Capitolo 5: Esami

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È il giorno dell'esame e i giorni scorsi ho fatto quello di italiano, matematica, inglese e francese. Oggi è il grande giorno, non sono intimidita da dei professori, voglio solo che superi questo esame e me ne vada a studiare medicina. Punto.
Vado a scuola, ma prima di partire ho ripassato la mia tesina, sono emozionata, nessuno rovinerà questo momento.
È il mio turno, mi alzo dalla mia sedia ed entro in un aula con una grande cattedra e attorno professori, solo professori.
Il professore mi dà il buongiorno e mi chiede i miei dati personali.
Nome: Beatrice
Cognome: Sebastiani
Nazionalità: Italiana
Età: 13 e mezzo
Ambizioni: Studiare medicina
Primo passo fatto. Mi chiede di iniziare ad esporre la mia tesina. Faccio un respiro profondo e inizio da italiano. È incredibile quanto argomenti sia riuscita a studiare in una sola settimana per poi dirli tutti in un solo giorno, che bel momento.
La mia tesina è stata seguita da storia, geografia, scienze, educazione fisica, storia di musica, storia dell'arte, tecnologia, inglese e francese.
Sono felice di aver terminato. I professori cominciano a parlare sottovoce tra di loro. Mi fanno i complimenti e mi pregano di uscire. Ce l'ho fatta, finalmente mi sento libera. Sono riuscite nell'esame anche le mie amiche, erano talmente libere da non vedere l'ora di uscire dalla scuola. Siamo uscite e ce ne siamo andate sul lungomare prendendo l'autobus per parlare sulle cose che ci avevano chiesto durante l'esame, avevano tutte e tre paura di non riuscire a superarlo. Siamo arrivate alla spiaggia e il mare è calmo, ci sediamo tutte e quattro e guardiamo il mare. Le onde ci rilassano al loro suono di quando si avvicinano alla riva come se continuasse questo movimento all'infinito e durasse per sempre.. La nostra amicizia è ormai nell'aria e dentro di noi, sentiamo che nulla ci separerà se tenterà di dividerci, siamo come un esercito armato pronto ad attaccare in qualsiasi istante con i nostri sorrisi e le nostre emozioni.
Si fa pomeriggio e rientro a casa. Apro la porta e chiamo a mio padre, nessuna risposta. Strano, credevo fosse a casa, forse è sul balcone a fumare? Me ne vado in salotto... si è lì a fumare, ormai è del tutto logico.

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