-Sherlock! Lei è là fuori e tu le piaci! Non sai che grande fortuna che hai! Scrivile, uscite, fai qualcosa!- John continuava a gridare.
Sherlock, esasperato, gridò fra le parole di John:
-CAZZO JOHN, IO AMO TE!-
John smise di parlare e rimase con gli occhi sgranati, Sherlock abbassò lo sguardo.
-Guradami- disse John dolcemente.
Sherlock non si mosse, ma una lacrima scese da suoi occhi.
-Guardami Sherlock- ripetè John.
Lentamente Sherlock alzò lo sguardo e affondò i suoi occhi in quelli di John.
-Perchè stai piangendo? Non ce n'è motivo.-
Sherlock non rispose. John gli si avvicinò e infilò le mani fra i suoi ricci, costringendolo a tenere lo sguardo su di lui. Si abbassò leggermente e lasciò un bacio a stampo sulle labbra di Sherlock, per poi allontanarsi verso la cucina.
-Lo vuoi un the?- chiese John.
Sherlock annuì con la testa e rimase a contemplare John mentre preparava il the, ancora sotto shock.