5.
Riccardo era tornato nella sua stanza il giorno dopo e aveva ripreso a parlare a Nicolas come se niente fosse stato. Lui era stato al gioco, conscio di dover salvare le apparenze anche con Rosario, ma le parole del ventiquattrenne continuavano a risuonargli nel cervello tutte le volte che si guardavano.
Si era vergognato talmente tanto di Riccardo che ora la situazione si era capovolta. Ci aveva pensato e aveva realizzato che quello che aveva detto il suo compagno di stanza era vero: aveva tirato talmente tanto la corda che alla fine la versione dei fatti più sbagliata che potesse esserci era diventata quella più verosimile. Aveva posto tante difficoltà in mezzo a loro e alla fine Riccardo aveva creduto che si vergognasse di lui, o forse lo aveva dedotto a ragione dai suoi comportamenti senza senso. Non era così assurdo che non fosse stato Nicolas a farsi interpretare male ma Riccardo ad estrapolare il dettaglio più importante dal tutto. Lui era stato un cretino, ancora una volta. A volte studiava il suo (ex?) amico e gli si capovolgeva lo stomaco al pensiero di averlo fatto sentire come qualcosa di cui ci si vergogna. Perché Riccardo era una spina nel fianco, ma avrebbe potuto essere una medaglia appuntata alla giacca della sua vita, Nicolas questo lo sapeva. Non era importante quanto potesse pretendere il ragazzo nella sua vita, ma sarebbe stato una nota di merito, il fiore nel taschino della giacca, ecco. Lui questo non glielo aveva mai detto e probabilmente, nonostante il nuovo rapporto cordiale di rispetto, non avrebbe mai potuto confessarlo.
Con Andreas non aveva più parlato di quello che era successo durante quella famosa notte, anche se aveva sorpreso spesso e volentieri il ballerino mentre lo guardava preoccupato o a parlare fitto in camera con Riccardo. Non gli importava cosa si dicessero, comunque. Da una parte era addirittura arrivato a sperare che Riccardo vuotasse il sacco, che Andreas venisse un bel giorno a dirgli che sì, sapeva tutto. Sarebbe statala dimostrazione che quello che fra loro c'era stato occupava i pensieri del ragazzo anche solo per un po' una volta ogni tanto.Comunque, il ballerino non gli aveva mai detto niente e neppure Giulia aveva aperto bocca. Certo da lei non si aspettava niente, convinto com'era che lei cercasse ancora di entrare nelle grazie di Riccardo. Era anche abbastanza sicuro che la bella ballerina ce l'avesse fatta, con i suoi occhi da cerbiatta e i suoi stupidissimi capelli fluenti. L'aveva trovata così spesso nella sua stanza a parlare con il suo compagno che ormai era assolutamente convinto che fra quei due ci fosse qualcosa. Non era riuscito ad arrabbiarsi più di tanto, conscio com'era di non aver fornito all'altro alcuna certezza, alcun segno importante d'affetto. A volte provava il bruciante desiderio di scrivere ad Alessio Mininni, così, giusto per capire se il più caro amico di Riccardo sapesse qualcosa, anche solo di un bacio. In realtà, quello che maggiormente gli premeva dire ad Alessio era quello che lui stava provando, intrappolato in quel rapporto finto di battute vuote. Nicolas avrebbe voluto dire qualcosa, qualunque cosa, su quello che stava provando.
Nel frattempo però ad Amici erano iniziate le selezioni per il serale del sabato e tutti erano stati presi da un altro tipo di pensieri. Lo Strego quindi aveva colto l'occasione per concentrarsi sul suo ingresso al serale che in quel momento gli sembrava essere più lontano che mai. Nonostante questo, alla fine aveva deciso di lanciare una sfida a tre dei suoi compagni di talent per aggiudicarsi la possibilità di entrare nella squadra bianca o blu. Quando lo aveva annunciato in sala relax, Riccardo sembrava esser rimasto piacevolmente sorpreso di non essere uno degli sfidati. Nicolas lo aveva fermato subito dopo l'annuncio, quando tutti gli altri si stavano disperdendo.
"Tutto bene? " - aveva chiesto con un mezzo sorriso, guardandolo dritto negli occhi - " ti ho visto abbastanza sorpreso da questa sfida"
"Sì, sì, tutto bene, io– beh era ora insomma"
" Pensavi che ti avrei nominato?"
"No! No, ero sicuro che non lo avresti fatto. Solo aspettavo che tu ti decidessi a far qualcosa per questo serale"
" Nel senso?"
Riccardo aveva sbuffato un sorriso, poi si era guardato attorno. "Beh, si vede che sei un po' sfiduciato ultimamente.Pensavo avessi iniziato ad aspettare che qualcuno dei coach ti scegliesse, ecco"
" Ti preoccupi per me?" aveva chiesto Nicolas ridendo, senza però scalfire lo sguardo serio dell'altro.
"No, lo so bene che sai difenderti da solo. Mi preoccupo del tuo talento. E mi preoccupo di vederti cancellare dalla faccia di Mike Bird quel sorrisetto spavaldo che non dimentica mai di indossare, lo ammetto"
Lo Strego aveva riso di nuovo, ma non aveva fatto in tempo a rispondere che Riccardo gli aveva allacciato un braccio al collo e gli si era avvicinato pericolosamente all'orecchio. "Fagli un culo quanto una casa. Ecco, ora l'ho detto".
Con un'ultima risata lo aveva lasciato andare ed era corso via, verso la sala prove. Nicolas aveva contemplato il vuoto da lui occupato per qualche secondo. Avrebbe dato il meglio di sé anche per quel sussurro divertito nel suo orecchio, ora lo sapeva.

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La costruzione di un amore
Fiksi PenggemarNicolas Burioni - in arte Lo Strego - non si è mai sentito un uomo fortunato. Sempre pieno di problemi per ogni soluzione, il suo avvicinamento a Riccardo durante la permanenza ad Amici 16 è più che mai inopportuno e improvviso, soprattutto se pensa...