I cnou, non è il nome di una loro canzone, ma è una frase che viene detta prima che inizi la loro cover dei GreenDay 'American Idiot'. Stava meglio così, ma prometto che sarà l'unica eccezione!
Vi lascio al capitolo...Dopo che rimasi, una cosa tipo, 3 ore a leggere, mollai il libro del Grande Gatsby che avevo letto almeno cinque altre volte e cominciai a guardare il vuoto nella mia stanza, pensando. Senza in realtà sapere bene cosa stavo guardando....
Avete presente quando vi partono i pensieri filosofici in stile Kant, chi sono io? Ma perché il muro si chiama muro e non padella? Cos'è che stavo dicendo?Poi fortunatamente qualcosa, o qualcuno ti risveglia da quello stato di trance, e ti rendi conto che sono passate 10 ore. Nel mio caso era stato lo squillo del mio telefono. Hazel mi stava chiamando. Mi ricordai dell'appuntamento (tra mille virgolette) di oggi pomeriggio.
"Pronto?" "Emma se vengo da te tipo ora va bene?" "Ehm credo di sì.. devo chie-" "Ho citofonato ok ci vediamo!"
Ma che cazzo... Mi chiuse il telefono in faccia, mi tirai su dalla mia posizione tricheco sul letto.
Intanto sentii che mia madre stava andando ad aprire la porta, e mio fratello dalla sua camera chiedeva chi fosse."Emmaaa! C'è Hazel!"
"Lo so mamma! Falla venire!"
Dopo qualche attimo si aprì la porta di camera mia ed entrò la mia migliore amica seguita da mia madre.
"Guarda tu se è il modo di accogliere ospiti... I vestiti in giro il letto sfatto"
"Ti voglio bene mamma" mi rispose con una smorfia scherzosa.
"Ooook, ora che sei tranquilla, perché sei qui?"
Mi guardò come per chiedermi se ci fossi con la testa. "Ehm, Ashton? Manca un'ora? Ragazza problematica needs help!"
"E di cosa avresti bisogno?" dissi io sconsolata
"Vestiti, non trovo niente, ho portato un po' di roba, ma ho bisogno di un consiglio"
Mi resi conto solo in quel momento che aveva una borsa gigante piena di magliette top e jeans. Mi avvicinai per trovare qualcosa che poteva andarle. Trai fuori un paio di Jeans chiari strappati.
"Beh questi non ti stanno male..."
"Mm si, ma non trovo mai niente con cui abbianrli, mi presti gli anfibi?" si fece piccolina come una bambina che vuole una caramella facendo intendere il suo desiderio.
"Si, tanto non gli avrei messi comunque.. "
Gli indicai l'angolo della stanza dove stavano, lei li prese e li portò vicino al letto, dove stavamo costruendo il suo outfit.
"Ora serve una maglietta... secondo me, Hazy non devi mettere niente di troppo particolare, se no sembra che la prendi troppo sul serio"
"Ma Io L'Ho Presa Sul SERIO!"
"Grazie, l'avevo capito circa quando sei corsa a casa mia con tutto il tuo armadio, ma non devi darlo troppo a vedere" frugai ancora un attimo nella borsa e trovai una maglia aderente nera, molto semplice. Glial lanciai e a prese al volo.
"Ok vado a cambiarmi intanto preparati anche tu!"
"come no... " dissi ridendo
Quando poi la mia migliore amica era andata in bagno per vestirsi mi 'preparai' anch'io.
Beh preparare è un parolone, rimasi con gli stessi skinny jeans neri della mattina e cambiai semplicemente la felpa, che ormai era tutta stropicciato e probabilmente impregnata di sudore visto che l'avevo tenuta tutto il pomeriggio nel letto. Ne indossai una rossa della nike, molto molto larga col cappuccio, poi indossai delle sneakers bianche e raccolsi i capelli in una coda alta.
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GreenLight L.H.
Fiksi Penggemar"Non fraintendermi, non è per che sei tu, in realtà è più perché sono io" "Tranquilla l'avevo capito, ma sai per una volta vorrei provare a fraintenderti" Emma, una ragazza con in mente la strada per arrivare dove vuole, senza distrazioni. Non ha pa...