#EMMA
Ormai è la seconda notte che sono ad Iron Heights e Savitar forse si è dimenticato di me, o almeno spero, ma sento come un brivido, una sensazione che mi sembra quasi familiare. Mi guardo intorno come spaventata da qualcosa, o forse da quel qualcuno a cui sto anche involontariamente pensando. Sono sicura che è vicino, ma dove? Non lo vedo. Non lo percepisco. Un punto celeste in un angolo della stanza comincia a ingrandrisi, in pochi secondi ne esce fuori una figura alta di metallo grigia e celeste, accade tutto in così poco tempo che riesco a capire solo una cosa: Savitar è qui per avere ciò che ha chiesto.
Savitar: "Ciao Emma, ci rivediamo."
Non voglio rispondergli, la sua voce metallica mi graffia i timpani tanto la odio.
Savitar: "Alla fine hai perso lo scontro? Bè, meglio perchè così potrò essere io a finire quel Flash, non vedo l'ora di colpirlo proprio nel suo punto più debole, già mi gusto la scena. Non ha ancora capito che è destinato a fallire, che io sono destinato a batterlo, ad avere la gloria che merita un dio. Tu sai perchè sono qui adesso, non è vero?"
Riesco solo a tremare come una foglia davanti a quel colosso. Sento la paura così forte dentro di me, come un macigno che mi blocca.
Savitar: "Che fai? Non rispondi? Va bene, ti pongo io più chiaramente la domanda: chi si nasconde sotto quel costume rosso?"
Io: "Non lo so... Mi ha sconfitto... Come, come faccio io a saperlo?"
Voglio solo uscire da questo guaio, da questo casino ormai più grande di me. Basterebbe dire la verità, ma non voglio, non è giusto rovinare la vita ad un'altra persona e forse a più di una. Non so cosa devo fare, voglio solo che Savitar mi lasci in pace, che si dimentichi di me.
Savitar: "Tu mi stai mentendo. Ti conviene sbrigarti a dirmi la verità, il tempo non aspetta nessuno sai?"
Io: "Non ti sto mentendo, lo giuro!"
Savitar: "Ah no? Non credo che con il patto che abbiamo stretto tu non abbia scoperto chi si nasconde sotto il volto di Flash."
Io: "Ti dico che non lo so!"
Strillo come una bambina che fa i capricci, ma ho paura e forse se gli urlo così mi ascolterà. Ho bisogno che mi ascolti, che creda che io non so nulla e che se ne vada. Non voglio che Julian muoia, malgrado tutto è mio fratello, io gli voglio ancora bene, lui è tutta la mia famiglia. E non voglio che muoia qualcuno nel cuore di Flash, non voglio farlo soffrire di più di quello che ha già sofferto, voglio che lui sia salvo, che protegga la città con le persone a lui care vive accanto a lui.
Savitar: "Allora non vuoi proprio capire ragazzina! Io qui sono il più veloce, ti tengo in pugno e mi devi obbedire: dimmi chi è Flash!"
Io: "Sei solo un mostro! Sei fortunato che non ti abbia già sconfitto."
Savitar: "Non può sconfiggermi, non potrà mai, che tu mi dica quel nome o no. Troverò un'altra persona in grado di scoprirlo che sia abbastanza intelligiente da obbedirmi, ma lo farò solo dopo aver fatto a te il male che avrei fatto a Flash."
Un brivido gelido mi corre lungo la spina dorsale, mi agita le farfalle nello stomaco. In un secondo sento il mio corpo riempirsi di ansia. La mia mente comincia ad immaginare tutti i modi più dolorosi in cui potrebbe farmi del male, forse arriverà ad uccidermi. Ma queste idee vengono scacciate vi dai suoi movimenti. Si avvicina di un passo verso di me molto lentamente.
Savitar: "Allora ti decidi a dirmi quel nome o la finiamo qui?"
Rimango in silenzio, si sente solo il suo respiro pesante in sottofondo.
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Black Heart - a Flash fanfiction [COMPLETA]
FanficEmma è una ragazza che nasconde dentro due grandi segreti: la sua vera identità, la vera lei, sorella di Julian Albert Desmond e il suo potere da metaumana acquisito anni prima con l'esplosione dell'acceleratore. La sua vita a Starling City è divent...