Poesie e riflessioni

Perché non abbiamo avuto contatti con gli alieni fino ad oggi? (2017)

Il mio disco è atterrato su un pianeta:

lucente, pallido, molto bucato,

ma non è questa la mia vera meta.

Ma poco importa, qui mi son fermato.

Vedo un apparecchio strano e argentato,

che qualcun altro prima avrà piantato.

Quando sarò fresco e riposato

la destinazione sarà raggiunta.

Casa è lontana, sono abbandonato.

Lontano da dove la nave è giunta.

La destinazione è blu e rocciosa,

e proprio adesso agli occhi è sopraggiunta.

Non si nota perché fuori è nebbiosa,

tessuti bianchi svolazzano attorno,

ma il sole la rende assai radiosa

dall'altra parte che vedrò al ritorno.

Mi incuriosisce la parte oscura,

quella che non riesce a vedere il giorno.

Quella mi infonde nel cuore paura;

ma tanti sono i fuochi che invitano

ad addentrarsi nella sua natura.

Le luci sempre di più si avvicinano;

mi impossesso del controllo del disco;

i miei comandi un poco impazziscono.

Il panorama pian piano definisco,

scendo veloce sulla superficie,

ma una cosa davvero non capisco.

Era forse vero ciò che si dice?

Colli, torrenti, montagne, pianure,

colpiti da una mente distruttrice.

Scendo più giù delle maestose alture,

osservo la vita comunicare,

mentre le luci scaldan durature.

Guardandomi attorno vorrei scappare,

fuggire da un mondo artificiale,

che si è voluto tanto rovinare.

Mi affaccio a un vetro di freddo glaciale,

una creatura mi vede e scappa,

mi fa sentire uno sporco animale.

Questa era solo una breve tappa,

voglio fuggire prima che sia tardi,

ma il motore del disco si inceppa.

Questi esseri umani sono codardi,

capisco perché nessuno viene qui:

vivreste mai in un mondo di bugiardi?

Mi furono descritti come innocui,

viventi in un mondo di armonia,

ma i nostri impegni non sono proficui:

dalla terra allora me ne vado via,

me ne torno al mio vecchio bel pianeta

impedendo agli altri in futuro di riprendere la mia via.