Parte prima

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«Per favore… Mi devi aiutare!» lo pregò Lily, inginocchiandosi ai suoi piedi, le mani congiunte davanti a sé.

«Mocciosa, alzati.» le sibilò repentino lui.

Sinceramente non si ricordava come si fosse trovata in quella situazione, sapeva solo che aveva iniziato a parlare con Scorpius Malfoy e adesso era lì, chinata davanti a lui a pregarlo di aiutarla.

Va bene, forse non poteva sembrare la mossa più geniale del mondo, ma aveva seriamente e sinceramente bisogno del suo aiuto.

«Ti prego?» chiese nuovamente la giovane ramata, ostentando l’aria da piccola-dolce-bambina-disperata che era il suo forte.

Malfoy incrociò le braccia davanti al petto con aria leggermente sospettosa.

«Mi spieghi cosa dovrei aiutarti a fare?»

Lily non se lo fece ripetere due volte e, prendendo quella risposta come un sì, saltò al collo del ragazzo urlando di gioia.

«Oh, sei un mito! Ti adoro!» esclamò contenta, mentre Scorpius allargava le palpebre spaesato e stupito. «Sei il migliore amico che si possa desiderare!»

Dopo quella piccola quanto innocente frase, il giovane la staccò lentamente da sé, guardandola contrariato.

«Ma sei completamente fuori di testa? Manco ci rivolgevamo la parola prima di oggi ed adesso sono diventato tutto di colpo il tuo migliore amico?» affermò lui, quindi alzando il tono di voce così da farsi sentire dai presenti che, incuriositi, si erano fermati ad osservare la scena, continuò: «Io questa pazza psicopatica non la conosco.»

Naturalmente nessuno si scomodò dalla sua posizione per aiutare il ragazzo che -illuso- sperava di suscitare in qualcuno un minimo di compassione.

Lily, che non lo stava minimamente ascoltando, era invece presa da tutt’altre fantasie: si era portata le mani al petto e, assumendo un’aria trasognata, guardava una figura invisibile che arrivava con il suo cavallo -naturalmente bianco- da dietro la spalla del suo interlocutore.

«Ehi, Potter.. Ci sei?» le domandò lui, muovendo una mano davanti agli occhi nocciola della ragazza, che così si risvegliò bruscamente dal suo sogno incantato.

Sbatté parecchie volte le palpebre prima di essere in grado di rispondere.

«Si? Desideri?» replicò, con aria decisamente confusa.

Scorpius si passò una mano sul volto, mentre su di esso compariva un’espressione esasperata.

«Ma tu sei tutta matta! Prima mi trascini qua -mentre io, ricordo, stavo studiando- con non so quale scusa, ti inginocchi, mi fai fare una di quelle figure di merda che mi ricorderò per il resto della mia vita e adesso mi chiedi cosa desidero?» dichiarò il ragazzo, adirato. «Ma sai che ti dico? Io me ne vado…»

E detto questo si voltò pronto, onestamente, ad allontanarsi, ma una Lily urlante che gli si aggrappò al braccio gli fece immediatamente cambiare idea.

«Ti prego, ti prego, ti prego…» strillava la giovane attirando ancora di più l’attenzione dei presenti. «Tipregotipregotipregotipregotipregotipregotiprego!»

E proprio in quel momento arrivò il nostro secondo protagonista accompagnato naturalmente da sua sorella, Rose Weasley -terza e ultima eroina della nostra storia-, e il caro cugino travisò completamente la situazione.

Ai suoi occhi Lily non stava –non troppo gentilmente- staccando un braccio a Scorpius Malfoy, anzi era quest’ultimo che le aveva sicuramente fatto un incantesimo per tenerla attaccata a sé. E come poteva essere altrimenti?

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