Questa è solo una traduzione, la storia originale è di Ashida
La copertina mi è stata gentilmente inviata dalla carissima Miri BadJackson, che mi ha anche aiutato nella revisione
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Yuuri sapeva che non sarebbe dovuto essere lì, non adesso, sicuramente non da solo, separato dai suoi uomini nell'hotel, a ben dieci isolati da dove sarebbe dovuto rimanere per i prossimi giorni, in un posto che non era affatto sicuro per qualcuno come lui, e di sicuro non sarebbe dovuto essere pieno di quella ancor più pericolosa speranza di poter trovare qualcuno con il quale trascorrere la notte.
L'incontro dove era atteso non era in programma fino a pochi giorni prima, e certamente non era previsto che sarebbe stato in un piccolo bar in un'insignificante ed ignorata zona di San Pietroburgo, dove i turisti non avevano mai nemmeno pensato di avventurarsi, per non parlare di osare andarci. Non era previsto che ciò accadesse davanti ad un liquore forte, in un angolo discreto di un bar affollato da russi la cui percezione del volume e dello spazio personale era ben diversa dalla sua.
Eppure eccolo lì, impegnato stupidamente a giocherellare col ghiaccio sottile mentre si scioglieva, come al solito. Ciò lo faceva sentire nauseato, affetto da quella sensazione alla quale non sapeva dare un nome, perché quello era il quadro completo della sua vita a pezzi, con quel tassello del puzzle assente al quale non poteva smettere di pensare, al punto che il resto del suddetto puzzle non aveva nemmeno più una fottuta rilevanza.
Così si sedette al bancone su uno sgabello che traballava di meno e bevette; era una tipica ammucchiata russa alla quale Yuuri non si sarebbe mai abituato nemmeno dopo cento volte, erano tutti felici e rumorosi, rudi e fin troppo entusiasti mentre bevevano, l'aria era viziata da quel solito fumo che non aveva pregiudizi quando si trattava di dare tregua, aveva quell'abilità di annebbiare le inibizioni e i giudizi della gente, rimaneva fermo lì e incombeva in attesa di poter insidiare i suoi tentacoli di fumo nella prossima vittima che aveva alzato un po' troppi bicchieri.
C'era un gruppo di uomini finemente vestiti nell'angolo del bar che sembravano stare bere tranquillamente qualcosa dopo il lavoro, le loro semplici giacche nere non sembravano fatte su misura, le loro cravatte non erano abbastanza serici e le loro scarpe non erano così pulite - uomini d'affari, niente di più. Nessuno tra loro era lì per lui.
C'erano alcune borse sul tavolo accanto a loro, dove vi erano degli uomini vestiti in maniera casual con i bottoni delle camicie e dei pantaloni mezzi aperti e delle donne dai capelli disordinati e con dei jeans troppo stretti, di ogni età, senza curarsi di nessuno, tutti intenti a bere in grande quantità dai loro bicchieri con l'inebriante speranza di impietosire qualcuno per ottenere un passaggio a casa. Quindi, non c'era nessuno neanche lì.
La maggior fonte di quel brusio proveniva da un gruppo di uomini di mezza età, determinati a bere fino al collaso. Uno con delle macchie permanenti di grasso sulle sue mani callose, che non avrebbe mai potuto nascondere quello che faceva per vivere, il secondo, vestito con un completo e una cravatta di bassa fattura, stava già sulla via dell'intossicazione alcoolica accasciato sul piano del tavolo, un altro, con una t-shirt stretta e troppi muscoli perché Yuuri potesse definirli naturali, fissava gli altri uomini nella stanza in continuazione come se avesse qualcosa da provare ma non sapesse bene cosa. Quella era una solita serata tra vecchi amici, pensò Yuuri, e non avrebbe trovato alcuna compagnia in nessuno di loro.
C'era un gruppo di donne di mezza età, tutte avvolte nella stessa uniforme d'ufficio, che parlottavano tra loro mentre condividevano una bottiglia di vino rosso che stava finendo con una velocità sorprendente, una coppietta, che sarebbe dovuta andare a cercarsi una stanza, che probabilmente si stava sussurrando smielatamente di cose vuote come il matrimonio, l'invecchiare insieme, e di tutto ciò che gli amanti normali potevano fare con la loro vita insieme, c'erano le classiche persone che si scolavano la loro birra preferita in un angolo tranquillo, quelli i cui occhi raccontavano una storia che Yuuri avrebbe potuto trovare abbastanza interessante da ascoltare un giorno, se non fosse stato per quel suo puzzle che era molto più interessato a finire.
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Masquerade - Vikturi (Italian traduction)
FanfictionATTENZIONE, SCONSIGLIATA LA LETTURA AI MINORI DI 18 ANNI. PRESENZA DI CONTENUTI FORTI ED ESPLICITI. TRATTO DAL PRIMO CAPITOLO: "Dì solo una parola", arrivò quel sussurro mentre Victor si avvicinava, Yuuri era consapevole delle pistole puntate e pro...