Capitolo 8

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Quando mi svegliai trovai un biglietto di Hope che diceva che era andata in Italia, sua madre aveva fatto un incidente autostradale.

Fantastico.

Salgo in camera e metto la base per la canzone, tanto per esercitarmi un po’.

“HAHAHAHAHHA FANTASTICO, QUESTO VA SU YOUTUBE”

“COSA CAZZO CI FAI IN CASA MIA”

“Calma.. Oh, Perché ti avvicini?”

“LOOOOUIIIS!!”

“AAAHHH” disse correndo

Scese le scale e io andai in cucina e presi un oggetto contundente: Un mattarello.

“Cosa… C-cosa vuoi farci con quello?” Disse impaurito

“Non ho paura di usarlo”

Fece il giro della casa, e io con il mattarello a rincorrerlo.

Mi ricordai della seconda entrata e andai di là. Lo trovai precisamente  girato di spalle

BOOOM.

Una bella mattarellata(?) nel suo deretano.

“AHIA! COSI MI FAI MALE AL CULO!” massaggiandosi il sedere con le mani

“Dimmi come hai fatto ad entrare in casa mia o il prossimo sarà in testa.”

“Sai.. le chiavi sotto lo zerbino.. è il classico dai..” Disse con tono di sfida.

“HOPE” dissi e lui rise.

“Ora fai la brava bambina e posa quel coso.”

“Perché sei venuto?!”

“A scuola non c’eri e ti sono venuto a trovare..”

“Comunque, io andrei a farmi la doccia. Se te ne vai mi fai un favore.

“Mmh, no, mi piace qui” Disse con aria maliziosa.

Alzai gli occhi al cielo.

Uscii dalla doccia e misi un asciugamano intorno a me. Quando mi ricordai che il mio intimo era di là. Dovevo chiederlo a Louis. Merda.

“Louis…”

Mi passò le cose.

“Lo sapevo.” Disse sorridendo.

Quando uscii andai verso l’armadio per indossare qualcosa. Mi prese per i fianchi e io rabbrividii.

“Quindi è questo l’effetto che ti faccio…”

“Mi vesto in bagno……” dissi imbarazzata.

Sorrise  e mi lasciò.

Dopo essermi vestita presi il phon e inizia ad asciugare i capelli.

Ma Tomlinson ovviamente me lo prese dalle  mani.

Iniziò ad asciugarmi i capelli mettendoli tutti i faccia. Facendolo apposta.

Sorrise appena vede il mio fastidio.

Mise le mani nei miei capelli come per pettinarli.

“Ahia.”

“Scusa, piccola.”

“Perché fai questo?”

“Perché anche se tu fai finta di niente so che ci sei rimasta male per l’altro giorno con Melany.. E mi sento in colpa.”

“Non ci sono rimasta male.”

“Appunto.”

“Ho fame.”

“Non cambiare discorso.”

“No! Ho fame davvero.” Corsi in cucina.

Rise.

Mi feci pane e nutella.

Poi andai a mettermi le scarpe e lo trovai all’uscio della porta di camera mia.

“Hey, ma quello non era il mio panino?” Dissi.

“Era.” Sorrise.

“Visto che Hope non c’è, magari non vuoi stare sola, se vuoi… rimango qui…”

“Tranquillo, va bene.”

“Vado a prendere i vestiti, ci vediamo questa sera.”

Sapevo avrebbe detto così. Avrei vissuto qualche giorno con Tomlinson. Io? Oh Santo Nello.

30 giorni per farti innamorareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora