto, in ogni caso siamo andati insieme al bosco."
"Sì, sì, momento giusto, dillo che non c'hai nessuno che ti caga, e dov'è che dovreste essere andati insieme voi?"
"Madonna, sei peggio di mia madre, al bosco, dietro la scuola."
"Ah, ci aveva già portato un'altra ragazza, non mi ricordo come si chiama, ma hanno la stessa età."
"Deborah?"
"Sì, e tu come lo sai?"
"Eh, gli sta appiccicato, si crede la sua fidanzata e mi prende in giro."
"Se ti prende in giro vado io a parlarle.".
Finito di mangiare raggiungiamo le altre per vedere a che punto sono, questa volta chiacchierano di...reggiseni? Va bene dai, sono anormali, lo so. Usciamo e aspettiamo che la mamma di Sara ci venga a prendere. Nel frattempo guardo la notifica di Instagram, direct da...@thomas_officialpage . "Hey" non so cosa fare, non sono mai stata brave ad approcciare con i ragazzi. Sara mi prende bruscamente il telefono senza che me ne accorga.
"Ehehe, allora è proprio interessato questo Thomas, rispondigli ciao, non devi essere subito troppo disponibile o sembrerai una facile." ed è presto fatto. Visualizza dopo qualche minuto, quando arriva la macchina della mamma di Sara. Sono sul sedile, sento il telefono vibrare, "Come stai?" ah, solite domande. "Tutto bene, tu? 😉" aspetto la risposta ma niente, qualche altra notifica di Whatsapp e Wattpad, ma niente. Mi accompagnano a casa, ormai sono già le 22.00, saluto i cani e i miei, mi preparo, mi metto il pigiama e m'infilo sotto il piumone. "Brzzz..." ecco, forse è lui, "Brzzz.".
@thomas_officialpage : Insomma...
@thomas_officialpage ha messo like alla tua foto.
Vediamo un po' che foto ha avuto questo onore...il tramonto con la frase di Shakespeare "Se per baciarti dovessi poi andare all'inferno lo farei. Così potrò poi vantarmi con i diavoli di aver visto il paradiso senza mai entrarci.". Nah, troppo scontato.
"Perchè questo insomma?", devo cercare di non fare figure di merda, come nel mio tipico.
"Ultimamente sai com'è, va tutto un po' storto 😕". Parliamo di come abbiamo passato la domenica, lui è stato a casa, ad ascoltare musica e a suonare.
"Ah, ma dici Luca Chikovani?"
"Sì, proprio lui, ha detto che sei un incapace 😂"
"Beh, ci vuole pazienza per insegnare e lui non ne ha"
"Ora comincio ad avere sonno...😴"
"Allora ti lascio, buonanotte 🙂"
"Buonanotte 😊".
Mi addormento quasi subito.

Thomas BocchimpaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora