Cuddle me Daddy [lorenzo ostuni]

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Storia Daddy con contenuti sessuali, no non sono pazza e no non voglio insultare nessuno, figuriamoci Lorenzo :D se non vi piace il genere "È VENERDÍ (non è vero è domenica) NON ROMPETE I COJONIII!!"

"Ciao tesoro, mi mancherai" mio padre mi baciò la guancia velocemente e corse in macchina.

La faccio breve, mia madre era morta dandomi alla luce e mio padre era un imprenditore importante.

Non riuscendo più a stare con me tanto tempo si sentiva in colpa e quindi mi aveva iscritto in un'altra scuola e mi aveva lasciato da un suo amico.

"Ciao" lo salutai con la mano sapendo che non vi avrebbe sentito visto che ormai la macchina era lontana.

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"Signorina Guerra, vero?" mi chiese una signora vestita da cameriera. Mi porse la mano e io gliela strinsi.

"Si, mi chiamo Astrid" sorrisi e lei fece lo stesso.

"Il Signore è uscito per una commissione, adesso le spiego-"

"Non serve" la interruppi "So tutto, mio padre mi ha affidato ad un suo migliore amico, da oggi in poi vivrò qui e andrò a scuola in questa città"

"Ow, ma sa già tutto signorina, bene, le farò vedete la sua camera" mi informò lei "Ah, io mi chiamo Mary, può chiamarmi quando vuole signorina"

"Ti prego, chiamami Astrid e non darmi del Lei"

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"Ha appena chiamato il signore, ha detto che arriverà a cena e che non vede l'ora di incontrarti" Mary posizionò dei vestiti sulla mia scrivania, la stanza non era tanto grande, c'era un letto, un armadio e una scrivania.

"Questi sono dei vestiti puliti che il signore ti ha preparato personalmente, gradirebbe che li indossassi sta sera" annuí e la congedai con un 'grazie'.

Sospirai, mi sedetti sul letto e mi guardai intorno. Non avevo mai visto l'amico di papà quindi pensai a come potesse essere.

"Un vecchio ciccione che non pensa ad altro che a mangiare e fare soldi" ipotizzai ridendo da sola come se fossi pazza "Okay, cambiamoci"

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Quando finí mi guardai allo specchio. Erano dei vestiti strani ma carini.

Un maglione rosa pallido e una gonna a vita alta bianca, delle calze lunghe fini al ginocchio e delle vans bianche.

"Ma che diavolo...?"

Sentí il rumore di una porta che si apriva, il mio cuore iniziava a battere più forte.

❀❀❀:D❀❀❀

il primo capitolo è andato.

è solo una introduzione gente!

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all the love. g. xxx