Meet me in the hallway

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26 Settembre 2013 - ADELAIDE (Australia)

L'ho fatto, ho svegliato ancora una volta Mark, il mio personal trainer, nel cuore della notte. Devo allenarmi. Devo sudare. Devo faticare.
Non posso stare fermo.
Se sono fermo, penso.
Se penso, non vivo.
Mi sento in colpa, l'ho chiamato al telefono chiedendogli già scusa. É la prima notte che si rifiuta.
"Harry, hai bisogno di stare fermo"
Io, fermo, non posso starci.
E che cazzo di personal trainer sei, poi?
Guardo l'orologio, è passata da poco la mezzanotte. Pensavo fosse più tardi.
Odio gli hotel.
In realtà, li amo. Ma in questo periodo, li odio.
Impersonali, a volte freddi, con gente che non si ferma mai, sempre in giro a trasportare valigie da una parte all'altra. Sempre tutti di fretta. Sempre tutti di passaggio, per raggiungere altri posti.
Un luogo di passaggio, fra casa e una meta.
Per noi, gli hotel sono anche un po' casa. Passiamo maggiorparte delle nostre vite qui dentro, ogni volta in città diverse, ogni volta cambia sempre qualcosa. Nemmeno il tempo di abituarsi alla moquette blu della hall, che non la trovi più, perché è già tempo di fare una valigia, andare via e ritrovarsi in un'altra città, con un altro hotel e un'altra hall con la moquette beige.

Vorrei solo abituarmi a qualcosa che poi resta.

Sono stanco.
Non lo avrei mai detto, ma sono tanto stanco.
Mark non vuole allenarmi.
"Conserva le energie per domani"
Il prossimo concerto qui in Australia.
Non voglio più avere energie.
Ho avuto energia per scivolare via dal tuo letto, qualche ora fa.
Non credi sia troppo?
Tu ed El eravate attesi ad un evento alle 21. Scusa, ti ho fatto tardare.
C'era lei in corridoio già pronta ad aspettarti, mentre tu ti rimettevi i pantaloni che io ti avevo tolto, la giacca che io ti ho consigliato di indossare.
Dimmi come fai, amore, ad avere due vite e gestirle anche piuttosto bene.
Dimmi come fai, amore, ad avere due persone che ti aspettano sempre.
Una in stanza, una in un corridoio.
Ci riesci sempre, anche se qualche volta vacilli.
Non volevi andare, mi hai detto di voler stare con me.
Ti ho spinto fuori dal letto, un po' troppo forte.
"Hai un impegno, rispettalo. Rispetta almeno questo"

Ti sei stranito, non ti aspetti mai questi improvvisi scatti d'ira contro di te.
Scusa, avrei dovuto allenarmi prima, se solo Mark fosse stato d'accordo.
Che qualcuno mi ricordi di licenziarlo.
Dannazione.

Non permetterti di ritornare in camera con il suo profumo addosso

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Non permetterti di ritornare in camera con il suo profumo addosso.
Non permetterti di tornare con quella camicia bianca stropicciata, sgualcita, magari con tracce di rossetto sul colletto.
Non permetterti di tornare qui e abbracciarmi come se niente fosse successo.
Come se la tua vita al di fuori di questa stanza fosse cristallina e trasparente.
Sei cristallino e trasparente solo poche volte.
Quando sei con me.
Quando stringi me.
Quando mi soffi sulla faccia per svegliarmi la mattina.
Quando infili una gamba fra le mie mentre dormi.
Quando mi brami.
Quando mi chiami.
Quando mi ami.

É difficile, avere certezze sul tuo amore.
Eppure, le ho.
Non chiedermi i dettagli, le ho.
Non ti farò una lista delle cose che non mi fanno dubitare del tuo amore.
Se qualcuno dovesse chiedermi come faccio ad essere sicuro che mi ami, io risponderò di guardare nei tuoi occhi blu.
Presunzione.
Consapevolezza.
Illusione.
È quello che è.

Things I Can || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora