" Stringimi... "

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Cosa significava che non era del tutto pronto?
Per quanto tempo ancora avrebbe dovuto aspettare il suo Angelo?
Non vedeva quanto scalpitasse ormai?
Ma non ci volle molto a comprendere le reali intenzioni di Whis, con dolcezza la sua mano nuovamente si mosse sul ventre del felino per spingersi ancora più in giù.
" Per Zeno.. Whis.. C-Cosa... " stupore ed eccitazione fecero da padrone nell'istante in cui Whis spinse le sue dita verso l'orifizio di Beerus stimolando lentamente, preparandolo. Non avrebbe accettato il suo dolore, ma solo il suo piacere.
Un gridolino più leggero seguì ad un gemito più veemente quando Whis introdusse dolcemente un dito dentro di lui.
" Ti preparo, non voglio che tu soffra..." ed un nuovo bacio si interpose tra le loro bocche mentre con la mano libera prese a stimolarsi intimamente, sempre più desideroso del suo corpo.
Un gemito misto tra dolore e disapprovazione non appena Whis lo abbandonò, quanto bastò per portare l'Angelo a prendere posizione fra le gambe del felino che chiuse quest'ultime sulla schiena del suo maestro.
" Diverremo una cosa sola dimenticando il resto. Non esiste niente ora, nessuna gelosia. Io sono qui, Beerus... " precisò in quel momento mentre chiedeva a gran voce il suo sguardo. Avvertì la paura del compagno semplicemente dal respiro più veloce, spinse dolcemente la propria fronte verso la sua.
" Stringimi, Beerus.. " ed immediatamente il viola abbracciò l'Angelo che con tutta la dolcezza possibile si fece strada nella sua carne.
Un grido di puro dolore ed una lacrima a stento trattenuta fu il riflesso del momento, Whis serrò la stretta attorno al corpo di Beerus entrando in lui per tutta la lunghezza della sua virilità trattenendo un gemito nella bocca.
Osservava il suo Beerus, teso, sotto di lui.
" Farà sempre male come la prima volta, vero? " domandò Beerus che si spingeva verso la spalla del maestro intenzionato a morderla semplicemente per far capire all'Angelo un decimo del dolore che stava provando, i canini affondarono nella carne, ma l'unico risultato che ottenne fu un sonoro gemito da parte dell'Angelo.
" Non posso evitare che l'inizio sia doloroso.. " ammise iniziando a pressarsi in lui con dolcezza, sentiva i denti del viola stringere la sua pelle, ma non glielo impedì sapendo bene quanto potesse essere fastidioso quel momento.
Ma ci volle poco affinché Beerus dimenticasse il dolore per un piacere via via più dilagante che trovava espressione nei baci e nei gemiti sempre più alti, Whis comprese che ormai tutto di sé si era perso per quell'allievo.
Aveva, del resto, violato una delle prime regole degli angeli: mai innamorarsi.
Ma era innamorato da troppo tempo del suo allievo e scoprire che questi sentimenti, seppur in maniera più grezza, abitassero il cuore di Beerus lo rendeva felice come mai.
Gridarono all'unisono in quei momenti, cercarono le labbra l'uno dell'altro sussurrando un amore che non avrebbe conosciuto mai la luce se non in quei pochi momenti che si concedevano. Ed il piacere più puro catturò entrambi, Whis si pressò con ancora più energia nel corpo del compagno lasciando che il piacere di Beerus impregnasse la sua mano impegnata in una rapida e decisa stimolazione.
Si abbandonarono l'uno sull'altro, il respiro pesante ed il cuore palpitante.
Chiusero gli occhi godendosi il momento vissuto ed il piacere che ne era scaturito, ma non erano appagati solamente fisicamente, ma spiritualmente sentivano d'essere una sola entità. Beerus prese ad accarezzare le spalle perfette del suo Angelo accorgendosi di quanto fosse sudato per lo sforzo fatto, era così mozzafiato il suo Whis in quei secondi che seguivano il picco di piacere, poteva vedere il suo volto felice quasi come fosse un bambino, rilassato e senza preoccupazioni che sporcassero quel sorriso.
" Rimani con me, stanotte... " chiese Beerus mentre cercava i suoi occhi che subito trovò avvertendo un insolito tuffo al cuore in quel momento.
" Non c'è altro posto in cui vorrei stare... " sussurrò in risposta l'Angelo abbandonando il capo pesante sulla spalla del suo Dio che prese a cullarlo con dolcezza che non sapeva d'avere. I respiri si confusero in un ultimo bacio che si donarono con la tacita promessa di nascondere quel sentimento anche i loro stessi cuori.

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