Capitolo 8-Piccole scoperte

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Entriamo dentro il palazzo e saliamo le scale.Cole apre la porta. Da quanto vedo in casa non c'è nessuno.
-Ehm....per stasera...-si gratta la nuca nervosamente.
-Oh,si, sia io sia Maya veniamo-sorrido.
-Ehm, per i vestiti?-.
-Oh...Mi accompagni un'oretta prima a casa e aspetti un attimino che ci prepariamo, sempre se per te va bene...-.
-Oh certo!-sorride-cominciamo...-.
-Cominciamo!-.

Va in quella che credo sia la sua camera.
Intanto mi guardo intorno.
C'è a sinistra il soggiorno, con un piccolo divano,una televisione e una piccola libreria.
Mi avvicino a quest'ultima.
Ci sono due foto.La prima è quella di una famiglia di quattro persone. Affianco a questa c'è una raffigurante due ragazzi che si abbracciano. Credo che siano fidanzati, lei cinge con le braccia il collo di lui e lui la tiene per i fianchi, quasi a baciarla.

Assottiglio gli occhi e riconosco Cole.
Deglutisco rumorosamente. Cole è fidanzato, cosa mi aspettavo?Che un ragazzo come lui fosse single?Ma soprattutto perché la mia reazione è stata così?

Sento dei passi avvicinarsi, ma i miei piedi non si muovono, restano incatenati davanti a quella foto.
-Zoe?-
-Mmh?-
-Che fai?-
-Stavo guardando le foto- in quel momento mi giro.

Serra la mascella e i pugni e abbassa lo sguardo.
-Oh, adesso mi chiederai chi sono le due ragazze-chiede dopo un po',alzando lo sguardo.Nei suoi occhi passano rabbia,terrore,nostalgia,paura e mille flashback.Passano dal ghiaccio all'azzurro, dal blu notte fino al blu quasi nero.

-No-rispondo.
-D-davvero?-mi guarda quasi a ringraziarmi.
-Non sono nessuno per chiederti chi sono quelle ragazze, tantomeno per chiederti perché i tuoi occhi trasmettono così tante emozioni negative-.
-Grazie-sorride.
-Non mi devi ringraziare-sorrido leggermente.

Prende la chitarra che aveva poggiato sul divano.
-Cominciamo?-
-Cominciamo!-rispondo.

Impugna la chitarra e inizia a spiegarmi le nozioni base.
Passa un'oretta, tra un'altra mezz'ora sarà meglio andare.
-Tocca a te-mi guarda sorridendo.
-Ehm...Ok-rispondo.
Impugno la chitarra e chiudo gli occhi.

Piano piano le dolci note e la mia voce riempono il silenzio.
Sto cantando A Thousand Years di Christina Perri.
Le parole si susseguono nella mia mente, mentre canto la canzone per lui.

La sto cantando per te, mio re.

Pov's Cole
La guardo. È bella, molto bella.
Ma non come loro,loro erano uniche.
Una lacrima le riga il volto.

-Ehi...-le sussurro dolcemente.
Smette di suonare la chitarra e si gira a guardarmi.Ha gli occhi rossi di lacrime.
Posa la chitarra al suo fianco e si butta tra le mie braccia.
-Shh-le accarezzo i capelli che profumano di vaniglia.
Posa la testa nell'incavo del mio collo,mentre sento le lacrime scendere sulla mia spalla.

Mi sento stranamente bene e a mio agio.
Vederla così piccola tra le mie possenti braccia la rende più fragile.

Pov's Zoe
Piango sulla sua spalla, lasciando che i ricordi vadano via con le lacrime.
Mi accarezza dolcemente i capelli.
Ispiro il suo profumo, lasciando che entri nei miei polmoni.

Mi sento al sicuro.
Aspetta. Cosa sto facendo? Mi stacco velocemente da lui, che mi guarda interrogativo.
-S-scusa-dico.
-Tranquilla -mi fa un sorriso sincero, mentre con il dorso della mano mi asciuga le lacrime.
-È meglio se andiamo-dico.
-Si-sorride.
Si va a preparare, mentre io lo aspetto seduta sul divano,continuando a guardare le fotografie.
-Ecco fatto-dice entrando in soggiorno.
Lo guardo.Ha un
semplice jeans nero,una camicia bianca che lascia intravedere il tatuaggio e un giubbino di pelle che tiene nel braccio destro.È vestito in modo semplice, ma è semplicemente fantastico.

Chiudiamo casa e scendiamo le scale. Saliamo in macchina.
Dopo qualche minuto,spezzo il silenzio che si è creato.
-Cole?-dico titubante.
-Mmh?-risponde mentre tiene lo sguardo fisso sulla strada.
-Quello di prima dimenticalo...-dico infine abbassando lo sguardo,per paura della sua reazione.

Stringe il volante, fino a far diventare le nocche bianche.
-Si-risponde duro.

Dopo qualche minuto passato nel silenzio arriviamo a casa.
Saliamo le scale e apro velocemente la porta.
-Maya?-
-Sono in camera-risponde l'ornitorinco, ci chiamiamo con nomi di animali da quando eravamo piccole.
Vado in camera di Maya e la trovo intenta ad ascoltare musica.
-C'è anche Cole-le dico.
-Ehm...Zoe, stasera non posso venire...-
-Perché?- le chiedo triste.
-Non mi sento molto be...-e prima che finisca la frase corre in bagno e vomita.
-Se vuoi resto con te-
-Non osare...-risponde guardandomi negli occhi.
-Quella festa è l'unica opportunità per ritornare a vivere dopo di lui,Zoe...-
-Va bene, ci vado, ma domani io e te facciamo una chiacchierata...-dico nostalgica.
Ci pensa un po' per poi annuire.

Vado in soggiorno dove prima ho fatto sedere Cole.
-Cole una mezz'oretta e sono pronta, Maya non può venire, non sta bene-.
-Ok-sorride.

Vado in camera e apro l'armadio.
Mi siedo sul letto guardando l'armadio, in attesa che un colpo di genio mi colpisca.

-Maya!-
-Si koala?-
-Mi dai una mano?-
-Si-.
Detto questo entra in camera e si siede affianco a me.
-Secondo me con quel vestito lo colpirai...-
-Ma io non voglio fare colpo su di lui-dico guardandola-.
-Shh!Devo fare la parte dell'amica che fa i boccoli alla sua bff-nell'ultima parte fa una faccia buffussima e iniziamo a ridere insieme.
-Comunque l'hai già conquistato-detto questo esce dalla stanza.

Nella camera regna il silenzio, l'unico rumore è quello dei miei pensieri
Mi alzo e prendo il completo.

Nella camera regna il silenzio, l'unico rumore è quello dei miei pensieriMi alzo e prendo il completo

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Mi vesto velocemente.
Mi piastro i capelli e mi trucco, solo con matita e mascara.
Indosso le scarpe e prendo una borsetta nera,in cui metto telefono e chiavi di casa.

Esco dalla stanza.

Pov's Cole
Mi giro e la vedo.
Quel vestito che le arriva alle ginocchia, le lentiggini che le riempono il volto....Potrei continuare così all'infinito.
Deglutisco e lei abbassa lo sguardo arrossendo.

Mi avvicino a lei.
Poggio le mani sui suoi fianchi e mi avvicino al suo orecchio.
Sento il suo respiro irregolare sul mio collo.
-C'è una cosa però, oltre al fatto che sei bellissima.....-.

La guardo negli occhi e ad un passo dalle sue labbra sussurro:
-Anche con i tacchi sei più bassa di me- e con un sorriso sghembo apro la porta.

***Spazio autrice***
Non scrivo niente, vi lascio ai vostri pensieri...Mlml

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