Capitolo 4

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5 luglio 2017

Dalla sera del primo luglio avevo continuato a vedere quel ragazzo che ogni volta si trovava nella stessa posizione e guardava l'acqua con la stessa espressione; avevo pure pensato fosse rimasto così per giorni. Mi intrigava e volevo sapere di più, avevo domande ma ero troppo timida per effettivamente fare la prima mossa e andargli a parlare. Da una parte mi faceva quasi paura, aveva un'aria così triste e malinconica che rendeva il suo viso cupo e spaventoso.

Quella sera, mentre uscivo per portare la solita spazzatura, mi soffermai a guardare il suo viso e finalmente mi decisi ad avvicinarmi. Buttai il sacco e decisa percorsi la strada fino al molo. Con i miei passi di legno del molo scricchiolò e il ragazzo, stranamente, non se ne accorse minimamente o forse cercava solo di ignorarmi. Ormai priva di vergogna e timidezza mi sedetti accanto a lui, con le gambe a penzoloni, quasi a toccare l'acqua. Fissai per pochi secondi la mia figura riflessa e finalmente parlai.

''Ehi'' dissi.

Lui girò la testa e potei notare i suoi occhi color verde, verde smeraldo, erano magnifici. Devo ammettere che fosse un ragazzo molto, molto bello e, con i suoi occhi addosso, iniziavo a sentirmi a disagio.

''Ciao'' disse con tono fermo. Tornò a guardare l'acqua.

Il mio viso si corrucciò, stavo cercando di fare conversazione per una volta e volevo davvero cercare di conoscere di più questo ragazzo.

''Sai, io abito esattamente in quella casa'' dissi indicandola con il dito.

''Sono venuta perché è da giorni che ti vedo qua e vorrei fare amicizia'' Non credevo neanche che quelle parole potessero uscire dalla mia bocca. Dove era finita la Cecilia timida e insicura?

''Lo so'' rispose non degnandomi di uno sguardo

''Ehm, okay, allora io vado che i miei mi stanno aspettando'' dissi arrendendomi e iniziando ad alzarmi

''Aspetta'' mi fermò

''Scusami, il mio nome è Luke, tu come ti chiami?'' mi chiese guardandomi con quegli occhi verdi come le foglie

''Sono Cecilia'' risposi stampando un sorriso sulla mia faccia. Almeno avevo scoperto il suo nome.

''Ciao Cecilia'' mi disse e per la prima volta vidi il suo sorriso, bianco come la luna che splendeva nel cielo

''Senti, ora vado, ma se vuoi ci possiamo vedere domani... Solo per parlare e conoscerci, sai, non c'è quasi nessuno sul lago e qua da sola non faccio mai niente'' chiesi quasi pregando credendomi ridicola e patetica da sola.

I suoi occhi vagarono sulla mia figura fino ad arrivare ai miei occhi.

"si certo, domani alle 21:30 qua sul molo?" chiese con un sorrisetto in faccia

"si perfetto, ci vediamo, buona notte" dissi cominciando a dirigermi verso casa mia.

Lui mi salutò con un cenno della mano e tornò a guardare l'acqua, sempre con la sua aria malinconica.

Tornai a casa e come ogni sera mi distesi sul letto, una cosa era diversa. Un sorriso non voleva lasciare il mio viso e sapevo già il perché.

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Preparatevi al mio sclero...
QUANTO CAVOLO (per moderare il linguaggio) SEMBRA/È FIGO LUKE??!!
Immaginatevelo al meglio perché nella realtà è una spettacolo ;)

-dontmissasingleword-

The missing boyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora