10 luglio 2017Quella mattina avevo avuto un altro dei miei flashback e stranamente la mia mente riusciva solo a pensare a una cosa; Luke. Avevo dei dubbi riguardo la strana reazione che aveva avuto dopo aver visto la foto. Trovavo impossibile che lui conoscesse il bambino nella foto, ma volevo comunque sapere cosa lo aveva turbato.
Dato che lui però non mi aveva detto niente, decisi di chiedere qualcosa ai miei. Era da mesi che non parlavo seriamente con mia madre e sì, mi mancava, ma non sarei mai riuscita a dirle qualcosa riguardo ai flashback. Per quel momento, mi sarei limitata a chiederle riguardo la foto trovata in mansarda.
Mancava poco a pranzo e mia madre era in cucina a preparare la solita pasta al pomodoro che io adoravo. Arrivai in cucina e la trovai con le mani occupate a girare il sugo sul fuoco. Accanto a lei, seduto al tavolo rotondo, c'era mio padre che leggeva il giornale. Non avevo proprio voglia di spiegare anche a lui tutta la faccenda della foto, ma la mia curiosità cresceva e avrei potuto fare uno sforzo.
''Ciao genitori'' dissi scherzando.
Ero in ansia e l'unico modo per mascherarla era ridere.
''Ciao tesoro'' risposero in coro con la loro voce da ''famiglia perfetta''; mi dava sui nervi.
''Volevo chiedervi una cosa'' dissi con la foto in mano sedendomi al tavolo.
Lo sguardo di mio padre passò dal mio viso alla mia mano, dove tenevo la fotografia e il suo sguardo variò varie volte: da felice, a sorpreso, a preoccupato, ma non per me, per se stesso. Sembrava stesse sudando freddo. Iniziò addirittura a stringere forte il giornale fino a farsi diventare le nocche bianche.
Ignorai la faccenda, probabilmente avevo frainteso. In quel periodo erano successe cose ''diversamente normali'' ed era possibile per me non aver capito qualcosa, soprattutto l'espressione di qualcuno.
''Certo, chiedi pure'' mi disse mia madre ancora occupandosi della pasta
''Allora, ieri sono andata in mansarda e ho trova...''
DLIN DLON
Qualcuno aveva suonato il campanello.
''Vado io'' dissi alzandomi dalla sedia.
Mio padre sembrava sollevato; aveva smesso di stringere il giornale.
Mi avvicinai alla porta di ingresso e la aprii.
Era Luke.
''Posso parlarti?'' chiese diretto.
''Ehi, ciao Luke?'' dissi ironicamente.
Cosa mi doveva dire di così importante da non avere il tempo neanche di salutarmi? Forse mi stavo facendo troppe paranoie.
''Sì scusami, posso parlarti ora?'' chiese impaziente.
Alzai gli occhi al cielo e annuii.
''Mamma, papà arrivo tra cinque minuti, è Luke'' dissi.
Avevo spiegato il giorno prima di Luke, tralasciando la parte di me che racconto i miei flashback e di lui che mi racconta del bambino Chris. Praticamente non avevo detto niente, ma in quel momento era meglio così.
Chiusi la porta dietro di me non lasciando nemmeno la possibilità di rispondermi e seguii Luke che si stava avvicinando al molo. Si sedette sul bordo di esso. L'avere i piedi a penzoloni quasi a toccare l'acqua sembrava rilassarlo. Era tenero mentre si grattava il collo cercando le parole giuste per dirmi quello che voleva dire.
Mi sedetti.
''Ti ho mentito'' disse iniziando a fissarmi negli occhi
''Ti ho mentito sul fatto di non conoscere il bambino nella foto. Io lo conosco o almeno, lo conoscevo. Il bambino nella foto è Chris. Tu sei abbracciata a Chris nella foto; il ''mio'' Chris e forse anche quello dei tuoi flashback'' continuò parlando velocemente.
Ero scioccata; non l'avrei mai immaginato. Pensavo che la foto gli avesse fatto ricordare qualcuno e quel qualcuno era proprio lui, Chris.
Non sapevo cosa dire, come era possibile che il Chris che lui conosceva, ora scomparso, conoscesse pure me? Io non lo ricordavo affatto. Dalla foto sembrava avessi sei o sette anni, a quell'età si ricordano gli amici che ti fai, vero? Eppure io non lo ricordavo. Ma allora chi era questo Chris per me? Un amico? E perché nessuno ne aveva mai parlato? Ero confusa, troppo confusa.
''Aspetta, quindi tu conosci il bambino della foto, che forse è lo stesso dei flashback?'' chiesi ancora troppo scioccata per crederci.
''Sì, è quello che ho detto'' disse.
''Allora perché io non ricordo niente di lui? Chi è lui veramente e perché è scomparso?'' chiesi con le mani fra i capelli.
''Non lo so, ma dobbiamo scoprirlo. Da oggi iniziano le ricerche'' dichiarò sicuro
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Allora ragazzuoli :)
Scusatemi se ho aggiornato solo adesso è che sono piena di verifiche in questo periodo ed ho pochissimo tempo libero per scrivere.
Spero di riuscire a pubblicare il prossimo capitolo domani.-dontmissasingleword-
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The missing boy
Mystery / ThrillerCecilia Gray era sempre stata una ragazza introversa e molto timida; a sedici anni gli amici che aveva erano pochi ma allo stesso tempo buoni. Una ragazza alta di normale corporatura, capelli lunghi mori e occhi marroni erano le semplici caratteris...