1 giugno, 15:07
"Ciao Federico!"
"Lauren" disse Federico facendo un cenno di capo.
"Come va con Benjamin?" chiese stringendosi al petto la sua cartellina.
"Uhm...bene"
"Qualcosa non va?"
"In realtà non lo vedo da un bel po'"
"Come mai?"
"Leo mi ha ordinato di non andare in camera sua"
"E come mai?"
"Non lo so, stavo andando giusto a chiedere"
"Posso accompagnarti?" chiese speranzosa.
"No, non serve, grazie" disse sorridendole.
"Senti...ehm...sei libero questa sera?" chiese, decisamente, imbarazzata.
"Lauren, non voglio prenderti in giro, sei una ragazza bellissima ma non mi interessi" disse diretto.
"Oh...allora vado" disse per poi allontanarsi a passo svelto stringendo di più la cartellina al petto.
"Lauren, cos'è successo?" le chiesi vedendola piangere.
"Federico..." disse asciugandosi qualche lacrima.
"Cos'è successo a Federico? Si è fatto male?" chiese preoccupato. Un po' troppo preoccupato.
"No, no"
"E cos'è successo allora?" chiesi mentre il mio cuore accelerava sempre di più.
"Io...ho provato a chiedergli di uscire ma mi ha rifiutata, ha detto che non sono il sul tipo" disse mentre alcune lacrime le rigavano il viso.
Non so perché ma mi sentii sollevato.
"Oh per questo"
"Che intendi?"
"Ne troverai altri, sicuramente più belli"
"Ma io non voglio gli altri, io voglio lui!"
"Lauren, credo che ti stia esagerando, non lo conosci nemmeno poi così tanto bene"
"Perché, tu lo conosci?"
"Non sto dicendo ques..."
"Benjamin, sta arrivando Federico, io vado, non dirgli niente" disse interrompendomi per poi scappare via.
"Ciao Benjamin" mi salutò sorridente.
Non lo salutai.
"Cos'è successo?" mi chiese.
Non risposi.
"Oh dai Benjamin, non dirmi che riguarda Lauren"
Scossi la testa.
"Cosa succede allora?"
"Succede che tu non c'eri nel momento di bisogno".
"Oh dai, avevo degli impegni"
"Che tipi di impegni?"
"Oh lo scoprirai prima o poi"
"Scoprirò che sei sposato ed hai una doppia vita?"
"Probabile" disse ridendo.
"Oh perfetto" risi.
"Dimmi tutto" disse facendosi serio.
"Tutto cosa?" chiesi confuso.
"Di quello che hai fatto in questi giorni e del tuo momento ti bisogno" disse roteando gli occhi e virgolettando l'ultima parte.
"Prima andiamo in camera mia"
"Allora dimmi" disse Federico sedendosi sulla solita poltrona e scrivendo qualcosa sul solito quadernino.
Ormai era diventata sua.
"Oh niente che in realtà.
Mi sei mancato" sussurrai.
Federico alzò la testa ed incrocio il mio sguardo.
"Ti sono mancato?"
"Sì ed anche tanto"
