Desiderio irresistibile

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[ Avvertimento: Lemon Yaoi, Mature Content  ]

Incessantemente la bocca di Whis cercava quella di Beerus, se le danze erano state aperte dall'impeto del felino, l'Angelo non avrebbe di certo ceduto il passo.
Le labbra si schiusero all'unisono e le lingue delle divinità iniziarono a danzare senza tregua rendendo quell'unione via via più ossessiva e necessaria.
Whis saggiò ogni angolo della bocca dell'allievo con la propria lingua non lasciando nemmeno uno spazio privo delle sue cure, sotto il suo corpo sentiva l'allievo desideroso di maggior attenzione, ma non era ancora il momento.
Beerus sapeva bene quanto Whis amasse godersi ogni istante ed ora non avrebbe messo alcuna fretta all'azzurro per quanto il suo corpo scalpitasse.
Ed un respiro mancò all'appello del sempre controllato Whis che non avrebbe combattuto contro un desidero ed un bisogno esplosivo.
Era la mancanza, era la reciprocità, era semplicemente Beerus a renderlo così pazzo.
Aveva dimenticato che gusto ci fosse ad essere un Angelo privo di ogni sentimento e di ogni slancio verso la vita, Beerus era l'impulso che aveva cambiato la sua eterna esistenza, era la sua motivazione per vivere. Non più neutrale, ma dipendente, l'Angelo dimenticava la sua razza spingendosi verso quel corpo desideroso di maggior attrito, verso quella bocca che tastava con la propria. Ora venne il momento di strappare un gemito a quella bocca e l'Angelo piano si avvicinò alla gola del Distruttore dispensando soffici baci che lasciarono spazio a morsi via via più mirati ed ecco l'urlo di piacere che era mancato alle sue orecchie per così tanto tempo, un'antica musica che Whis aveva custodito gelosamente dentro di sé fino a quel momento.
Come resistere a quella passione che sommergeva entrambi da tempo?
Resistere ad una tentazione così feroce era un vero e proprio omicidio ed entrambi ne erano consci; Beerus s'avvinghiò con maggior enfasi al corpo del proprio maestro sapendo che quella notte sarebbe appartenuta a loro di diritto.
" Whis... " soffocò un gemito in quel nome reclinando il capo nei cuscini cercando di non soccombere a quelle prime carezze della sua bocca; l'azzurro si distanziò dal suo collo semplicemente per tornare a tormentare le sue labbra con le proprie in un bacio che pareva la realizzazione di un bisogno incessante.
" Beerus... " sussurrò successivamente il maestro distanziandosi dalla bocca ormai gonfia dell'allievo mentre stringeva quel corpo a sé, dal canto suo Beerus lasciava che le proprie mani scivolassero lungo la schiena dell'azzurro fino a raggiungere la base del collo carezzando la pelle scoperta del colletto.
" Ti manca il respiro, Whis? " lo schernì il felino in maniera giocosa mentre si spostava sulle labbra viola del maestro catturandole in un morso che fece gemere in maniera rumorosa il succube Angelo che in risposta spinse il proprio corpo contro quello di Beerus palesando le sue necessità.
" La mia situazione non è differente dalla tua, Beerus... " e nuovamente l'Angelo scese sul collo già vittima delle sue cure abbandonando lì le sue labbra ed il suo desiderio.
Le mani di Whis scivolavano lungo il corpo di Beerus, decise e desiderose, fino all'estremità della sua camicia da notte, prima di proseguire nel suo intento chiese la conferma agli occhi del Distruttore che arrivò sotto forma di sonoro gemito.
Se c'era una cosa che a Beerus piaceva da impazzire era sentire Whis così pretenzioso, lasciò che i suoi pensieri diventassero realtà ed una volta spogliato dell'unica veste si strinse timoroso al suo maestro che in risposta serrò le braccia attorno alle sue spalle.
Poche erano le parole in quel momento, tanto il desiderio inespresso.
" Basterebbe una tua parola, un cenno e tutto questo sarà finito... "
" Devi dirlo ogni volta? Sei petulante. " bofonchiò Beerus che poco sopportava quelle frasi dette in quei momenti specifici.
" Mi preoccupo per te... " sussurrò in risposta a quelle parole l'Angelo mentre lasciava che le proprie mani sfiorassero piano le spalle nude del suo Beerus con solo intento di tranquillizzarlo come sapeva fare solamente lui.
Poteva percepire sotto le mani quanto la pelle del felino fosse bruciante, tutto questo lo rendeva semplicemente euforico, ma sapeva anche di doverci andare cauto col suo allievo. Con dolcezza spingeva le dita sul petto di Beerus mentre la bocca cospargeva di dolci baci gli zigomi spigolosi del Dio, poteva avvertire il respiro del viola farsi sempre più pensante ogni qualvolta le sue mani si spingevano verso l'addome.
" Stai tremando... " asserì l'azzurro sorridendo vinto dal momento che stavano condividendo assieme, non sarebbe stata la prima, non sarebbe stata l'ultima volta che quel desidero avrebbe trovato conclusione tra i loro corpi uniti.
Le dita affusolate di Whis si fermarono sul ventre allenato del Dio constatando quanto il suo respiro fosse irregolare, l'emozione giocava brutti scherzi e l'Angelo ne ebbe una prova quando Beerus si slanciò verso il suo corpo nascondendo il volto nel suo petto.
Per caso si vergognava di quello?
Impossibile, era solamente il momento a renderlo debole, del tutto comprensibile.
" E' colpa tua... " sussurrò in risposta all'affermazione del suo maestro mentre con mani più timide che mai iniziava a liberarlo dai pesanti abiti che ostentavano la sua appartenenza all'Universo Sette. Quella sottospecie di soprabito nero venne gettato dal Dio in maniera alquanto scomposta verso il pavimento, finalmente anche le mani di Beerus potevano sfiorare il corpo di Whis, finemente allenato, sopra il tessuto della tunica color porpora. Ed un sospiro di puro piacere scivolò via dalle labbra viola dell'Angelo che lasciò al proprio pupillo la possibilità di compiacere le sue mani col proprio corpo, sentiva quanto desiderio pulsasse sotto quei tocchi ed era quello il momento adatto per spingere la propria mano ancora più in basso trattenendo il fiato.
Nudo sotto i suoi occhi, Beerus si lasciava stimolare dalla mano del suo Angelo intimamente non trattenendo il piacere dentro le labbra, ma gemendo più e più volte ed invocando il suo nome come unico appiglio rimasto della realtà circostante.
Le dita dell'Angelo stringevano il sesso duro del Dio mentre avvicinava il volto a quello del compagno di una vita lasciando che le sue labbra venissero catturate dalle proprie in un bacio via via più profondo nel quale si mischiavano respiri e sospiri.
Fu Beerus a staccarsi per gemere con ancora più veemenza a quella stimolazione, turgido sotto le sue dita, sentiva di perdere il controllo.
" Whis.. Mi stai torturando.. "
" Il tuo corpo mi dice tutt'altro... " e spinse le labbra viola sul muso di Beerus baciando piano il suo naso lasciando il membro svettante del Dio per potersi dedicare ai propri abiti. Si desideravano irresistibilmente, erano pure scintille destinante a bruciare senza che se mai conoscere fine e tutto ciò era palesato da occhi che non più vergognosi gridavano ad un sentimento sussurrato da sempre.
Abbandonato ogni pudore, Whis si spogliò in fretta sopra il suo allievo lasciando che la fioca luce colorasse il suo fisico asciutto, Beerus lo osservava da sotto desideroso come poche volte di quel corpo bramato e chiamato a gran voce.
Il felino si dedicò a fissare il petto marmoreo ed ora la fine linea degli addominali, come poteva essere così perfetto?
Ma ciò che più di ogni altra cosa vinceva Beerus era quello sguardo limpido che aveva di fronte a sé che conteneva i più vasti segreti dell'Universo e capace di brillare solamente se alimentato dalle sue parole.
Beerus non riuscì a resistere e dolcemente agguantò il viso di Whis intento ancora a spogliarsi dell'ultimo indumento costringendo così l'Angelo a guardarlo ed a rimandare di qualche minuto la già difficoltà operazione.
Si guardarono senza dire nulla, ma compresero, nel silenzio del momento, quanto vasto e profondo fosse ciò che li unisse. Non era un gioco, non era uno sfogo, era qualcosa di innominabile. Aveva bisogno di Whis, ora più che mai e l'Angelo comprese e dolcemente lo raggiunse mentre con una sola mano gettò via i suoi calzoni rossi.
Nudi sarebbero diventati una cosa sola, fusi in un solo corpo ed in una sola anima.
" Sono pronto, Whis... " sussurrò il felino cercando di nascondere l'emozione rabbiosa che si faceva in strada nel suo cuore, ma vide Whis scuotere il capo.
" Non del tutto pronto, piccolo Beerus... "

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