[Cosa mi aspetto da te cosa ti aspetti da me....
...Fammi respirare ancora e portami dove si vola
Dove non si cade mai]
Maya era inebriata dal profumo delle rose, ubriaca di lui, di Masumi, di suo marito... Ancora stentava a crederci, era lei la signora Hayami, Masumi quella notte sarebbe stato suo finalmente, suo e di nessun altra.
Si sorprese a chiedersi come aveva fatto a fare a meno della sua vicinanza fino a quel momento. Si accoccolò meglio sul suo petto tra le sue braccia, incurante degli abiti bagnati, sentiva solo il calore di lui, il battito del suo cuore...nient'altro importava...
Il mondo dell'arcobaleno non esisteva più, non le serviva più, era Masumi il suo arcobaleno, al diavolo tutto il resto.
"Ti ho già detto che ti amo stasera?" gli sussurrò all'orecchio mentre lui avanzava verso il divano
"Non mi stanco mai di sentirtelo dire..."
"Ed io non mi stanco di ripetertelo...Masumi"
La depose gentilmente a terra
"Sarà meglio che ti tolga quegli abiti bagnati"
Lei si limitò ad annuire, nonostante tutto si sentiva ancora piccola e insicura di fronte a lui.
Lui colse questa sua sensazione ma non volle infierire, non lo avrebbe fatto mai più, l'ombra scarlatta era diventata il principe azzurro e si sarebbe comportato come tale.
Si rilassò al pensiero di non dover più fingere.
[...Fammi respirare ancora e portami dove si vola
Dove non si cade mai]
Si avvicinò a Maya e le sfiorò delicatamente una guancia "Se vuoi puoi fare una doccia" poi non seppe resistere a una battutina "non devo dirti dov'è il bagno vero?" sorrise "Troverai accappatoio e asciugamani al solito posto"
"Oh..." disse lei arrossendo leggermente "grazie..."
"Io mi fumo una sigaretta in terrazzo"
[Cosa mi aspetto da te cosa ti aspetti da me]
Maya avrebbe voluto fermarlo, ma non lo fece, si stupì dell'audacia dei suoi pensieri e decise che forse una doccia le avrebbe schiarito le idee, forse avrebbe spazzato via quel senso di inadeguatezza che ancora faceva capolino dal groviglio di emozioni che la stavano travolgendo, niente doveva rovinare la loro prima notte di nozze...
Masumi era sul terrazzo, gli occhi al cielo, la sigaretta accesa tra le labbra, decise che finito quel pacchetto non avrebbe più fumato... il tabacco era solo un modo placare le sue insicurezze e con Maya al suo fianco le insicurezze erano letteralmente scomparse nel nulla...
Vide una stella cadente e si sorprese ad esprimere un desiderio... desiderò che la prima volta di Maya fosse perfetta... Con lei doveva essere tutto perfetto, anche se l'idea di una doccia insieme gli aveva fatto ribollire il sangue nelle vene, la prima volta della sua Maya doveva essere nella camera da letto del loro nido d'amore...
Ebbe timore di aver precipitato le cose, forse lei non era ancora pronta a concedersi a lui completamente, era successo tutto così in fretta...
Ma lui non aveva fretta, Maya lo amava, lo aveva sposato...Dio ancora non riusciva a crederci...
Solo qualche giorno prima era convinto di non avere speranze, di essere condannato alla solitudine, al suo odio eterno e invece...erano marito e moglie...anche se nessuno ne era ancora al corrente, a parte Mizuki e Hijiri...
Sorrise mentre rientrava in casa...la leggera brezza della sera aveva asciugato la camicia che lui si era limitato a sbottonare leggermente... l'ultimo suo pensiero era quello di cambiarsi d'abito, forse sarebbe stata più utile una doccia...in compagnia...
Sentì il rumore dell'acqua provenire dal bagno, segno che Maya era ancora sotto la doccia, ma non la raggiunse, si sedette sul divano col sorriso sulle labbra...immaginava le facce dei giornalisti, di tutti quelli che avevano assistito alle loro innumerevoli liti, ma soprattutto immaginò la faccia di Shiori...non riuscì a provare compassione per lei...
Si rilassò appoggiandosi allo schienale, appoggiò la sigaretta mezza consumata sul posacenere e chiuse gli occhi, per un attimo, solo per un attimo, o almeno così gli sembrò...
Maya era ancora sotto la doccia, sperando che tutta la tensione di quei giorni non le impedisse di vivere la notte più bella della sua vita...
Eppure non avrebbe dovuto più avere dubbi, lui la aveva sposata, lui la amava, voleva passare la sua vita con lei... e allora perché si sentiva insicura.
Chiuse l'acqua e, prima di indossare l'accappatoio, guardò la sua immagine riflessa nello specchio... cosa c'era di attraente in lei, davvero Masumi la considerava desiderabile? Non si capacitava che alla bellezza sofisticata di Shiori avesse preferito una ragazza per niente avvenente come lei...
Sentiva l'insicurezza crescere in lei...Basta...quanto era stata in quel dannato bagno, doveva uscire, vederlo, tuffarsi di nuovo nei suoi occhi azzurri, ritrovare la certezza di quel sentimento che li legava e che andava ben oltre i normali canoni societari.
Indossò l'accappatoio ed uscì dal bagno col cappuccio sulla testa, asciugandosi grossolanamente i capelli.
Quello che vide la intenerì oltre ogni dire e le fece dimenticare tutti i suoi dubbi. Masumi si era addormentato sul divano, il fumo saliva ancora dalla sigaretta ormai quasi del tutto consumata.
Era bellissimo, si era liberato dalla cravatta e aveva la camicia sbottonata, un'espressione beata sul viso, erano lontani i momenti in cui non avrebbe osato nemmeno guardarlo, figuriamoci svegliarlo...
La sfiorò l'idea che anche lui fosse stremato dagli ultimi eventi, ma, per una volta fu egoista...si sedette in braccio a lui, fece scendere il cappuccio dell'accappatoio, avvicinò il viso al suo e lo baciò.
Masumi sentì quell'esile peso su di lui, il sapore, ormai conosciuto, delle sue labbra... accidenti come aveva potuto addormentarsi!
Forse un'altra avrebbe fatto fuoco e fiamme, e avrebbe giurato che anche lei si sarebbe offesa che lui si fosse assopito aspettandola, invece no...gli aveva regalato il più dolce dei risvegli.
Senza aprire gli occhi la attirò più a sé, accarezzandole la nuca, lei sfiorò il suo petto nudo e sì soffermò là dove il suo cuore batteva come un cavallo impazzito...anche il suo batteva con uguale intensità.
Lo sentì fremere al suo tocco, ed era lei a farlo sentire così, bastava stargli vicino per dimenticare ogni dubbio, ogni incertezza.
La bocca di Masumi cercò il collo di lei, la mano si spostò dalla nuca alla spalla e fu lì che se ne accorse... aprì gli occhi di scatto come se gli avessero tirato in faccia dell'acqua ghiacciata e si staccò da lei quasi si fosse scottato.
Maya lo guardava con occhi colmi d'amore e di ... desiderio, sì ne era certo
Maya il respiro ancora affannato chiese debolmente accarezzandogli il volto "Cosa c'è amore?"
"Non ti sei cambiata..."
Maya indossava solo l'accappatoio, questo pensiero per lui era una dolce tortura, avrebbe voluto sentire la sua pelle morbida sotto le mani, ma lei era pronta?
"E' un problema? Neanche tu ti sei cambiato mi pare" sottolineò, accarezzandogli il petto
"Maya..." la voce di lui era roca, piena di desiderio "io non indosso solo un accappatoio..."
"Masumi, sono o non sono tua moglie?" sussurrò sulle sue labbra
"Sì"
"Allora perché sei teso...?" neanche lei sapeva da dove stava uscendo quella sicurezza... era la sua vicinanza, sentire che lui la desiderava la rendeva forte come non lo era mai stata.
"Maya... proprio perché sei mia moglie non c'è nessuna fretta..."
"..." non capiva perché Masumi indugiasse
"Se non sei pronta..."
[Ora
Credimi ancora
Prendi un respiro
Lasciati andare
Datti la spinta per saltare]
Gli aveva posato l'indice sulle labbra "Smettila!" gli aveva intimato "Smetti di proteggermi. Io non ho bisogno della tua protezione ora, ho bisogno di te, del tuo amore..."
Lo baciò ancora, le mani tra il dorato dei suoi capelli "Amami Masumi, non chiedo altro..."
Quella frase, quelle semplici parole gli avevano spalancato le porte del paradiso, lei lo desiderava, era pronta per lui.
Non disse nulla, con una mano le accarezzava la nuca, studiando ogni sua minima espressione, l'altra la fece scivolare all'altezza della cintura dell'accappatoio e la slacciò, osservò le morbide curve di Maya, ne seguì il profilo con un dito, i seni perfetti, l'ombelico, fino ad insinuarsi là dove sbocciava la sua femminilità
A Maya sfuggì un gemito, chiuse gli occhi e si inarcò buttando la testa all'indietro mentre il tocco di Masumi si faceva più profondo.
"Guardami Maya, ti prego guardami, voglio che mi guardi, voglio vedere i tuoi occhi, voglio che tu veda i miei"
Vinta dall'estasi delle sensazioni, sopraffatta ma non del tutto all'eccitazione di quelle intime carezze gli regalò uno sguardo pieno di desiderio, le gote arrossate... si inumidì le labbra secche per l'emozione e lui la baciò, un bacio esigente, diverso da quelli che si erano scambiati fino a quel momento.
Un bacio che sembrava volesse rubarle l'anima...no, non rubarla, voleva toccarla, fondersi con lei, si abbandonò ancora una volta alle labbra infuocate di Masumi, mentre la sua mano ancora le torturava il seno.
Era fuori controllo ormai, ma Masumi le chiese ancora "Guardami...Voglio che ricordi che hai provato tutto questo con me..."
Sorrise pensando a quanto le insicurezze Masumi somigliassero alle sue, i loro occhi si erano sfuggiti così a lungo che in quel momento il pensiero di non potersi perdere nello sguardo dell'altro era insopportabile per entrambi.
Avvicinò una mano alla cintura dei pantaloni di Masumi, senza mai distogliere gli occhi dai suoi, anche a lei piaceva osservare tutte le sue espressioni, imprimerle nella mente, sapere che erano solo per lei...
Lui la fermò... "Non ancora"
Maya era incredula, possibile che avesse ancora dubbi su ciò che lei desiderava...
Ma lui continuò "Non sul divano" e si alzò tenendola tra le braccia "Ti porto in camera da letto"
Solo allora Maya vide che sulle scale c'erano petali di rose scarlatte.
Quelle scale sembravano interminabili...ad ogni gradino il loro desiderio diventava più incontrollabile.
Masumi sentiva i capelli di lei sfiorargli il volto e le mani, le labbra di Maya sul collo, le mani sulla sua nuca a intrappolargli i capelli, avrebbe corso verso la camera da letto...
Aprì la porta della camera appoggiandovisi contro con la schiena, dolcemente, non voleva far cadere Maya...
Sul letto i petali disegnavano un cuore scarlatto...Tra quei petali depose Maya, e per un attimo si limitò a contemplare la bellezza di lei, resa ancora più folgorante dal desiderio dipinto sul suo volto.
Maya protese le mani verso di lui, era splendida, l'accappatoio slacciato mostrava a Masumi tutta la sua femminilità, senza più veli.
Masumi si chinò su di lei, per prendere quell'abbraccio che lei le stava offrendo, le divorò con passione le labbra, poi si liberò della camicia e si sdraiò accanto a lei, appoggiato su un fianco, una mano a sorreggergli la testa, l'altra ad accarezzare la fonte del suo amore.
[Ora
Hai le mie mani
Stringimi forte
Non guardare indietro
Non ti lascerò]
"Vieni" le disse lei semplicemente sfiorandogli una mano, allora Masumi si spostò su di lei, attento a non farle male, lei così piccola e fragile, così sua...
Baciò i suoi seni, mentre con una mano esplorava ancora la sua femminilità, sempre avido dei suoi sguardi, ogni momento incatenava gli occhi ai suoi, curioso di quelle mutevoli espressioni scatenate dal piacere che lui le stava regalando... Si sentì forte, sicuro, VIVO... Lei lo desiderava e lui...Dio solo sapeva da quanto aspettava quel momento, il momento in cui l'avrebbe fatta sua...
"Ma...su....mi" un gemito col suono del suo nome era uscito dalle piccole labbra di Maya mentre lui ancora la torturava dolcemente
"Masumi...così mi farai morire..."
Non riusciva a smettere di accarezzarla
"Masumi, amami... Io ti desidero così tanto..." e così dicendo si offrì di più a lui, lo voleva... portò di nuovo le sue mani all'altezza della cintura di lui e lo aiutò a sfilarsi i pantaloni
[Ora
Credimi ancora
Cambia il destino
Non ti voltare
Se mi vuoi
Vieni e non pensare]
Masumi era preda di sensazioni che non avrebbe mai immaginato di poter provare... non disse nulla, fece scivolare via anche l'ultima barriera che lo separava da Maya ed entrò dolcemente in lei, sempre cercando i suoi occhi, troppo tempo li aveva sfuggiti, non sarebbe successo più...
Ecco ora erano davvero una persona sola, i loro corpi sembravano fatti per essere uniti, come le loro anime.
Maya era totalmente in sua balia, ipnotizzata da ogni suo sguardo, da ogni suo movimento, schiava di un piacere che non sembrava di quel mondo.
Si abbandonò a quella magica danza, il respiro si fece irregolare, chiuse gli occhi e si inarcò sotto le sue carezze.
Lo abbracciò, sempre seguendo quei movimenti che le parvero così naturali, come se nella sua vita non avesse fatto altro che prepararsi a quel momento. Voleva sentirlo più vicino, più suo, affondò il viso nell'incavo del collo di lui.
Ma lui la scostò, spingendola leggermente all'altezza delle spalle "No... Guardami" le chiese ancora "Voglio guardarti negli occhi mentre facciamo l'amore"
Lei socchiuse gli occhi e lo vide splendido su di lei, i capelli scompigliati, gocce di sudore a imperlargli la fronte, gli occhi pieni di desiderio e di amore, così bello e così suo. Lo sentiva dentro di sé e avrebbe voluto che quel momento non finisse mai...
Lo abbracciò, e portò le mani all'altezza delle scapole perfette, mentre con gli occhi velati di passione si perdeva nel profondo azzurro dei suoi, caldo come mai lo aveva visto prima.
Masumi sentì il tocco deciso di lei, gli chiedeva di più, questa consapevolezza lo fece fremere, sentì brividi di piacere correre lungo la schiena...Maya non le bastava mai.
[Ora
Hai le mie mani
Tienile ancora
Adesso puoi fidarti
Non ti perderò]
Fecero l'amore così, schiavi dei loro respiri, gli occhi dell'una imprigionati in quelli dell'altro, con la paura e la voglia di annegare in quella passione.
[E non fermarti a quest'attimo
Che non ritornerà
E dimmi che ogni momento per noi sarà
Fantastico]
Erano volati in alto, insieme, e già sentivano la mancanza di quel volo.
[Fammi respirare ancora portami dove si vola
Dove non si cade mai
Lasciami lo spazio e il tempo
E cerca di capirmi dentro
Dimmi ogni momento che ci sei
Che ci sei che ci sei]
Masumi si scostò leggermente da lei "No" lo aveva fermato "resta con me"
"Non vado da nessuna parte" la tranquillizzò lui accarezzandole i capelli.
Si accomodò meglio al suo fianco e senza smettere di giocare con i suoi capelli appoggiò la fronte alla sua "Sei felice?"
"Non credevo di poter essere tanto felice" si strinse a lui e lo baciò
Restarono occhi negli occhi senza parlare finché il sonno non li colse
Si addormentarono abbracciati, tra i petali delle loro rose scarlatte, unici testimoni dalla loro unione.
[Perché tu sarai sempre
il mio solo destino
posso soltanto amarti
senza mai nessun freno]
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Dove si vola
FanfictionCome finirà il famoso manga "Garasu no Kamen" iniziato da più di trent'anni e ancora in corso In attesa della fine ufficiale della Sensei Suzue Miuchi ecco la mia (o meglio una delle mie)... Questa FanFiction è nata come Song Fiction, un mix tra le...