Caro Boo, sono fermo nel nostro letto con la luce soffusa dell'abat-jour ad illuminare la stanza e te, coricato al mio fianco, con una guancia sul mio cuscino. È la nostra quotidianità da tempo ormai. Avevo solo sedici anni quando dormii per la prima volta tra le tue braccia. Dopo giornate di lavoro, in qualsiasi parte del mondo, giornata felici o immensamente dolorose, giornate che ci hanno ferito, quasi distrutti, il mio unico desiderio era quello di tornare la sera a dormire tra le tue braccia. E ora, a distanza di anni, abbiamo rimboccato le coperte ai nostri bambini, acceso la luce notturna nel corridoio, e siamo tornati qui. Sempre tu. Sempre io.
Tuo per sempre, Harry
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