Capitolo 8

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POV SEVERUS

"Sei pronto a partire, Severus?".

"Quante volte devo ripeterti che non ti voglio qui nel mio studio?" sbuffo voltandomi verso il quadre alle mie spalle.

"Se hai messo una cornice vuol dire che inconsciamente mi ci vuoi" sorrise il vecchio preside.

"Si, sono pronto a partire".

"Mancano solo due giorni, poi dovrai dedicarti alla tua missione".

"Come hai vecchi tempi, no? Solo che questa volta non rischio la vita ogni secondo che passa...".

"Ti manca quella vita, lo so" quello sguardo brillante non l'avevo mai sopportato.

"Avere la morte alle calcagna mi manca molto, sentire l'odore della fine poi...ma che diavolo blateri?!" sbotto.

"Severus una spia rimane sempre una spia, è inutile che lo nascondi, a te manca l'azione sul campo".

"Anche se fosse non sono affari tuoi, l'ultima volta che sono stato sul campo ti ho ucciso e mi sono fatto uccidere quindi".

Ogni singola notte sogno quel giorno.

Ho stampato nella mente lo sguardo di Albus Silente che mi supplica.

Sono stato un assassino in molte circostanze, ma mai nessuno mi aveva chiesto di morire.

Può sembrare strano.

Non sono mai stato un Mangiamorte come gli altri.

Io non seguivo gli ideali del Lord o dei suoi seguaci.

Mi avevano detto che avrei potuto auspicare alla conoscenza universale se solo mi fossi schierato dalla parte giusta.

La stupidità e la sete di conoscenza mi avevano incastrato.

Ero soltanto un ragazzino rifiutato dalla donna amata e con tanto odio sulle spalle.

Tornassi indietro non so cosa farei.

Di nuovo l'ombra?

O la luce?

Una cosa è certa, salverei Lily ed Albus.

"Per quanto ancora mi odierai?".

"Albus...non lo so, forse per sempre...tu eri come un padre per me e...mi hai chiesto di ucciderti" non piangerò, gli uomini non piangono.

"Perdonami ragazzo mio, ma era l'unica soluzione" vedo compassione in quelle iridi color cielo.

"Ne riparleremo al mio ritorno, ora devo andare" misi da parte i fogli che stavo esaminando ed uscii dallo studio.

Userò questo viaggio per fare chiarezza.

Per stare da solo a pensare.

Riflettere sugli avvenimenti passati.



POV HERMIONE

"Gambe in spalla!" urla Ginevra qualche passo davanti a me.

"Si, ma non correre così!".

"Vuoi che ci rimangano soltanto gli scarti? La moda è guerra, piccola Hermione!".

La mia migliore amica mi aveva buttata giù dal letto per andare ad Hogsmeade.

Per fare shopping.

Avrei potuto studiare.

Invece no.

Ginny è convinta che dobbiamo accaparrarci i due abiti più belli del mondo per la festa di Natale.

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