Necessaria premessa: Lo Strego e Riccardo non sono personaggi di mia invenzione (ma va?). Le vicende raccontate invece sì, quindi prendetelo come un raccontino con due persone che conoscete. Premetto comunque che sì, shippo questi due come non mai e non solo li shippo, ci credo pure, quindi gradirei che i commenti fossero una roba diversa dal "eh ma sono una coppia improbabile" o peggio ancora "Riccardo sta con Shady/Federica!!1!" perché:
a) non è vero
b) non è assolutamente vero e anche se lo fosse alla mia voglia di scrivere non interessa niente
Detto questo, spero possa piacervi. Il tutto è un po' lungo e questa è solo la prima parte di diverse che posterò. Non ho ancora finito la storia e sono già a 20 pagine di documento word.Altra necessaria premessa: la storia - lo potete vedere anche nei tag - è classificata come slash, quindi contiene un amore omosessuale. Se non siete ancora approdati nel 2017 e cose del genere vi danno fastidio, per favore, non leggetemi. Posso però consigliarvi di aprire internet e cominciare a ordinare qualche libro random, perché in quel caso avrete bisogno di tutta la cultura possibile.
Tanti baci
Gab1.
Nicolas non si era mai sentito fortunato. Mai, neppure una volta nella vita. Non era fortunato ad aver trovato un impiego fisso, non era fortunato a condividere la casa con una donna che più o meno amava. Non si era sentito fortunato neppure quando aveva lasciato quel lavoro sicuro, quella ragazza che, benedetta, chissà perché era rimasta con lui così a lungo, e la sua città per lanciarsi nel caos di tram e metro di Roma.
Non si era sentito particolarmente fortunato neppure quando era ufficialmente diventato uno dei cantanti (o aspiranti tali) di uno dei talent più famosi d'Italia.
Non era niente.
Concentrandosi riusciva ad immaginare il caos in cui sarebbe sprofondata la sua vita dopo la televisione e tutto il resto.Nulla che lo spaventasse poi troppo. Certo, non ci rifletteva mai davvero su: negli anni riflettere sulle conseguenze lo aveva portato a fare l'impiegato codardo per buona parte della vita. Dunque,Nicolas non si era mai sentito veramente fortunato nonostante in tanti gli dicessero continuamente il contrario. Quella sera - forse avrebbe dovuto dire notte - non era diversa da tutte le altre: sapeva quale fosse il suo posto con l'esattezza matematica di sempre. Quella che non sembrava saperlo, invece, era la persona che gli dormiva accanto, chissà per quale scherzo del destino. Riccardo, al contrario, coi suoi ventiquattro anni e il faccino pulito, era molto fortunato. Abbastanza giovane da scommettere sul suo futuro senza riserve e abbastanza sfacciato da cavarsela indenne tutte le volte che la sua arroganza lo aveva messo nei guai. Non lo averebbe mai ammesso ad alta voce, ma a Nicolas era sempre piaciuto molto il fatto che l'altro fosse anche coraggioso e spregiudicato senza esserne minimamente a conoscenza. Sicuramente lo era abbastanza da non essersi arreso davanti al primo di una lunga serie di no netti e precisi rifilati ad ogni tentativo di avvicinamento. Nicolas era stato veramente convinto quando aveva detto di no a Riccardo. "Io con quello neanche morto" si era ripetuto tutte le volte che si erano ritrovati a litigare. Eppure qualcosa era successo e nel frattempo avevano costruito un'amicizia disfunzionale, un rapporto di rispetto reciproco ma di antipatia ostentata che nulla aveva a che fare con le telecamere e con lo spettacolo televisivo. Nessuno dei due si era veramente reso conto che anche quella fase del loro rapporto era stata superata. Per pensarla con Braga, Nicolas aveva sempre saputo di volere Riccardo, Lo Strego invece aveva avuto più di un ragionevole dubbio.
Cazzate.
Frequentare le lezioni di quell'uomo doveva avergli fatto male, fra campane tibetane e tutto il resto.
Riccardo si era mosso impercettibilmente nel sonno e Lo Strego aveva provveduto a coprirlo distrattamente con il lenzuolo, neanche ci fosse qualcuno pronto a saltar fuori dall'oscurità e ad urlare che non se lo aspettava, che uno come lui a letto con Riccardo non era possibile. Se avesse potuto guardare la scena dall'esterno,probabilmente non ci avrebbe creduto neppure lui. Riccardo era tutto quello che solitamente detestava in una persona, ma anche tutto quello che per uno strano motivo lo attirava. Gli occhi azzurri da ragazzino, quel fare un po' sbruffone ma buono, il forte accento del nord capace di rendere ogni sua parola una specie di filastrocca, il suo essere vanitoso ma anche terribilmente goffo. Non sapeva dire perché, ma gli era davvero piaciuto tutto quello ad un certo punto del loro percorso. Più di ogni altra cosa, gli era piaciuta l'aria incredula che aveva assunto Riccardo quando aveva capito che proprio Nicolas, quello che lo aveva snobbato per mesi e che faceva quasi fatica a definirsi suo amico, non era proprio contento che lui uscisse con Giulia. "Dai Nico, fai sul serio?" gli aveva chiesto con il sorriso di chi aveva appena ricevuto uno scherzo telefonico da un amico in piena notte. Lo Strego, chissà perché, gli aveva detto che no, non faceva affatto sul serio e ovviamente Riccardo gli aveva creduto, lasciando la stanza in fretta, con la scusa di andare a salutare Andreas. Quella sera stessa Nicolas lo aveva aspettato sveglio fino a tardi, facendo avanti e indietro per la piccola camera d'albergo fino a quando l'altro non aveva aperto la porta. A quel punto si era letteralmente lasciato scappare che sì, Giulia era sicuramente fantastica, ma che il loro frequentarsi fuori dalla scuola gli dava veramente noia. Il ragazzo, poverino, non aveva potuto fare molto altro se non blaterare un sommesso "okay" come risposta e Lo Strego già aveva iniziato a maledirsi da solo per la frase appena pronunciata, ma Riccardo gli era andato incontro e lo aveva baciato. Così, senza fargli una domanda, senza neppure sentirsi troppo spavaldo per avercela finalmente fatta. Avevano passato due ore a baciarsi, almeno fino a quando Alessio Mininni non era tornato in stanza, impedendo loro di pensare a qualunque altra cosa potesse esserci in seguito. In ogni caso, avevano recuperato dopo l'eliminazione del loro amico, quindi non poteva lamentarsi.Qualche giorno dopo quella confessione, Riccardo aveva iniziato ad evitare Giulia e lei aveva pianto moltissimo per la mancanza di spiegazioni. Lo Strego sapeva bene che Riccardo non aveva detto niente a nessuno delle nuove evoluzioni del loro rapporto e lui non gli aveva neppure chiesto di fare nulla a riguardo, perché in verità lo spaventava da morire qualsiasi definizione. Capiva anche la pressione che doveva sentire l'altro per via delle fan e delle varie etichette discografiche che gli facevano la corte, perciò,nonostante molte volte lo irritassero gli urletti delle ragazzine davanti agli studi, non glielo aveva mai fatto pesare. Riccardo, dal canto suo, sembrava capirlo comunque e a volte si faceva una risata senza apparente motivo per poi toccargli affettuosamente un ginocchio. Nicolas sbuffava prontamente ogni volta per nascondere un sorriso sghembo.

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La costruzione di un amore
FanficNicolas Burioni - in arte Lo Strego - non si è mai sentito un uomo fortunato. Sempre pieno di problemi per ogni soluzione, il suo avvicinamento a Riccardo durante la permanenza ad Amici 16 è più che mai inopportuno e improvviso, soprattutto se pensa...