Capitolo 11

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POV SEVERUS

"Ottimo lavoro, ragazzo mio" la figura del vecchio preside sorrideva pacifica.

"Adesso, cosa facciamo?".

"Devi aiutare la signorina Granger con il controincantesimo, sappiamo entrambi che attualmente non è pronta per affrontare un simile sforzo magico".

"Le ho dato dei libri".

"Non basterà, per quanto la ragazza sia brillante ha bisogno di una guida...uno come te, con la tua potenza magica Severus".

"Non se ne parla" rispondo secco.

"Qual è il problema, figliolo?" quel tono dolce non funziona con me, Silente.

Il problema è che ci ho pensato.

Il problema è che non voglio passare del tempo con lei.

Non so se riuscirei a trattenermi.

Quando sono con lei mi trasformo, divento un'altra persona.

E questo non va bene.

Sono cambiato.

"Non penso di essere la persona giusta per un simile compito".

"Sei stato tu il primo ad essere scettico, il primo a dubitare della morte dei signori Granger...sei partito e li hai trovati, perchè non vuoi fare un altro passo in avanti? E' per Hermione? Devi concludere quello che hai iniziato".

"Tu non capisci...tu sei soltanto uno stupido quadro! Concludere quello che ho iniziato...non mi è nuova questa frase...non cambierai mai Albus" sputò con rabbia la mia sentenza.

"Vuoi parlarne adesso? Va bene, Severus, urlami contro tutto quello che hai tenuto dentro...ti ascolto" come faceva a rimanere sempre così calmo?

Me la sto prendendo con un quadro.

Non con il vero Albus Silente.

Con una traccia.

Sono un folle se spero di ricevere il suo perdono.

Lui non c'è più.

Ed è colpa mia.

"Sono venuto da te per proteggere una persona importante, ho rischiato la mia vita ogni giorno per te e tu come mi hai ricambiato? Mi hai chiesto di ucciderti...molto maturo, complimenti..." sbattei un pugno sulla scrivania, ero furioso.

"Sai perfettamente il motivo per cui te l'ho chiesto, sarei morto comunque".

"Si, ma non sarei stato io il tuo carnefice! Hai mai pensato per un momento a tutto quello che ho dovuto sopportare? Al rimorso, alla colpa, agli sguardi e le parole degli altri? No, certo...tu ha soltanto pensato a quel ragazzino" Potter, girava sempre tutto intorno ad un Potter.

"Anche tu lo stavi proteggendo!".

"Sai perchè lo stavo facendo, sai perchè sono venuto da te!" urlai.

Lily.

C'era sempre e solo lei.

Per anni ho dedicato la mia vita a quella ragazza dai capelli rossi e gli occhi smeraldini.

Che fosse viva o morta.

Ero il suo discepolo, il suo schiavo.

E lo sarò per il resto dei miei giorni.

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