#9: Wasumi Kamishiro/Cassidea

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Ooooookay mi sono finalmente decisa a scrivere un capitolo su Wasumi Kamishiro, che è stata la prima OC che abbia mai ruolato (non la mia prima OC in generale, quella è un'altra storia). Quindi, aspettatevi un capitolo luuuuuuungo.

Io non ve l'ho mai raccontato, ma ho incominciato a ruolare nell'estate del 2014, sotto consiglio di Koori di creare un GDR. Era un semplicissimo GDR house e contate che all'epoca non avevo idea che sarebbe diventato un covo di follie, trash assurdamente divertente (e quasi sempre dignitoso) e in generale uno dei più bei ricordi che io abbia; per cui avevo creato una semplice umana, ma, beh... Zexal doveva c'entrare in qualche modo okay.
E così nasce Kaoni Kamishiro, perché inizialmente non avevo fantasia manco per il cazzo, successivamente rinominata Wasumi (o Cassidea, il suo secondo nome avrà spiegazione dopo). Era una ragazza normalissima, sarcastica e sbruffona, e mi vergogno ad ammetterlo, una specie di utopia di me stessa. Fortunatamente aveva i suoi difetti- era incredibilmente aggressiva e non sapeva controllare la sua rabbia, era sprezzante del pericolo come un adolescente dovrebbe (per capirci, una volta ha offeso così tanto Kaworu Nagisa che quello le ha lanciato addosso un tagliaerba, trinciandole la carne delle gambe) ed ha una costante angoscia di perdere chi ama. Ma per spiegare questa sua caratteristica e il suo così poco giapponese secondo nome, devo finalmente spiegare con esattezza la sua backstory. Quindi... major spoilers for YGO Zexal, I guess.

Cassidea è la gemella di Nash e sorella maggiore di Marin.

*BOMB GETS DROPPED*

Più prudente e anche timorosa rispetto al fratello, quando Vector e il suo esercito (che tra l'altro sono egizi, quindi d'ora in poi mi riferirò a loro come Egitto) arrivano via mare lei non è a palazzo o a incoraggiare Nash, ma sta galoppando attraverso la città nel tentativo di evacuare le persone più in pericolo. Quando vede sua sorella sulle mura della città è troppo tardi: tenta di raggiungerla a cavallo, ma Marin si getta nell'oceano davanti ai suoi occhi e lei cade supina a terra. Questa scena è ben riconoscibile per tutti quelli che abbiano letto WK, quindi se volete qualche oneshot su Kamishiro andate a leggere quello, DOPO AVER FINITO QUESTO SIA CHIARO.
Dopo la morte di Marin Nash, furioso, decide di andare a combattere Vector sul suo stesso territorio. Ovviamente Cassidea tenta di fermarlo (perché sì, i due sono innamorati e nessuno potrà convincermi a cambiare idea, fuck you Milady :DDDDDD), ma invano, poiché Nash –come sapete- sfida egualmente Vector morendo in battaglia.
Venendo a sapere della morte del fratello, Cassidea molla. Non gliene frega un cazzo del regno di Vector, facilmente conquistabile e in difficoltà, il suo cervello si offusca. Ha appena perso ciò cui più teneva al mondo, i suoi fratelli, e si sente in colpa per non aver saputo fare nulla in quanto regnante. Vittima di una depressione atroce, non dedica più un solo giorno della sua vita alla felicità ma mette ogni sua goccia di energia nel governo del suo paese, senza entusiasmo, ma con una sorta di rassegnata esistenza che così deve perpetuarsi.
Muore avvelenata dalla regina Zahamra, alleata dell'Egitto, che successivamente si impossessa del regno.

Cassidea è intimamente felice di morire, ma passati i pochi attimi dove l'anima fuoriesce dal corpo i suoi sogni si trasformano in catastrofe. Il Dio Bariano non l'ha inclusa tra i sette imperatori del suo regno (fattore che tra l'altro ha minato la sua autostima, anche se lei non se n'è mai resa conto), di conseguenza, arrivata in quella specie di aldilà che è Barian -se c'è finito il popolo di Nash, perché non lei?-, si ritrova davanti a due alieni alti due metri che affermano di essere i suoi fratelli e imperatori insieme a Vector, loro ex acerrimo nemico, Dumon, migliore amico di Nash (ispirato a Bellerofonte. SÌ HO STUDIATO COSÌ TANTO ZEXAL CHE SO RIFERIRVI LA NAZIONALITÀ DI OGNI IMPERATORE SHUDDAP) e altri tizi a loro sconosciuti perché stavano in parti totalmente diverse del mondo e in alcuni casi anche in tempi diversi.
A Cassidea l'idea che dovrà passare il resto dell'eternità comunque lontana dalla sua famiglia -perché gli altri due erano costantemente impiegati a comandare e programmare una ceRTA BATTAGLIA- non va proprio giù e in più saperli costantemente a contatto col loro assassino non aiuta a migliorare la sua situazione emotiva e psicologica. Così si isola perfino dal resto della popolazione di Barian, andandosi a posizionare in un punto di confine che funziona da lente di ingrandimento verso la terra. Dato che da morti non si ha nessun bisogno fisico sta semplicemente lì ad osservare l'avanzamento dell'umanità, tra guerre e carestie, epidemie e crisi, conquiste e stragi. È un atto di grande rimpianto per una vita che non ha vissuto in aspettativa di una morte felice e che compensa nel vedere il resto della razza proseguire nell'evoluzione.

MINDLESS - I miei OCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora