Non so come, ma riuscimmo ad uscire.
Tutto questo è molto strano.
"Oh Ben, tutto bene?" mi chiese Federico.
"Stavo pensando ad una cosa" disse camminando al suo fianco.
"A cosa?"
"È strano il nostro rapporto" dissi virgolettando con le dita la parola rapporto.
"Ovvero?"
"Tutto questo è sbagliato. Io dovrei stare chiuso dentro e non uscire.
E tu, specialmente, non dovresti trattarmi così"
"Così come?"
"Sono un malato e tu sei uno psicologo e qualcos'altro che non ricordo ora" dissi borbottando.
Odiavo essere chiamato malato, ma ero il primo a definirsi così.
"Benjamin.."
"Federico, tutto questo è sbagliato, non so se ti rendi conto della situazione" dissi abbassando la testa.
"No Benjamin non di..."
"Federico, riportami al centro"
"Oh andiamo Benjamin!" gridò quasi " Sei fuori, finalmente, non proprio finalmente, ebtu cosa vuoi fare? Ritornare in centro. Dio, non è normale!"
"Voglio ritornare in centro" sussurrai.
"No che non ci ritorni. Ora siamo quasi arrivati" disse prendendomi per per mano.
"Federico, voglio tornare in centro" ripetei di nuovo.
"Benjamin, guardami negli occhi" disse prendendomi il viso fra le mani.
Fra le sue mani.
"Tu ora vieni con me, andiamo in spiaggia, guarderemo il mare e ne parleremo con calma, va bene?"
"Va bene"3:40
"Vai Ben, ora sfogati" disse Federico sedendosi su un telo.
Copiai le sue azioni.
"Dico solo che tutto questo sia sbagliato"
"E cosa te lo fa pensare?"
"Non dovremmo essere qui. Ora io dovrei essere in camera, a dormire magari e poi il nostro rapporto"
Feci una risata amara.
"Cos'ha che non va?"
"E lo chiedi pure? È tutto sbagliato"
"Secondo me non sei abituato" rispose tranquillo Federico.
"A cosa?"
"Ad avere un amico"
"Siamo amici?"
"Non siamo amici?"disse giocando con la sabbia con i piedi.
Notai un po' di delusione nella sua voce.
"Sì, certo" dissi sorridendo.
"Però non capisco, perché passi così tanto tempo con me e non con la tua famiglia? Non so, tua moglie ti starà aspettando.
Ma poi pensaci. Sei qui seduto con un pazzo e sei tranquillo" dissi gesticolando.
"Benjamin" disse sorridendo "non ho una moglie, non ho una fidanzata e non ho dei genitori"
"Oh"
"E in più non devi farti problemi, a me piace stare con te" disse accennando un sorriso.
Senza pensarci due volte mi catapultai fra le sue braccia.
Per una volta mi sentivo accettato.
"Ti voglio bene Federico"
"Ti voglio bene anch'io Benjamin" disse lasciandomi un bacio sulla testa.Raga vi sta piacendo la storia?
Se non vi piace potete dirlo tranquillamente.