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Eravamo in viaggio da qualche ora, stava per farsi buio.

Per tutto il tratto di strana fino a quel momento nessuno aveva aperto bocca.

Lorenzo svoltò a destra e uscí dall'autostrada imboscandosi in una foresta.

"D-dove vuoi portarmi?!" balbettai, il sole non c'era quasi più e la foresta faceva paura.

"Hai detto che ti piacevano le sorprese piccola" ghignò lui.

Lo guardai male, intrecciai le braccia e mi appoggiai al sedile mettendo il broncio come una bambina.

"Ow Astrid, non fare cosí, quando ti comporti come una bambina..." si morse il labbro.

Lo guardai sorridendo maliziosamente.

"Eccoci" mi informó fermando la macchina.

Eravamo in una foresta, c'era una casa ma non in mezzo agli alberi, era un buco tra essi.

"Ch-che cosa? Perchè siamo qui?"

"Così nessuno ci disturberà"

[]

Appena entrati appoggiammo le valigie. Lorenzo mi prese per la vita e mi strinse a se.

Aveva un'erezione evidente. Iniziò a toccarmi la schiena.

"D-daddy...sei eccitato?"

"Si piccola, per prima, sai quando hai messo il broncio, ho immaginato la tua bocca attorno al mio cazzo" mi sussurrò nell'orecchio per poi mordermi e succhiare il lobo.

Mi stavo eccitando anche io, così inizia a strusciarmi su di lui. Ma mi ricordai.

"Daddy, posso chiederti una cosa?" chiesi con fare da bambina.

Lui scese sul mio collo e sussurró un 'okay' poco chiaro.

"Chi è Katerina Ghila?"

Si fermó, sentivo il suo respiro sul mio collo. Mi girai a guardarlo negli occhi.

"Daddy?"

Non rispose. Stava guadando il vuoto, poi spostò lo sguardo su di me.

"Come fai a conoscerla?" mi chiese.

"Chi è?"

"È- era una ragazza senza genitori, aveva diciannove anni quando venne da me. IO NON L'HO TOCCATA!" si giustificó "Lei aveva provato a sedurmi e...ci stava riuscendo" continuò.

"Cosa?" sussurrai sbalordita.

"Ma non l'ho toccata, neanche con un dito, era lei la ragazza facile. Imbroglia che un uomo l'ha violentata, ma non l'ho fatto!"

"Va bene" lo interruppi "Io ti credo ma..."

Lo presi per braccio e lo portai frettolosamente in camera che mi indicó lui.

Lo buttai sul letto e mi misi sopra di lui.

"Questa notte sei mio, mio e di nessun'altra. E questa notte io sono tua...perció non farti sedurre mai piú da nessuno"

E quella notte successe, nulla di troppo erotico ma qualcosa di dolce e romantico. Io ero sua e lui era mio.

I miei amici si sbagliavano se pensavano che Lorenzo mi usasse come un gioco.

[]

La mattina seguente io e Lorenzo uscimmo presto e andammo nel paesino vicino.

Mi compró qualche vestito e un paio di volte mi chiese se stavo bene e se il mio corpo faceva male.

[]

Sentì qualcosa suonare. Pensai fosse la sveglia ma lì non c'era.

Era pomeriggio e mi ero addormentata, visto che la notte non ne avevo avuto la possibilità.

Mi svegliai e il suono cessó. Vidi Lorenzo parlare al telefono.

"Arrivo subito"

"Che succede?" chiesi alzandomi dal divano.

"Dobbiamo andarcene subito" disse frettoloso.

"Perchè?" domandai alzandomi e preparandomi.

"È successo un casino..."



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Chissà che cosa è successo lel

Curiosi?

Bene, tra poco pubblico il prossimo capitolo!

All the fucking love. G. Xxx

Cuddle me Daddy [lorenzo ostuni]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora