Capitolo 8

68 5 3
                                        


11 luglio 2017

Ovviamente non dissi niente ai miei, non avrebbero potuto capirmi e in questo periodo solo la loro presenza iniziava a darmi fastidio; il loro essere perfetti stava iniziando a darmi fastidio.

In quei sei giorni in cui ci conoscevamo io e Luke stavamo diventando sempre più amici, forse anche qualcosa di più, per me. Quando parlavo con lui mi sentivo bene e mi sembrava di potergli dire tutto. Ci eravamo incontrati pochissimo tempo fa, però mi sembrava di conoscerlo da tempo, ormai lo consideravo un mio caro amico. Ovviamente ero attratta fisicamente da lui, ma allo stesso tempo sentivo un sentimento più forte dentro, nello stomaco, forse quelle ''farfalle''.

Il giorno prima io e Luke ci organizzammo e come prima ''ricerca'' dovevamo andare nel posto in cui lui e Chris si incontravano da piccoli, precisamente il posto dove gli aveva lasciato la lettera.

Non sapevo esattamente cosa sperassimo di trovare, forse dei semplici indizi o forse volevamo solo sentirci come in un libro giallo, dei perfetti investigatori.

Ci incontrammo verso le 10:00 di mattina, ovviamente al molo e iniziammo a percorrere la strada nel bosco che ci avrebbe portato al punto desiderato.

Stavamo camminando, quando sentimmo un rumore.

''Lo hai sentito, vero?'' chiesi conferma.

Sembrava un flash di una macchina fotografica o forse era semplicemente il rumore di un animale fra i cespugli.

Lo sentimmo di nuovo.

''Sì, aspetta qui'' disse tenendomi indietro con un braccio.

Si stava preoccupando per me e ritenevo il momento molto tenero.

Si avvicinò al cespuglio ai margini del sentiero e con una mano cercò di guardare se vi era qualche animale al suo interno.

Non c'era nessuno.

''Non c'è niente qui, sarà stato un animale selvatico, stai tranquilla'' disse avvicinandosi.

Cercammo di dimenticarci di quello che era successo e continuammo per la nostra strada.

C'era un silenzio assoluto tra di noi, non mi piaceva affatto. Era come se ognuno di noi stesse pensando ai fatti propri, quando il nostro unico pensiero era rivolto a Chris.

Dopo una buona mezz'ora arrivammo finalmente nel bosco dall'altra sponda del lago e Luke vide il tronco d'albero dove Chris gli aveva lasciato la lettera. Gli si illuminò il viso ai ricordi.

''Eccolo'' il suo sguardo sembrava un misto tra malinconia e felicità.

Era un albero tagliato e dall'espressione stupita che aveva Luke, ai tempi era ancora un grosso fusto con una folta chioma. Il luogo non era situato nel fitto bosco, anzi, era molto vicino al lago, si riuscivano addirittura a sentire le onde che si infrangevano sulla piccola spiaggia rocciosa che si formava sulla costa.

Mi avvicinai al tronco e iniziai ad accarezzarlo.

''È davvero bello questo posto'' dissi.

Sì era bello, il bosco nei pressi delle nostre case non era così. Il nostro era più fitto e più scuro, gli alberi non facevano passare la luce. Quella parte di bosco aveva meno alberi e sembrava più... spaziosa. Vi erano pochi tronchi sparsi qua e là e il tutto era illuminato dal sole che riusciva a filtrare. Era molto pacifico.

''Già, è bellissimo qua'' confermò.

Scosse la testa.

''Comunque, anche se tutto successo molto tempo fa, potremmo trovare qualcosa; per esempio dei vestiti lasciati qua, uno zaino o qualunque altra cosa utile'' disse tornando serio e con un tono scontroso.

Era un ragazzo sentimentale e spesso si apriva con me, ma a volte appariva scontroso e non voleva parlare dei suoi problemi.

''Va bene, io cerco da quella parte'' dissi dirigendomi a sinistra.

''Io cerco di là'' disse indicando la parte fitta del bosco, cioè quella opposta alla costa.

---=---

Cercai per più di un'ora ma non riuscivo a trovare niente, nessun vestito o zaino. Ci eravamo allontanati abbastanza dal punto di incontro ed io, non riuscendo a trovare niente, iniziai a tornare dove io e Luke ci eravamo lasciati.

Stavo camminando, quando all'improvviso risentii quel suono simile al flash di una macchina fotografica.

Iniziai a correre.

Ero da sola e il fatto che qualcuno mi stesse seguendo, animale o umano, mi metteva ansia.

Ero quasi arrivata al punto di incontro, quando mi girai indietro per vedere se c'era qualcuno.

''AHIA'' disse qualcuno.

Ero caduta su qualcuno; Luke. Fortunatamente non mi ero fatta male, pur essendo uno sopra all'altro Luke mi teneva stretta con le sue braccia, mi aveva attutito la caduta.

Tra le sue braccia mi sentivo al sicuro, tutta la mia paura per il presunto inseguitore era scomparsa.

''Scusami'' dissi sorridendo.

Stavo quasi per ridacchiare, quando il suo sguardo confuso si trasformò in serio. Io subito bloccai il mio respiro, eravamo ancora sdraiati e l'atmosfera stava diventando molto intima.

Ci fissammo negli occhi per pochi secondi, quando la sua testa iniziò ad alzarsi da terra, credevo volesse tirarsi su, invece mi teneva ancora stretta. Insistivamente avvicinai il mio viso al suo e ci baciammo.

Un semplice bacio a stampo. Le ''farfalle'' nel mio stomaco stavano volando come non avevano mai fatto, stavo provando veramente qualcosa, era un bacio molto significativo per me.

Ci staccammo e io subito diventai rossa, non sapevo cosa fare, ero troppo imbarazzata. Mi ero sempre sentita a mio agio con lui, ma in quel momento non potevo fare a meno di sentirmi a disagio.

''Ehm... Scusami'' disse schiarendosi la voce.

Perché si stava scusando? Si sentiva in colpa?

Io mi ero sentita benissimo. Ero, ero delusa? Non sapevo esattamente come descrivere i miei sentimenti. Non sapevo esattamente cosa provassi per Luke, forte amicizia o qualcosa di più?

''Niente'' dissi tornando seria.

Forse aveva capito il mio sguardo di delusione, ma probabilmente non ci aveva fatto caso, probabilmente quel bacio per lui non aveva significato niente, forse per lui era solo attrazione fisica.

Ci rialzammo, ma l'imbarazzo regnava ancora nell'aria.

''Forse è meglio se torniamo, è quasi ora di pranzo, i tuoi ti vorranno a casa'' disse tornando il Luke serio e lievemente scontroso.

Stavo male per il suo comportamento, ma decisi di ignorare la cosa. Se lui non voleva niente tra noi due, io non potevo obbligarlo, anche perché neppure io sapevo che cosa volessi.

''Sì, torniamo'' dissi.

Iniziai ad incamminarmi senza neanche aspettarlo, ma non sembrava gli importasse tanto, non aveva intenzione di raggiungermi. Camminammo in silenzio per tutto il tragitto a casa, io poco più avanti e lui qualche metro indietro. Ci salutammo con un misero ''ciao'' e ognuno entrò nella propria casa.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Scusatemiiiii
Dovevo postare ieri, ma alla fine non ce l'ho fatta con i compiti. Spero che il capitolo vi piaccia ;)

-dontmissasingleword-

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: May 24, 2017 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

The missing boyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora