Bisogno sussurrato

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Dunque era sveglio, era stato davvero bravo a nasconderlo, quello fu il primo pensiero razionale di Whis sconvolto primariamente da quella voce rotta che si era alzata verso di lui. Erano secoli che non udiva più quella tonalità nel Distruttore, quel piccolo bambino si era perso nel felino adulto che era diventato, ma per una frazione di secondo, parve all'Angelo di tornare indietro nel tempo.
Ma non c'era tempo per la nostalgia, il presente chiedeva attenzione in quel momento.
L'azzurro fece mezzo giro col busto, quanto bastava per trovarsi dinnanzi a Beerus mentre sentiva la stretta attorno alla propria tunica intensificarsi.
" Non lo farei nemmeno se me lo chiedesse. " fu la risposta sincera e priva di artifici di Whis che in quel momento avvertì un insolito calore nel cuore, una sensazione che avrebbe giurato di non aver mai provato.
" Allora perché ti sei allontanato da me? " sembrò essere un disperato grido quello di Beerus in quel momento, un sordo che chiedeva d'essere ascoltato, un pazzo che chiedeva d'essere preso sul serio e Whis sarebbe rimasto lì, immobile, non sarebbe scappato di fronte a quegli occhi che ora richiedevano i propri.
" Impressione fallace, Lord Beerus. "
" Stronzate! " fece eco il viola che con uno strattone avvicinò il corpo di Whis al letto semplicemente perché ora poteva vedere meglio le sue espressioni sotto la fioca luce delle Lune.
" Non sarei qui, altrimenti..." ammise Whis che senza fretta avvertì il bisogno di stringere al petto Beerus, sincerare il suo animo da dubbi che non avrebbero mai potuto distruggere il loro rapporto.
" Sei qui, ma mi domando dove sia la tua testa, non lo so più! " la voce si fece via via più rabbiosa mentre la mano teneva saldamente Whis ancorato lì quasi temesse che svanisse come il più dolce dei sogni.
" Non si preoccupi della mia testa, il mio cuore è sempre stato qui, al suo fianco. " ed un sorriso colorò le labbra di Whis in quel momento sapendo bene che ora avrebbe fatto centro nel petto del felino.

Uno strattone deciso, ora più che mai, fece capitolare Whis nel letto sopra il corpo del Distruttore ed il respiro di entrambi mancò per qualche istante.
" La diplomazia non è il suo forte, vero? " ironizzò Whis cercando d'alzarsi da quel corpo, era una fortuna che avesse previsto anche quell'atto ed avesse, in qualche modo, pilotato la caduta sul corpo di Beerus; fargli male era l'ultima cosa che desiderava in quel momento.
" Stai zitto... " duramente l'Angelo venne ammonito senza possibilità di replica mentre le braccia di Beerus si univano dietro la schiena del maestro, quel bisogno incessante dell'Angelo, quel profumo, quelle sensazioni erano semplice droga per il felino.
Non aggiunse una parola l'azzurro, ma timidamente nascose il volto nell'incavo del collo profumato di Beerus; quell'odore così pungente era capace di stordirlo per giorni.
Non aveva dimenticato, in quelle settimane, quanto piacevole potesse essere bearsi di quella fragranza e quanto il suo corpo ne fosse dipendente.
Lentamente si spostò verso la mandibola del Distruttore e poi verso il suo viso allontanandosi quanto bastava per ammirare quell'immagine sotto i suoi occhi.
" Baciami ... " pregò una voce tremante con un ordine che non accettava una negazione come risposta; piano le labbra di Whis si mossero verso quelle dell'allievo non lasciando spazio a pensieri, ma solamente ad una mancanza che sarebbe stata ben presto colmata. Non appena l'Angelo adagiò la propria bocca su quella del felino, quest'ultimo iniziò a diventare rabbioso, famelico, insaziabile così come l'aveva sempre ricordato nelle sue notti.

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